Ragionamenti a 360° a 360′ dalla fine

di Rocco Genovese

foto Roba da arbitri


1)BREVI STATISTICHE SPARSE – Ben 8 rigori assegnati nell’ultimo turno, 3 dal solo arbitro Ayroldi in Como-Ascoli (terza partita del torneo con così tanti rigori concessi, ma è già la seconda volta che capita al Como) ed altri 2 dal collega Gariglio (che fa il bis 7 giorni dopo Venezia-Palermo e vola a quota 9 in 11 gare dirette in B) in Parma-Cagliari. Da registrare il “percorso netto” del Pisa dal dischetto(quello messo a segno da Torregrossa è il nono sui 9 concessi ai nerazzurri) ed il terzo rigore respinto in stagione da Iannarilli e Leali, che raggiungono Nicolas, il più “bersagliato” fin qui (11 rigori contro) e che nulla ha potuto contro Antenucci: 12° penalty assegnato ai pugliesi (come al Palermo), 10° realizzato (nessuno come loro), le reti dagli 11 metri hanno fruttato loro fin qui 3 vittorie e 4 pareggi.

foto serieBchepassione.com


2)”CAMMINATA” PLAYOFF – Va bene che persino la capolista tira un po’ il fiato e lascia lo spumante in frigo, visto che in casa con il SudTirol trova il quarto pari nelle ultime 6 gare (dopo averne raccolti altrettanti nelle precedenti 28), però la lotta per gli spareggi promozione sta diventando una “corsa delle lumache“, peraltro con sempre più squadre che vorrebbero iscriversi: infatti, dal sesto posto in giù, in 6 punti sono racchiuse ben 9 squadre, e nessuna di esse sembra avere il passo per poter avanzare con sicurezza la propria candidatura. Oltre alla Reggina (10 sconfitte in 15 partite nel girone di ritorno), non brillano neppure Cagliari, ko a Parma nello scontro diretto e con soli 2 successi nelle ultime 10 uscite, Modena (idem), Ternana (idem, ed un eloquente poker subito domenica in casa dal Venezia) e Palermo (1 vittoria nelle ultime 11). Nota a margine per il Pisa: stoici in 10 contro 11 per quasi tutta la gara e beffati al 90′ dal rigore (“viziato” da un tocco fortuito dell’arbitro all’inizio dell’azione che ha portato al fallo in area), ma quella con il Bari è stata la quarta sconfitta nelle ultime 6 gare, ed in casa contro le dirette avversarie (tra le prime 8 della classifica manca solo il Frosinone, in Toscana alla 36°) sono arrivati solo 2 punti, con solo 1 goal segnato (proprio ai “galletti” con Torregrossa) e 5 al passivo.

3)CRISI CITTADELLA?– Il Genoa passa di misura e vendica la sconfitta dell’andata, il Cittadella recrimina per l’espulsione di Giraudo, ripiomba in zona playout e deve fare i conti con numeri impietosi: terza sconfitta di fila in casa, il successo fra le mura amiche manca da due mesi (3-2 in rimonta alla Reggina lo scorso 25 febbraio) e nelle ultime 5 giornate è stato realizzato un solo goal (anche se pesante, visto che il decimo centro stagionale di Antonucci ha permesso di uscire indenni dal “San Vito-Marulla” e di mantenere gli scontri diretti in parità con il Cosenza ed è pur sempre l’unica rete subita da Micai nelle ultime 6 gare). Le trasferte a Bari e Bolzano possono apparire proibitive, le ultime due gare al “Tombolato” contro Benevento e Como (alla 36° ed all’ultima giornata) valgono una stagione.

Foto Il Corriere del Veneto

4)IL RUGGITO DELLA LEONESSA – Il 10 settembre scorso (5°giornata di andata) Cagliari e Brescia conquistavano una vittoria in trasferta e nessuno avrebbe immaginato che sarebbero servite ad entrambe più di 6 mesi per cogliere la successiva: così come accaduto alla truppa (ora) guidata da Ranieri, ci ha pensato la Reggina a ridare un sorriso ed un’altra dose di speranza ai tifosi delle Rondinelle (rimasti a casa, visti i divieti imposti dalle Autorità). Le colpe degli amaranto, tuttavia, si intrecciano con i meriti dei lombardi, che nelle ultime settimane si sono ridestati dal torpore ed hanno trovato 7 punti nelle ultime 3 gare ed una buona vena realizzativa, anche grazie al lavoro fatto sulle palle inattive (8 reti nelle ultime 4 partite, la metà di esse scaturite dagli sviluppi di calci d’angolo, come quelle che hanno deciso la sfida del “Granillo”). È arrivata la svolta? Lo vedremo lunedì nello scontro diretto al “Rigamonti” contro il Cosenza.

foto internet

5)IL PERSONAGGIO – La stagione del Bari ha dei protagonisti inaspettati alla vigilia: se l’uomo simbolo della prima parte di campionato è stato certamente Walid Cheddira, adesso sta brillando la stella di Gregorio Morachioli. Mignani a Pisa lo lancia per la prima volta dal 1′ e lui lo ripaga con il cross per il colpo di testa di Esposito che vale il temporaneo pari (terzo assist nelle ultime 2 gare) e propiziando il fallo di mano di Caracciolo in area sui titoli di coda che ha portato al rigore della vittoria. Il goal di Bolzano è stata la cosa più preziosa fatta vedere fin qui, ma l’esterno classe 2000 ha ben figurato ogni volta che è stato chiamato in causa e si sta rivelando il migliore acquisto di tutta la sessione del mercato di gennaio. Anche contro il Cittadella (dove gioca Maistrello, suo compagno di squadra a Renate nella prima parte di stagione) riuscirà a lasciare il segno?

foto LaCasadiC

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