La società amaranto, però, continua a ripetere: “Possiamo dimostrare la correttezza del percorso intrapreso. A Reggio Calabria si dice: “Sacciu chiddu chi fazzu!”

Ed ecco, puntuale, il secondo deferimento per la Reggina 1914. A seguito della segnalazione della CO.VI.SO.C., la Procura Federale ha infatti deferito al Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare – l’amministratore delegato e legale rappresentante pro tempore della Reggina, Paolo Castaldi, per:
-il mancato pagamento in favore di diversi tesserati degli emolumenti relativi alle mensilità di gennaio e febbraio 2023
-del permanere del mancato pagamento, al 16 marzo 2023, in favore di diversi tesserati degli emolumenti relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2022.
Il Castaldi è stato inoltre deferito per:
-il mancato versamento delle ritenute Irpef relative alle mensilità di gennaio e febbraio 2023 (su emolumenti) e gennaio e febbraio 2023 (per i piani di rateazione),
-il mancato versamento dei contributi Inps relativi al periodo aprile 2022-febbraio 2023 (su emolumenti) e gennaio e febbraio 2023 (per i piani di rateazione),
-del permanere del mancato versamento, alla data del 16 marzo 2023, delle ritenute Irpef relative alle mensilità di novembre e dicembre 2022 (su emolumenti).
È ovvio che la società Reggina 1914 è stata deferita a titolo di responsabilità propria e a titolo di responsabilità diretta per le violazioni disciplinari ascritte al proprio legale rappresentante pro tempore.
Anch’esso puntuale, arriva il comunicato ufficiale della società amaranto: «La Reggina ha ricevuto il prevedibile secondo atto di deferimento relativo alle scadenze dello scorso 16 marzo. Siamo certi di dimostrare la correttezza del percorso intrapreso. Continuiamo a operare nel rispetto delle regole per garantire la solidità della società e la trasparenza dello sport».
Che suona come un: “Sacciu chiddu chi fazzu!!!” come si usa dire a Reggio Calabria

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