Nel corso della prima frazione di gioco molto più Spal che Cosenza. Nella ripresa i rossoblù si trasformano e battono gli estensi risultati troppo rinunciatari

Non siamo ancora nella fase da ‘’o dentro o fuori’’: la distanza tra il Cosenza a quota 26 e Perugia con 30 punti è infatti davvero irrisoria anche in considerazione che mancano ancora dieci gare al termine della regular season. E poi diciamola tutta: il Presidente Guarascio ci ha abituati a salvezze insperate (come lo scorso anno) per cui non ci sentiamo di sputare sentenze anche perché i rossoblù calabresi sono ancora in piena lotta per non tornare in C. La Spal, 28 punti, 31 gol realizzati, 39 quelli subiti, deve affrontare proprio il Cosenza che rimane la peggiore difesa, il peggiore attacco e forse la più inadeguata di tutta la Serie B.
La formazione estense non può contare su Varnier, Nainggolan, Prati, Celia, Valzania per cui Oddo – suo malgrado – deve mandare in campo un 4-2-3-1 abbastanza rabberciato e pieno di seconde linee. Viali lascia in panchina D’Urso e Calò e manda in campo Florenzi e Voca ma – soprattutto – lancia di nuovo Brescianini preferendolo a Cortinovis in un 4-3-3 che vede in campo Marras, Zilli e Nasti.
Si gioca davanti a pochi intimi nonostante i prezzi molto popolari praticati dalla società silana. Questo significa la rottura netta tra Guarascio ed i tifosi rossoblù da sempre innamorati dei loro colori.
Comincia bene la Spal con Murgia che al 5’ batte a rete un pallone che sibila alla destra del portiere di casa. Al 10’, sempre Murgia, manda alto di pochissimo un tentativo dalla distanza. La gara – di una noia mortale – vive di fiammate: alla mezzora sarà Rispoli a mandare al centro un pallone che né Zilli né Nasti riescono a spingere in rete mentre, nel capovolgimento di campo, Turnjov manda in area per il colpo di testa di Zanellato che si alza sopra la traversa. Cinque minuti più tardi è Fetfatzidis – il migliore dei suoi – a mandare al centro per Moncini il quale non riesce ad anticipare Micai. Al 45’ sarà Florenzi ad impegnare il portiere avversario mentre nella successiva azione è Maistro a colpire la traversa su un tiro a giro dall’interno dell’area. Cosenza in evidenti difficoltà, Spal in scioltezza.

Anche nella ripresa i ritmi sono pressocché blandi ma annotiamo un tiro di Brescianini e successivamente una conclusione di Rispoli sulle quali fa buona guardia Alfonso.
Al 64’ Brescianini-gol e Cosenza in vantaggio: Rispoli scende sulla propria corsia e porge per Zilli che stoppa e fornisce un assist per il centrocampista con la maglia numero 4 che mette prepotentemente alle spalle di Alfonso vanamente disteso in tuffo.
Due minuti più tardi, rossoblù vicini al raddoppio con Florenzi che manda di poco a lato. Dall’altra parte risponde Moncini di testa su cross di Rauti (entrato poco prima al posto di Maistro). È un monologo rossoblù: al 74’ un tiro di Marras si perde di poco sul fondo dopo aver seminato il panico in area; qualche minuto più tardi è la volta di Nasti che di testa chiama in causa i guantoni del portiere avversario. Al 85’ ancora protagonista il portiere della Spal che deve compiere gli straordinari per fermare il solito Nasti lanciato da Rispoli. A pochi secondi dal termine Rauti della Spal sfrutta una palla vagante in area bruzia e scocca in tiro che Rigione ribatte sulla linea di porta. Sfortunata nell’occasione la squadra ospite che deve ingoiare amaro ed accettare il risultato anche se la fortuna gli gira le spalle in chiusura di gara col colpo di testa di Fiordaliso che Micai manda in angolo.
Vince di misura il Cosenza una gara da non perdere assolutamente. La vince perché ci ha creduto maggiormente, perché l’ha costruita minuto dopo minuto, perché ha giocato la partita della vita e, soprattutto, perché l’ha giocata col cuore. La Spal non ha demeritato ma si è visto sfuggire di mano una partita che avrebbe potuto fare sua nel corso del primo tempo dove non ha osato come avrebbe potuto e dovuto. Con questa vittoria il Cosenza lascia l’ultimo posto a disposizione di Brescia e Spal (a quota 28) e sale a 29 punti ossia ad un solo punto dalla coppia formata da Venezia (invischiata nei playout) e Perugia che deve recuperare la gara con la Reggina non disputata per motivi legati alla mancata concessione di agibilità dello Stadio Curi








Rispondi