Le magie di Ranieri e Mancosu fanno grande il Cagliari
di Giuseppe “Fossa” Criaco

Foto tratta da Corriere dello Sport
Il Cagliari per cancellare quel fastidioso 0 nella casella vittorie (nelle ultime 4 giornate).
L’Ascoli per riscattare la beffa “su rigore” subita in casa con il Bari.
Entrambe credono e vogliono puntare ai playoff.
Claudio Ranieri cerca una vittoria per rilanciarsi, Roberto Breda per festeggiare le 300 panchine in B.
All’Unipol Domus le luci sono già tutte puntate su CAGLIARI – ASCOLI.
Dirige Giampiero Miele di Nola
Ranieri si affida al 4-2-1-1-2 con Lapadula terminale ultimo realizzativo
Breda mantiene il suo 4-3-1-2 con Forte e Gondo gli avanti e Falzerano a supporto.
L’inizio di partita è di studio e le prime scaramucce sono di Lumumbu e Gondo. Ma senza esito.
Sono i padroni di casa che si accendono per primi con una iniziativa di Mancosu che attiva la sovrapposizione di Barreca. Gran palla tesa e bassa che taglia tutti sedici metri ascolani, ma il piattone di Luvumbu è murato dalla difesa.
Ancora Cagliari ed ancora Barreca in sovrapposizione al minuto 11. Testa di MANCOSU e strepitoso gesto atletico di Leali. La successiva bandierina alzata non cancella dallo score la grande risposta di Leali.
Finisce qui il primo tempo dei sardi e comincia quello del Picchio, che al minuto 16 con una azione manovrata porta Gondo alla conclusione dai sedici metri: Raducionu in due tempi.
Ed al minuto 19 vantaggio bianconero. Interdizione e ripartenza da manuale di Donati che mette in movimento Collocolo, traversone del difensore con Forte che attacca il primo palo e batte Raducionu. Il Picchio è avanti. E’ la seconda marcatura di Francesco Forte in maglia bianconera.

Foto tratta da Calcio Ascoli
Ascoli vicino al raddoppio in due minuti: al 22° e 23°. Prima con Botteghin, che sugli sviluppi di un angolo mette la palla fuori con tutta la porta spalancata e Raducionu immobile. E poi con Gondo che ben lanciato ancora da Collocollo calcia fuori troppo approssimativamente.
Cagliari confuso e spaurito che non regge la pressione ascolana e concede ampi spazi di campo alle manovre bianconere. Fino ad ora Breda sembra averle azzeccate tutte, con Buchel “faro” dei marchigiani in tutte le zone del campo.
Al minuto 26 il Cagliari dà segni di vita con Luvumbu che galoppa per trenta metri messo in azione da Millico. La volata dell’angolano viene fermata solo da una uscita provvidenziale e salvifica di Leali. Corner per i sardi.
Ascoli ordinato che governa il campo ed il gioco. Il Cagliari si affida alle impennate di Luvumbu ma senza un piano di gioco organico. E Lapadula lasciato troppo solo e senza rifornimenti. Annientato.
Poi la prima svolta: guai muscolari per Luvumbu fino ad ora il migliore dei suoi.
Paradossalmente dopo l’uscita di quello che era stato l’uomo più pericoloso il Cagliari, ora, sembra più equilibrato in campo con l’ingresso di un centrocampista (Lella). L’Ascoli arretra anzi tempo. Troppo.
Ed al minuto 27 ripartenza rabbiosa di Nandez che esce dalla sua metà campo e gira all’accorrente Zappa. L’esterno destro avanza e lancia la palla in area: torsione e colpo di testa di Millico fuori di centimetri.
Poi fino al duplice fischio sono i marchigiani che tornano avanti con autorità e organizzazione.
Fischi dall’ Unipol Domus alla fine dei primi 45.
Poi durante l’intervallo la magia di Ranieri: in campo Azzi per Barreca e Prelec per Millico. Cagliari che passa a tre sulla mediana, Prelec avanti con Lapadula, e Mancosu a sostegno delle due punte. E’ la svolta. E’ la mossa del “mago Claudio” che cambia lo scenario e l’inerzia del match. Come un sortilegio quello che cala sulle linee nemiche. Ascoli nei secondi 45 ipnotizzato dai rossoblù. E con probabili “superiori interventi” a sostegno del mago di San Saba.
Secondo tempo che inizia con gli attacchi delle due squadre che si infrangono sulle linee difensive avversarie.
Ma al minuto 54 impatto Mancosu-Botteghin con il centrocampista del Cagliari che vola a terra in area di rigore. Il direttore di gara con decisone estrae il cartellino giallo per Mancosu: Simulazione. Poi però dopo qualche minuto e una “rewie del Var” quel giallo viene ribaltato all’indirizzo di Botteghin. Al Cagliari va il calcio di rigore.
Il tiro dagli undici metri calciato (male) da Lapadula viene respinto dal portiere Leali, ma ancora Lapadula ribadisce in rete. E fa 1-1. Lo stadio esplode e torna a crederci.

Foto tratta da Vera TV
E qui entra in campo “il superiore intervento” della dea Eupalla. Infatti quella palla avrebbe potuto avere mille direzioni: schizzare in angolo, finire sui piedi di un compagno ascolano, tornare verso la metà campo, perdersi in fallo laterale oppure bloccarsi tra le gambe del portiere. In ultima analisi scoppiare, oppure sparire. E invece no. Eupalla la lascia lì, proteggendola da chiunque che non fosse lo stesso Lapadula, per il pareggio degli uomini di Ranieri. Lassù qualcuno lo ama.
E’ un Cagliari arrembante che ci crede. L’Ascoli prova a ribattere ma adesso fa più fatica, le gambe sembrano di marmo e gli avversari i sovrannumero
Fino al minuto 62: giocata da favola di Mancosu che prende palla sulla tre quarti, la scambia di sponda con Lapadula chiedendone il ritorno. La conclusione è semplicemente un gioiello di balistica, che termina la corsa (a giro) nell’angolo lontano alla sinistra di Leali. 2-1. Cagliari ora avanti.

Foto tratta da http://www.Centotrentuno
L’Unipol Domus è in visibilio, Eupalla è gia lontana, per sparire dopo un ultima bonaria occhiata verso Sir Claudio, sempre impassibile in piedi nell’area tecnica. Invidiabile il contegno.
Secondo tempo ormai di marca esclusivamente cagliaritana Ascoli frastornato e sovrastato in ogni parte del campo.
Nel finale il Cagliari dilaga. Prima al minuto 84.
Azzi, che dal suo ingresso in campo ha sbaragliato la presenza nemica ed ha colonizzato (privatizzandola) la corsia di sinistra, scambia con Lapadula e poi fa partire un cross perfetto per lo stesso centravanti peruviano che tutto solo, con la complicità della spalla, batte ancora Leali. E sono 3 (51 in serie B per il centravanti rossoblù). Adesso è’ festival Cagliari.
L’Ascoli è ormai completamente fuori dal match ed in balia dell’undici rossoblù. Così al minuto 88 Eramo confeziona una palla assolutamente incredibile per Zappa che da pochi passi fa quaterna.
Cagliari avanti con quattro reti per la gioia dei tifosi che ormai inneggiano a questa inaspettata epifania degli uomini di Claudio Ranieri. Con un Breda che assiste attonito ed impotente.

Foto tratta da Calcio Casteddu
Poi il triplice fischio di Miele
Finisce cosi la sfida all’Unipol Domus. Un Cagliari immenso nei secondi 45 minuti che polverizza un incomprensibile Ascoli. 17 tiri a 4 i numeri che incidono a caratteri cubitali lo stradominio sardo nella ripresa e il progressivo dissolvimento degli uomini di Mister Breda.
Mancosu Lapadula e Mister Ranieri (per i cambi dell’intervallo) su tutti.
Buchel Gondo Collocolo per i marchigiani.
Cagliari adesso in piena corsa playoff con i suoi 42 punti, senza però smettere di credere all’obiettivo inseguito dal suo mister: la promozione diretta.
Con questa partita, invece, l’undici marchigiano prende coscienza di essere una squadra al di sopra dei patemi play-out, e con la certezza di una tranquillo torneo ancora pieno di soddisfazioni.
Anche le luci dell’Unipol Domus si spengono. Per Cagliari – Ascoli é davvero tutto, buonanotte.





Rispondi