A quattro giornate dalla conclusione non ci sono ancora verdetti ma, sia in testa che in coda, i giochi sembrano fatti

Ed è terminata anche la 34ma giornata di questo avvincente e pazzo torneo di Serie B con più di qualche sorpresa che sorpresa non è. E, se a tuttora non ci sono dei responsi ben delineati e precisi, la classifica ci porta a pensare che il più è fatto.      

Il Frosinone non va oltre il nulla di fatto contro il SudTirol. Diciamolo a denti stretti: non è più lo squadrone di qualche settimana fa, quello – per inciso – capace di sopraffare chiunque. Dopo il pareggio ad occhiali col Bari risalente all’11 di marzo, i ciociari, infatti hanno vinto solo contro l’Ascoli.

Chi ha approfittato del calo della banda di Grosso – che comunque resta capolista con 68 punti – è il Genoa. La squadra ligure, dopo la vittoria in casa del Cittadella, si trova a solo due lunghezze di distanza dal primo posto (nonostante la penalizzazione di un punto) e non è detto che non riesca a superare in classifica i gialloblù. Nella prossima giornata (lunedì 1°maggio alle 15) altoatesini e genoani, infatti, si scontreranno al Druso di Bolzano dove è già tutto (straordinariamente) sold-out. Il Frosinone, invece, affronterà allo Stirpe la Reggina in cerca di riscatto immediato la battuta d’arresto casalinga contro il redivivo Brescia.

E passiamo al Bari delle meraviglie. I “galletti’’, battendo meritatamente a domicilio il Pisa, si portano a quota 60 e non è detto che il team di Mignani non punti alla Serie A diretta. L’unico inghippo sarebbe la proprietà (i De Laurentiis sono “padroni” sia del Napoli che dei biancorossi) per cui sarebbe il caso di trovare un valido acquirente anche se si parla sempre più insistentemente dei Casillo.

Capitolo SudTirol: i 53 punti ottenuti finora sono frutto di 13 vittorie, 14 pareggi e 7 sconfitte (meglio ha fatto il Genoa con 5 “perdite” seguite da Frosinone e Bari con 6 insuccessi). Tra l’altro, fra le squadre di alta classifica è quella che ha segnato di meno: peggio dei bolzanini (con 35 reti all’attivo) hanno fatto Benevento (26), Cosenza (27), Cittadella (29), Ternana (33) e Brescia (31). Nel contempo è quella che ha subito di meno con 31 reti (alla stessa stregua del Bari mentre a quota 20 troviamo il Frosinone ed a 21 il Genoa). Questo la dice lunga sulla bontà di questa squadra brava a difendersi e di un portiere (Poluzzi) che è risultato perennemente il migliore in campo. Sul gioco “all’italiana” Bisoli fa scuola, non c’è che dire.

A quota 51 annoveriamo il Parma che ha battuto in rimonta il Cagliari per 2 a 1. Pian pianino, il team di Fabio Pecchia che, grazie alle tre vittorie negli ultimi quattro incontri, ha scalato la classifica e potrà ancora dire la propria in questo finale di torneo che lo vedrà impegnato con Benevento e Spal fuori e con Brescia e Venezia al Tardini.

A quota 48 c’è proprio il Cagliari del Presidente Giulini che non vince dal 4 a 0 inflitto alla Reggina risalente al 18 marzo nonostante la striscia di dieci risultati utili terminata – appunto – a Parma.

Il Pisa viene battuto dal Bari e resta in settima posizione a quota 46 ma pur sempre in zona playoff precedendo la Reggina (grazie alla classifica avulsa e soprattutto per la migliore differenza reti) battuta nettamente in casa dal Brescia (1 a 2 il risultato finale) e col Granillo divenuto “terra di conquista”. Da mettere in risalto “anche” la situazione extra-calcistica che coinvolge la società di Patron Saladini ma che potrebbe fare – comunque – da apri-pista a tante altre entità calcistiche in difficoltà economiche. L’articolo 85 delle Noif e soprattutto il comma 4 bis (quale modifica dell’art. 90) potrebbe dare ragione alla società dello Stretto sconfessando in parte il castello accusatorio del Tribunale Nazionale Federale. Resta il fatto che la società amaranto potrebbe non avere ragione avverso il pagamento dei sette calciatori verso il quale il Tribunale di Reggio Calabria aveva dato regolare autorizzazione. I due punti di penalizzazione, quindi, potrebbero continuare a pesare come un macigno.

Nella “terra di mezzo” esponiamo le posizioni di Modena e Palermo con 44 punti. Gli emiliani non sono andati oltre lo zero a zero con la Spal mentre i rosanero hanno impattato al Barbera (1 a 1) contro il Benevento. A quota 43 c’è l’Ascoli (1 a 1 di “rigore” a Como) e Ternana battuta in casa per 4 a 1 da un Venezia che nelle ultime quattro apparizioni ha perso solo a Reggio Calabria. Lariani e lagunari salgono a quota 42. Il Cosenza col pareggio a reti bianche di Perugia (dove manca all’appello un rigore su Marras) esce dalla zona rovente e si assesta al 15° posto con 38 punti. Va detto che i lupi della Sila non perdono da ben 6 incontri dove hanno colto tre vittorie (oltre ad aver battuto a domicilio il Frosinone capolista, tra le mura amiche ha superato Pisa e Spal) e tre pareggi (Palermo, Cittadella e appunto Perugia).

Nella zona playout elenchiamo il Cittadella a quota 37 che, nell’ultima uscita davanti al proprio pubblico, è stato battuto dal Genoa grazie alla prodezza del solito Albert Gudmundsson. La squadra di Gorini ha evidentemente smarrito la via maestra: dopo aver battuto la Ternana (25 febbraio) ha infatti raccolto 4 pareggi ma soccombendo con Genoa, Parma, Spal e Perugia. Squadra in vistoso (e pericolosissimo calo). A quota 35 ecco il Perugia. L’undici di Castori non va oltre lo scialbo zero a zero col Cosenza che gli permette, però, di salire a 35 punti e di rimanere – quindi – in zona playout solo per una migliore differenza reti rispetto al Brescia.

A proposito del Brescia: vittoria meritata al Granillo contro una Reggina in disarmo, senza gioco e senza idee anche se ancora in piena corsa per un piazzamento playoff. La squadra lombarda ringrazia e porta a casa un risultato insperato che non le permette, però, di uscire dalla “zona rossa”: i 35 punti sono pochi per poter pensare alla salvezza. Oltretutto, le Rondinelle troveranno sulla propria strada Cosenza e Pisa (in casa), Parma e Palermo (fuori) ancora in lotta per un obiettivo. Al 19° posto con 34 punti troviamo la Spal che ha fermato sullo zero a zero il Modena. La squadra di Oddo non perde dal 2 a 0 subito dal SudTirol il 18 marzo ma non riesce vincerne una che sia una. Il Benevento a 31 punti non ha più altri appigli: le mancate vittorie su Reggina e Palermo (e ancor prima su Spal, Como, Ternana, eccetera, eccetera…) hanno affossato ormai definitivamente la società di Vigorito che non può far altro che ripartire dalla C   

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