Il club parmense avrebbe versato le spettanze Irpef in forte ritardo

Facciamo il punto della situazione sul fronte “irregolarità” in Serie B. Il Genoa è stato penalizzato di un punto – già passato in giudicato – giacché i dirigenti del team rossoblù hanno patteggiato l’illegittimo versamento delle scadenze del 16 febbraio. La Reggina discuterà la propria situazione il prossimo 17 aprile ’23 per le scadenze relative al 16 febbraio e 16 marzo (ribadiamo che alla società presieduta dal Dottor Marcello Cardona è stata preclusa la possibilità di pagare quanto dovuto dall’intervento del Tribunale). Intanto scoppia un ulteriore caso Irpef che riguarda il Parma: secondo Nicola Binda – la notizia è stata poi ripresa da tutte le principali testate giornalistiche nazionali – la società emiliana ha commesso un “errore formale” nel pagamento delle quote Irpef saldandole con due settimane di ritardo. L’annuncio su Twitter: “Altro caso Irpef in Serie B. Il Parma ha commesso un errore formale e ha pagato in ritardo la scadenza del 16 marzo. A sua difesa c’è il fatto di poter dimostrare di avere avuto la disponibilità sul conto. Quindi si dovrebbe ripetere il caso Genoa: patteggiamento e -1“. Da quanto emerso finora – tra l’altro su segnalazione della Co.Vi.Soc. – pare che la società ducale non abbia provveduto, entro il termine del 16 marzo 2023, al versamento delle ritenute Irpef relative alla mensilità di febbraio 2023. In pratica, la società di Krause ha versato le ritenute relative a febbraio, per un importo complessivo di 887000 euro, ma lo ha fatto il 30 marzo, con due settimane di ritardo rispetto alla scadenza prevista dalle norme federali.
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