Il Genoa vince e va a meno due dal Frosinone fermato sullo zero a zero dal SudTirol. Il Parma batte il Cagliari. Nulla di fatto a Perugia e Modena. Palermo: uno a uno col Benevento

PARMA-CAGLIARI: 2-1 – Nei Ducali ecco Balhog al posto di Osorio; a centrocampo con Estevz e Juric mentre in avanti Vasquez appoggiato da Zanimacchia e Benedyczak. Ranieri si affida a Zappa e Azzi con Dossena diga di centrocampo. Gli ospiti si portano in vantaggio al 31’ con Lapadula che sfrutta meravigliosamente una verticalizzazione di Prelec. Il Parma potrebbe pareggiare all’inizio della ripresa con un tiro di Camara che sibila alla destra di Radunovic. All’ora esatta di gioco l’arbitro della gara, Signor Gariglio, concede un penalty per un fallo di mano in area di Azzi. Dal dischetto Vasquez non sbaglia e fa uno pari. Parma in vantaggio con Man al 76’ che fa tutto da solo e batte Radunovic con un sinistro imparabile Ad un minuto dalla conclusione l’arbitro assegna un calcio di rigore su Mihaila. Sulla palla lo stesso rumeno che sbaglia: si resta sul 2 a 1. Parma che sale a quota 51, Cagliari che resta a 48 punti.

MODENA-SPAL: 0-0 – Padroni di casa con il 4-3-2-1 ed ospiti con il 4-3-1-2 con le due squadre che vogliono soprattutto non farsi male. I primi tentativi sono degli ospiti con Nainggolan (26’ e 27’) e poi con La Mantia che chiama alla parata il portiere avversario. Il Modena costruisce poco ma che va vicina al gol nel secondo tempo con Ionita che colpisce il palo. Ancora Modena al minuto 81 con un colpo di testa di Diaw: Alfonso mette miracolosamente in angolo. Un minuto più tardi ancora Modena vicino alla segnatura con Giovannini che manda di un pelo a lato. Risponde Moncini di testa che chiama alla parata Gragno.

PERUGIA-COSENZA: 0-0 – Perugia punti 34, Cosenza 37. Grifone in caduta libera – tre sconfitte ad opera di Genoa, Modena e Reggina, il prestigioso pareggio interno col Frosinone e la vittoria sul Cittadella nelle ultime cinque giornate – e rossoblù col vento in poppa grazie alle vittorie su Spal, Pisa e Frosinone i pareggi con Palermo e Cittadella. E poi il Brescia che vince sul campo della Reggina mentalmente già in vacanza che permette alle Rondinelle di superare in classifica proprio i perugini. Serve la gara della vita, nient’altro che la vittoria sia per una che per l’altra contendente. Stop. Castori manda in campo un 3-4-1-2 con Kouan trequartista dietro le punte Di Carmine e Matos e con Casasola e Cancellieri che agiscono da braccetti. Risponde Viali col 3-4-2-1 senza Florenzi ma con Marras e Nasti pronti a servire palloni giocabili per Delic; centrocampo tutto polmoni e muscoli. Partita tesa, bloccata e molto equilibrata. Niente di niente nel primo tempo tra due squadre che si affrontano lontano dalle proprie aree di rigore per cui il taccuino resta praticamente vergine. Al 52’ il Cosenza coglie un palo con Dulic in una gara più sonnacchiosa dove la paura la fa da padrona incontrastata. Al 66’ occasione per il Perugia: Iannoni crossa al centro dove Lisi manda alle stelle. All’85’ Cosenza in dieci per l’espulsione di Marras che, appena entrato in area, si getta a terra senza alcun contrasto avversario. Non succederà più nulla. Col pareggio odierno i lupi della Sila escono dalla zona playout (38 punti) mentre il Perugia sale a quota 35.

CITTADELLA-GENOA: 0-1 – Veneti per consolidare la voglia di salvezza, Genoa per avvicinarsi quanto più possibile al Frosinone. Ma nell’economia della gara, è la squadra di casa a produrre di più con Ambrosino (al 10’) ma è fuoco di paglia. Dopo questo episodio (abbastanza fortuito) da segnalare soltanto l’espulsione di Giraudo per un fallo su Sabelli. All’inizio del secondo tempo l’islandese Gudmudsson colpisce la traversa correggendo un perfetto assist di Sabelli. Il gol è nell’aria ed al 70’ Coda serve il solito islandese (migliore in campo) e vantaggio Genoa: ora il Grifo è a soli 2 punti di distanza dal Frosinone.

FROSINONE-SUDTIROL: 0-0 – Il Frosinone per allungare ulteriormente, il SudTirol per accarezzare il sogno Playoff ma è necessario una gara tutto cuore. Alla fine ne uscirà un pareggio a reti bianche. Ma attenzione: al Frosinone il VAR non assegna un sacrosanto calcio di rigore su Rodhen e annulla un gol validissimo ad Insigne mentre Moro sbaglia un pallone facilissimo. Nella ripresa il portiere altoatesino deve compiere almeno tre miracoli per salvare i suoi dalla capitolazione. Finisce col risultato ad occhiali con la squadra di Bisoli sempre più anti-calcio (non è mai uscita dalla propria area) dell’intero campionato. Padroni di casa a 68 punti, bolzanini a 53. Ma occhio al Genoa che grazie alla vittoria ottenuta a Cittadella si trova a soli due punti dalla capolista.
PALERMO-BENEVENTO: 1-1 – Il punto del Benevento conquistato sul difficile campo del Palermo – che fa seguito a quello della Reggina la settimana prima – non è altro che un brodino riscaldato. Il Presidente Vigorito – però – aveva perfettamente ragione: la squadra sannitica aveva bisogno di uno scossone e di una presa di posizione rigida: ecco quindi che Agostinelli ha oggettivamente rivitalizzato l’undici e non è un caso che si siano rivisti elementi come Glik (padrone della propria area), Ciano e Farias (padroni assoluti del settore avanzato uno e delle fasce l’altro) e si è rivisto – finalmente – anche il Benevento dei tempi che furono. Inizia meglio il Palermo che si porta in vantaggio con Sala (al primo centro stagionale con la maglia rosanero) abile a sfruttare un perfetto cross di Valente. Il Benevento non ci sta e con Glik va vicinissimo alla realizzazione: è il preludio al gol realizzato da Farias il quale ricevuta palla da Ciano, fa fuori Mateju e batte inesorabilmente Pigliacelli che sarebbe potuto capitolare qualche minuto più tardi anche su tiro di Ciano. Nella ripresa il Palermo cerca di sfondare due volte con Brunori ed una con Sala ma il Benevento non ci sta e risponde con Glik, Ciano e Farias sfiorando il colpaccio. Ad una manciata dalla fine, Jeremy Broh mette dentro la palla del 2 a 1 per i padroni di casa ma è tutto inutile perché il VAR certifica che il centrocampista ha controllato con la mano prima di tirare. Si chiude col risultato di uno pari al Barbera ed in virtù di questo punteggio i rosanero, a quota 44, non riescono ad entrare nella griglia playoff. Sempre più catastrofica (e drammatica) risulta invece la situazione in casa giallorossa che rimane fanalino di coda con 31 punti con la salvezza che si allontana sempre più







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