di Giuseppe “Fossa” Criaco
Scendono nuovamente le tenebre sul Granillo
E’ calato il buio sul Granillo. Nuovamente. Per i ragazzi di Inzaghi è ancora notte. Quella vista ieri sera è tornata ad essere la Reggina spenta ed in balia dell’avversario di qualche mese fa. Una squadra che per almeno un tempo non è stata mai in partita. Imbarazzante nella prima frazione di gioco, senza idee e senza mordente, sovrastata tatticamente e fisicamente da un Brescia che ha fatto la partita per almeno 70 minuti.
Dal canto suo l’undici di Gastaldello ieri sera ha fatto “la partita perfetta”. Pressando alto (sin dall’area di rigore della Reggina), raddoppiando quasi sempre sui portatori di palla amaranto e ripartendo anche con cinque o sei elementi trovandosi così quasi sempre in superiorità numerica rispetto ai difensori amaranto. Impeccabili le rondinelle.

Foto tratta da Bresciaoggi
La Reggina, in campo con il 3-5-2- che così bene aveva fatto sin ora: sette punti in tre partite, con Liotti al posto del non ristabilito Di Chiara , e Strelec di punta, con Menez a spaziare su tutto il versante avanzato (poi invece il francese lo vedremo tornare fin dentro l’area di rigore).
Il Brescia invece ha schierato un 4-3-2-1 con Aye avanzato e Rodriguez che da supporto alla fine è stato a tutti gli effetti una seconda punta.
Pronti via ed il Brescia per circa quindici minuti costringe la Reggina nella propria metà campo, e sfiora il gol con Bisoli al minuto 9 dopo una prima incredibile incertezza difensiva amaranto. Ma il gol è nell’aria ed arriva al minuto 11 con Mangraviti, lasciato colpevolmente solo in area e tenuto in gioco proprio da quel Menez inspiegabilmente ultimo uomo di difesa (succederà anche nel raddoppio di Rodriguez).

Foto tratta da TifoReggina
Colpita a freddo la Reggina rimane sulle gambe e non riesce a portare nessuna reazione, tanto che il primo tiro nello specchio della porta è una conclusione di Stelec al minuto 40. Più incisivo senza dubbio è il Brescia che al minuto 41 sfiora il raddoppio due volte con Aye. Prima fermato in angolo da una puntuale uscita di Colombi e poi lo stesso Aye sugli sviluppi dello stesso corner spara in curva un calcio di rigore in movimento. E dopo qualche minuto è invece Lobojko a impegnare Colombi in angolo dopo che Rodriguez aveva sprecato una ripartenza perfetta.
Inzaghi nell’intervallo prova a rimescolare le carte e il modulo. Subito via Liotti e Cionek per Bouah e Canotto e mettendo gli amaranto su un falso 4-4-3. Con Menez che comunque stasera sta partendo da troppo lontano rispetto al porta, per fare quella differenza e quelle giocate che da lui tutti si aspettano. Anche i compagni.

Foto tratta da La Repubblica
La Reggina in avvio di ripresa ha subito una fiammata straordinaria, ma prima Lojacono al minuto 46 viene fermato in angolo da Andrenacci che gli chiude lo specchio della porta. E poi è sempre Andrenacci a superarsi sul colpo di testa ravvicinato di Fabbian smanacciandolo sulla linea di porta. (il portiere bresciano poi miracolosamente para anche su Canotto in offside).

Foto tratta da Marcheingol.it
Ma è solo una fiammata, perchè il Brescia scosso dalla improvvisa reazione amaranto torna nuovamente a calare il suo controllo sul gioco. Ma gli amaranto adesso sono comunque più vivi e l’undici di Inzaghi si affaccia con maggiore frequenza dalle parti di Andrenacci. Ma è sempre il Brescia ad essere pericoloso con Bjorkengren, al minuto 53, bella risposta di Colombi e cinque minuti più tardi (al minuto 58) con Rodriguez che manca di un amen l’appuntamento con il raddoppio sfiorando una palla vagante che attraversa tutto lo specchio della porta.
I nuovi pericoli portati dal Brescia non sollecitano la Reggina e la reazione amaranto si condensa in un colpo di testa di Lojacono che non impensierisce minimamente Andrenacci. Fino al minuto 72: quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo Bisoli fa da sponda e Rodriguez libero sul secondo palo ha gioco facile, da due passi, e fare due a zero con Colombi incolpevole. La pazienza del pubblico del Granillo è davvero messa a dura prova.

Foto tratta da Bresciaingol
La mossa della disperazione di Inzaghi si concretizza con una Reggina a trazione anteriore, con l’ingresso in campo di Rivas al posto di un ormai stanchissimo Menez. Ma il predominio amaranto, da ora in avanti, sarà dovuto ad una arretramento del baricentro bresciano di almeno venti metri, con la squadra di Gastaldello che si mette a difesa degli ultimi 35 metri ed ora aspetta la Reggina.
Così al minuto 76 la Reggina accorcia le distanze. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Canotto pregevole torsione di Bouah che riesce a mandare sul palo più lontano di Andenacci dove il portierone lombardo stavolta non può arrivarci.
Il Granillo si rianima e la partita si infiamma. L’undici ospite inizia una tattica dilatoria che stizzisce gli amaranto, ricorrendo anche la fallo sistematico a centrocampo.
La partita va avanti con scontri, scaramucce da ambo le parti e perdite di tempo oltre ogni limite, con l’arbitro Maraviglia che fa davvero fatica a gestirla e non farsela scivolare via
Così tra un crampo, un litigio ed una protesta si giunge al minuto 88 quando su l’ennesimo pallone spiovente in area, Pierozzi indirizza nell’angolo alla destra di Andrenacci. Ma anche in questa occasione il portiere delle rondinelle fa buona guardia e sventa l’ennesima minaccia.
Poi saranno dieci inutili minuti di recupero dove di calcio non se ne vede più, anzi l’arbitro dovrà intervenire più volte per sedare i continui parapiglia tra calciatori e sarà costretto a estrarre quattro cartellini rossi: 3 da parte bresciana e Pierozzi per gli amaranto. La partita finisce sull’ennesima conclusione alta di Rivas.

Foto tratta dal sito Gianluca Di Marzio
Insomma è parso a tutti evidente l’ennesimo passo indietro dell’undici di Inzaghi sicuramente condizionato dalle note vicende extracalcistiche. Per un tempo intero non si è avuta traccia della Reggina in campo ed il Brescia è stato libero di maramaldeggiare indisturbato. Solo nella ripresa la fiammata iniziale ed il gol di Bouah segnalano che in campo la Reggina c’è stata. Troppo poco onestamente per una squadra che ancora fino ad ieri aveva ambizioni almeno da play-off. Da stasera sarebbe bene per la Reggina guardarsi le spalle e fare i conti con i punti ancora necessari alla tranquillità (se non dovessero avere esito i ricorsi federali). Onestamente Inzaghi ci appare in totale confusione ed incapace da dare quella sterzata necessaria che oramai manca da mesi.

Foto tratta dalla Gazzetta dello sport
Brescia che con questi tre punti rivede la luce dei playout e può preparare con fiducia lo scontro diretto di sabato prossimo con il Cosenza. Una squadra in salute, grintosa,messa bene in campo dal suo allenatore. Probabilmente con i propri meriti amplificati dall’inconsistenza della squadra amaranto.

Foto tratta dal Corriere della sera – Brescia
Appena sufficiente la direzione arbitrale certamente mai aiutata dall’atteggiamento dei ventidue in campo. Il tutto davanti al designatore Rocchi. Mentre il Granillo e la Curva, alla fine, comunque applaudono la squadra.
A questo punto non ci rimane che invocare “Sentinella quanto resta della notte?”






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