Analisi, riflessioni e statistiche ad un mesetto dalla fine della serie B

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1)SERIE INTERROTTE – Nella giornata in cui il Brescia ha ritrovato la vittoria (la prima in assoluto per mister Gastaldello) dopo 134 giorni, è arrivato più di un risultato che…non si vedeva da un po’, o non si era ancora visto: SüdTirol sconfitto per la prima volta nel 2023 dopo 13 risultati utili di fila, imbattibilità del Genoa caduta dopo 637′ (e galloni di “miglior difesa” restituiti al Frosinone capolista, che ha fatto bottino pieno dopo 4 turni), Modena corsaro a Perugia per la prima volta nella sua storia e Reggina e Parma che hanno trovato il secondo successo consecutivo, la prima dopo un girone esatto (2-1 al Genoa, 1-2 a Venezia a novembre), la seconda addirittura da inizio ottobre(6°-7° giornata, 1-3 ad Ascoli, 2-1 al Frosinone). A Cristiano Lucarelli, che ha polemicamente annunciato un “silenzio stampa personale” al termine della sfida del “Rigamonti” (100° sconfitta della carriera) auguriamo che la “legge dei grandi numeri” inizi a valere anche per la sua squadra (fuori casa non vince da ottobre, da allora in trasferta ha racimolato solo 5 pari) e che già dal prossimo turno possa rifarsi, contro quel Pisa che all’andata agevolò il suo esonero.

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2) (RI)SCATTO PLAYOFF – Come sopra anticipato, Reggina e Parma fanno il bis e rendono più salda la propria posizione fra le prime 8 (malgrado siano in vista eventuali penalizzazioni), anche grazie ai pareggi “a reti bianche” maturati nelle gare giocate a Pisa e Palermo. Contro il Venezia gli amaranto capitalizzano la seconda autorete a favore nel giro di 6 giorni, terza da inizio torneo (come il Modena, ma ai canarini solo quella di La Mantia aveva propiziato una vittoria), e colgono un successo fra le mura amiche, con tanto di rete inviolata (era dalla fine del girone d’andata che non accadeva): per i lagunari è la quinta sconfitta del 2023 (curiosamente, le altre 4 erano giunte contro le prime 4 della classe). Al tempo stesso, il Parma passa a Cittadella e porta a +4 il proprio vantaggio sul Palermo, dopo averlo sconfitto nello scontro diretto. Per la truppa di Pecchia il calendario potrebbe essere alleato: negli ultimi 4 turni, dopo il derby di Modena e la sfida del “Tardini” contro il Cagliari dell’ex Ranieri, sono previsti solo incroci con squadre che potrebbero essere fuori dalla lotta salvezza, in un senso o nell’altro (Benevento e SPAL fuori, Brescia e Venezia in casa).

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3)COMO, TARDI PER SOGNARE? Il Genoa sciupa due reti di vantaggio e rischia la figuraccia davanti al migliaio di tifosi rossoblù accorsi al “Sinigaglia“, ma il pari in riva al Lario è un punto guadagnato (a differenza di quello dell’andata), perché il Como è una compagine in salute. 6 giornate al termine, 6 punti di vantaggio sul Perugia quartultimo (da 5 in su si è matematicamente salvi), ed altrettante lunghezza di distanza dal Pisa ottavo; Longo ha rimesso i suoi in carreggiata, ed ora che più di un elemento appare in crescita di condizione (come Da Cunha, abile “elastico” fra mediana e trequarti, agevolato con il passaggio al 3-4-1-2), ed in fase offensiva si viaggia a ritmo da playoff, emergono i rimpianti per quello che poteva essere… e difficilmente sarà, anche a causa di troppi punti buttati via (come i 3 di Venezia, dissolti dopo 15 minuti horror a cavallo tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo): quella con il Genoa è stata la terza gara consecutiva con due reti all’attivo per la squadra con il settimo attacco della serie B (38 reti come Palermo e Cagliari, solo 4 squadre hanno fatto meglio nel girone di ritorno). Ora si va a Bari, probabilmente senza tifosi al seguito (riusciranno a munirsi in tempo della “tessera del tifoso”?) e senza i favori del pronostico, ma anche senza pressioni: un risultato positivo al “San Nicola” è da escludere?

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4) MORS TUA, VITA MEA – La SPAL spinge il Benevento verso la C e si prende con merito e personalità 3 punti vitali nello scontro diretto al “Vigorito“, e punta sul giovanissimo Prati e sul… meno giovane Nainggolan per riacciuffare la salvezza. Il margine di errore resta minimo, e la difesa non è stata ancora sistemata (21 reti al passivo nel girone di ritorno, solo la Reggina alla 1° non è riuscita a far goal ai ferraresi), ma il Perugia (che porta a casa solo un punto dopo il trittico di sfide casalinghe, e che sarà alla 35° giornata sarà di scena al “Mazza”) è a soli 2 punti di distanza, e tutti gli scontri diretti giocati fin qui sono a favore degli estensi: obbligatorio fare bottino pieno in casa già a partire dal prossimo incontro con il Brescia, che avrà pure i numeri peggiori di tutti nel 2023, ma che con la Ternana ha ritrovato la via della vittoria (senza reti al passivo, peraltro) ed ha fatto 4 reti nelle ultime due uscite. Per entrambe l’ultimo turno è stato un “caso isolato” o si è trattato di una “Pasqu(ett)a di resurrezione”? Lo vedremo sabato…

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5)IL PERSONAGGIO – Il Bari rovina la 500° panchina di Pierpaolo Bisoli e dà scacco matto al SudTirol all’ultimo soffio, per la gioia dei tifosi biancorossi recatisi in massa al “Druso” (a proposito: anche a Bolzano, così come a Frosinone, o a Pisa, o a Palermo, era il giorno di Pasquetta, eppure la gente allo stadio è andata lo stesso…). Un pomeriggio da ricordare per Gregorio Morachioli, che riceve un assist di tacco da Ceter e firma un successo che può indirizzare il campionato verso un finale incandescente: un premio meritato per il giovane classe 2000 prelevato in gennaio dal Renate in serie C, che ha sempre fatto bene negli spezzoni di gara che Mignani gli ha concesso (ad esempio, al debutto contro il Cagliari ha fatto il cross in area dal quale è scaturito il fallo che ha portato al rigore del pareggio) e che ci ha messo poco per diventare un vero beniamino di tutti i “galletti”…

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