Riflessioni settimanali sul campionato cadetto

1) MAL DI GOAL – Va bene che riuscire a sbloccarsi proprio in casa di un Genoa che con Gilardino in panca non ha mai preso goal al “Ferraris” (imbattibilità fra le mura amiche salita a 748′, e 0 reti al passivo nelle ultime 4 gare, trasferte comprese) sarebbe stato clamoroso, ma la Ternana proprio non va. I rossoverdi perdono altro terreno dai piani alti della classifica e fanno i conti con un’altra trasferta senza reti e stavolta pure senza punti. La sterilità offensiva è il principale problema in casa Ternana, soprattutto lontano dal “Liberati” (dove, comunque, i numeri non sono esaltanti): nelle 10 trasferte successive al blitz di Benevento – ultimo acuto degli umbri che, peraltro, valse il primato provvisorio in classifica – sono state realizzate solo 3 reti, nessuna delle quali ha portato punti alla causa delle Fere (se ci mettiamo che una di esse è stata segnata da Pettinari, ceduto pochi giorni dopo…). Le attenuanti di certo non mancano (leggi: infortuni e legni colpiti), ma il ritorno di Lucarelli non ha portato il rimedio al problema del goal, esploso già durante l’interregno di Andreazzoli.

2)SCOTTO ALLA PARTENZA – Il “cosa” era diventato inusuale, il “come” purtroppo no: il Pisa cade di misura a Modena e riassapora l’amaro gusto della sconfitta esterna dopo 6 mesi esatti. Lo stop del “Braglia” non muta granché la situazione in zona playoff, ma (come evidenziato da “La Nazione”) è già l’ottava volta nel torneo che i nerazzurri vanno sotto nei primi 20 minuti, quinta nelle ultime 10: curiosamente, l’unica volta in cui i toscani hanno raccolto l’intera posta in palio dopo uno svantaggio “precoce” è stata proprio in occasione della gara di andata. Per giunta, la “sfida nella sfida” tra i migliori assist-men della categoria, Morutan e Tremolada, è stata vinta da quest’ultimo, che da calcio di punizione ha servito a Strizzolo (già al terzo centro con i canarini: perché il Perugia lo ha dato via a gennaio?) il pallone che quest’ultimo ha colpito di testa e spedito in porta per il goal della vittoria.

3)IL COSENZA C’È…– La “gara da vincere assolutamente” (cit. Viali) è stata vinta, soffrendo ma meritando, ed ora la lotta salvezza si fa ancora più accesa. Se i Lupi fuori casa continuano a collezionare sconfitte in serie (1 punto e 4 reti nelle ultime 10 uscite) nel girone di ritorno al “San Vito – Marulla” proseguono con un ruolino di tutto rispetto: solo 2 reti subite in casa nel girone di ritorno, contro la SPAL (altro scontro diretto fuori casa fallito dagli estensi…) è giunta la terza vittoria nelle ultime 6 gare casalinghe, con ben 12 punti raccolti. Silani risaliti in quartultima posizione, ad un solo punto dalla coppia Venezia-Perugia (che ha una gara in meno), ma ora il calendario si fa complicato: immaginando proibitivo il prossimo impegno in casa del Frosinone, dopo la pausa si ricomincia con il Pisa in casa ed il Palermo fuori. Per restare in lotta fino in fondo, è bene che gli uomini di Viali non si sentano sconfitti in partenza (come percepito a Genova) ma cerchino di prendere punti in ogni modo.

4)…IL BRESCIA ANCHE – Terzo pareggio consecutivo per le Rondinelle, dopo la serie impressionante di sconfitte (ed esoneri) degli ultimi due mesi fa notizia. Venezia rimontato per la quinta volta al “Penzo” in questo campionato, il Brescia torna a fare goal (e risultato) fuori casa dopo l’1-1 di Cosenza dell’8 dicembre. Gastaldello può dirsi soddisfatto dei suoi, benché i lombardi per la prima volta siano ultimi in classifica (con la SPAL): il passaggio al 4-3-1-2 ha portato maggiore equilibrio nell’assetto della squadra, così come il rilancio di Galazzi e Van De Looi (a segno sabato) inizia a dare dei frutti. Quanto spiegato in chiusura del punto 3) vale anche per il Brescia, che prima della sosta ospitano al “Rigamonti” il Genoa, per il più classico dei “testa-coda”: lo sgambetto alla vice-capolista è fattibile?

5)IL PERSONAGGIO – Il Cagliari cala il poker contro l’Ascoli e manda un chiaro messaggio alle avversarie. L’autentico mattatore dell’incontro della “Unipol Domus” è stato Gianluca Lapadula, che ha messo a referto due reti ed un assist per la (splendida) rete di Mancosu. L’italoperuviano, sempre più centrale per il gioco di Ranieri e celebrato dalla società rossoblù sui propri canali social, venerdì sera ha sfoggiato i colpi migliori del suo repertorio, prima riprendendo i bianconeri dal dischetto (bravo Leali a respingere il rigore, ma incolpevole sulla lesta ribattuta), poi toccando la palla del sorpasso per Mancosu e, infine, aprendo di testa per Azzi e volando in cielo per raccogliere il cross di quest’ultimo per la rete del parziale 3-1 (tredicesima in campionato, addirittura la sesta di testa). È l’attaccante più in forma del momento e se vale l’assunto che “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”, in casa Cagliari possono dirsi molto, molto ottimisti per la fase finale del torneo.


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