Il posticipo del 30°turno va alla Ternana: basta uno spunto di Partipilo al 19′ per riportare i rossoverdi al successo dopo un digiuno di 7 gare

Foto Calcio Ternano

di Rocco Genovese

Fere in ripresa ed in fiducia, quest’oggi è arrivata una vittoria meritata contro un Bari che ha sorpreso per un assetto anomalo (iniziale 4-3-2-1 per i galletti, con Scheidler di punta e Cheddira sulla trequarti con Botta e Benedetti elastico con il centrocampo) e si è mostrato realmente pericoloso solo negli ultimi 15 minuti.

Lucarelli vince la partita a scacchi con Mignani a centrocampo: umbri oramai riconvertiti con il 3-4-1-2, Cassata e Corrado sono i cursori di un centrocampo che sta beneficiando di un ritrovato Coulibaly e del “solito” Di Tacchio, permettendo a Palumbo e Falletti di spaziare sulla trequarti e provare ad innescare Partipilo.

I padroni di casa hanno approcciato meglio la gara, ricacciando i baresi nella propria metà campo ed alzando il baricentro. La conclusione dal limite dell’area di Partipilo al quarto d’ora di gioco (bravo Caprile ad opporsi anche sulla ribattuta di Coulibaly, comunque in netto fuorigioco) è stato il preludio al vantaggio rossoverde, propiziato 4 minuti dall’asse Falletti-Palumbo, con la complicità della retroguardia ospite: cross basso del numero 5 dei padroni di casa dalla linea di fallo laterale, il velo di Coulibaly inganna Ricci che lascia un buco in mezzo all’area nel quale si infila Partipilo per colpire a botta sicura e superare Caprile: quinto centro in campionato per la punta, barese di nascita, a secco da fine novembre.

Il Bari ha cercato di raddrizzare la situazione, provando ad innescare Scheidler (annullato da Sorensen) ed un Cheddira “osservato speciale” con cross dalla trequarti, come quello di Pucino al 25′, abile a pescare l’italomarocchino, la cui girata si è spenta sul fondo. Tuttavia, l’impressione è che il modulo varato da Mignani per l’occasione non abbia agevolato la manovra dei pugliesi, dacché lo stesso Cheddira ha dovuto in più di una circostanza arretrare il proprio raggio di azione ed avvicinarsi all’esterno per provare a fraseggiare con Botta (di rado nel vivo del gioco, finchè è stato in campo Diakité ha avuto gioco facile con lui).

Meglio la Ternana, vicina al raddoppio al 36′: rapido scambio Palumbo-Falletti, apertura dell’urugaiano per Cassata e cross di prima intenzione per Partipilo, che ha anticipato Zuzek (sostituto di capitan Di Cesare, squalificato) e Vicari e spedito di testa alto di poco.

La ripresa si apre con gli stessi 22 interpreti della prima frazione, ma con una Ternana ancora più arrembante. Caprile ha tenuto in piedi i suoi al 57′, respingendo la staffilata di Falletti dai 20 metri e arpionando la sfera prima che ci si avventasse sopra Partipilo.

Mignani ha messo in campo tutto il potenziale offensivo di cui poteva disporre: (negli ultimi 15 minuti ci sono stati in campo, contemporaneamente: Cheddira, Antenucci, Esposito, Bellomo, Benali e Morachioli), ma solo dopo che la Ternana ha calato comprensibilmente il ritmo e cambiato assetto per gestire il vantaggio si è fatto vedere dalle parti di Iannarilli, il quale si è guadagnato la pagnotta respingendo il tiro di Antenucci (ex della gara) all’83’ e facendo buona guardia poco dopo sul tiro-cross del giovane Morachioli.

La partita si è conclusa dopo le proteste del Bari per un presunto contatto in area fra Sorensen e Cheddira (l’arbitro Di Bello ha, giustamente, lasciato correre) e con qualche brivido per una palla vagante in area Ternana, spazzata via da Corrado.

La Ternana ha sfoderato la prestazione più convincente del Lucarelli-bis e dell’intero girone di ritorno ed ora è risalita in decima posizione, insieme al Como, a 39 punti, 3 in meno di Palermo e Reggina, che chiudono la griglia playoff al momento. Per certi versi, la pausa arriva nel momento meno propizio, ma potrà consentire di oliare i meccanismi necessari per sistemare definitivamente la difesa, e studiare nuove trame di gioco.

Il Bari fallisce il poker di vittorie esterne, resta a -6 dal Genoa secondo e si ritrova persino sopravanzato di una lunghezza dal SudTirol. La sosta capita a fagiolo per Mignani, voglioso di archiviare in fretta lo stop del “Liberati” ma consapevole di dover cambiare qualcosa in fase offensiva, visto che nelle ultime 3 gare, compresa questa, è stata realizzata una sola rete (su rigore, peraltro).

Alla ripresa, Ternana e Bari in campo il 1° aprile contro due squadre “all’ultima spiaggia”: umbri di scena al “Mazza” di contro la SPAL (ore 14:00), Bari al “San Nicola” contro il Benevento (ore 16:15).

Foto Calcio Fere






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