di Giuseppe “Fossa” Criaco

Foto tratta da Tifo Reggina

La vittoria di sabato scorso con il Venezia  ha restituito una buona dose di tranquillità a tutto l’ambiente. Per molti è stato definitivamente scongiurato il gorgo play-out, per altri, invece, si concretizza nuovamente la possibilità play-off. Per chi scrive invece è già tempo di “immaginare’ la Reggina del futuro. Ed immaginarla partendo da ciò che abbiamo, ovvero da quelli che potrebbero essere i punti fermi per la prossima stagione.

È di tutta evidenza che questo mio contributo oggi vuole essere dedicato a due figure che solo da qualche partita riusciamo a vedere (finalmente) in campo apprezzandone le doti tecniche.

Parlo naturalmente di Devid Bouha classe 2001 e di Warren Bondo classe 2003. Due pedine  che in questo finale di stagione potrebbero essere fondamentali per lo scacchiere amaranto.

Bouha laterale destro ma che all’abbisogna potrebbe essere impiegato anche a “fascia invertita” è di proprietà della Reggina (il ragazzo è stato acquistato a titolo definitivo dalla Roma) e nelle ultime due prestazioni ha fatto davvero vedere cose egregie e potrebbe fin d’ora prepararsi ad essere il cambio naturale del Pierozzi “nazionale”.

Foto tratta da CityNow

Lentamente sta riemergendo il calciatore che si era fatto ammirare già nelle trafile giovanili romaniste e che solo due terribili incidenti ai legamenti delle ginocchia lo hanno portato fuori dai radar giallorossi.

Devid Bouah in maglia amaranto, con Inzaghi, ha interpretato il suo ruolo sia sulla corsia di destra che sul versante di sinistra in sostituzione di Di Chiara.

Foto tratta da Reggina 1914

La strada per maturare è ancora lunga soprattutto caratterialmente, cosa che spesso gli è costata una sequela di cartellini gialli ed un rosso, con il Pisa, in una situazione di oggettiva difficoltà della squadra. Aggravandone ulteriormente le ambasce e le difficoltà.

Per Warren  BONDO  giunto a gennaio dal Monza, mister Inzaghi ha voluto aspettare due mesi prima di saggiarme le già note capacità di palleggio e la notevole gamba, che con il Venezia nei venti minuti finali ha dimostrato di possedere. Centrocampista centrale ma che può essere impiegato sia a destra che a sinistra, è un calciatore dotato di un eclettismo tipico di chi sa disegnare traiettorie e geometrie ma anche di chi sa stare tra le linee e diventare una (falsa) seconda punta arretrata.

Foto tratta da CalcioMercato.com

Controllo di palla e visione di gioco si sono già intraviste e non crediamo di sconfinare nell’eresia se con uno sguardo più lungo, che va oltre questo scorcio finale di torneo, vediamo in lui un Hernani in potenza meno strutturato ma più duttile.  Ancora da valutare sulle finalizzazioni e sul gioco in profondità, questa piccola promessa potrebbe diventare uno dei primi rinforzi su cui contare per il prossimo anno.

Foto tratta da Calcio Style

Patron Saladini tempo fa parlava di programmazione e sostenibilità, due elementi indispensabili per realizzare quel piano triennale per riportare la Reggina nell’Olimpo del calcio italiano. Però programmazione e sostenibilità non possono prescindere da una “visione” che ciascuno di noi deve necessariamente avere per immaginare il proprio futuro. E realizzarlo.

Foto tratta da Tutto Reggina

E quale programmazione migliore sarebbe ripartire adesso, e ripartire da due ragazzi appena ventenni.

Un vecchio detto diceva che guardare al presente ci fa essere “previdenti”, immaginare  il futuro ci fa diventare”visionari”.

 Ed è quello che oggi hanno bisogno questa squadra e questa città: una “visione” che ci faccia toccare quel futuro che è lì pronto solo per essere realizzato. Appunto.

Giuseppe “Fossa” Criaco

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