Commenti e digressioni dopo due terzi di cammino

di Rocco Genovese
1)NOTTI IN BIANCO – Solo 10 reti segnate nell’ultimo turno è il minimo stagionale, si deve risalire alla 5°giornata del campionato 1998/99 per trovare un bottino ancora più scarno (9) in un torneo a 20 squadre (ma siamo comunque lontani dal minimo storico di 4 reti, raggiunto nella 9°giornata del campionato 1973/74); solo 7 squadre sono andate a segno e ci sono stati 4 pareggi, tutti per 0-0: un risultato che, se per Ternana e Cittadella è quasi “abituale” (quest’anno è già il sesto per entrambi, ma anche il Genoa non scherza: quello raccolto alla “Unipol Domus” contro il Cagliari è il quinto e fa il paio con il risultato della gara di andata), va sottolineato come il pari del Brescia in casa dei veneti porti il primo punto ai lombardi nel girone di ritorno, nonché un nuovo clean sheet dopo 13 turni (2-0 alla SPAL del 27 novembre scorso, unico successo nelle ultime 21 partite) e consenta di interrompere il filotto di 7 sconfitte (sabato scorso contro il Bari era stata eguagliata la peggior striscia di sempre del 1957/58).

2)CATTIVISSIMO ME – 7 calciatori espulsi nella 6°giornata (come alla 4° ed alla 22°, resiste il record stagionale di 8 cartellini rossi toccato alla 3°), ma 6 dei quali direttamente, mai successo da inizio torneo. Tra le varie espulsioni, quella di Hermansson del Pisa, capace di rimontare l’iniziale svantaggio contro il Perugia nonostante l’uomo in meno (anche se pure gli umbri hanno chiuso in 10, è la prima volta che accade quest’anno) e quelle di Estevez e Camara, che non hanno impedito al Parma di sbancare il campo del Frosinone (unica squadra a non aver mai ricevuto un cartellino rosso finora) pure in 9.

3)SULL’ALTALENA – Si è rigiocato subito e con lo 0-2 di Ferrara tutto è stato rimesso a posto, ma sarebbe riduttivo derubricare a “incidente di percorso” il colpaccio del Parma proprio a Frosinone: dopo essere stata sconfitta all’andata, la dominatrice del torneo cade pure a casa propria dopo quasi 10 mesi, peraltro con 4 reti in un colpo solo, una in più di quante subite a domicilio in tutto il torneo (l’ultima volta in B fu il 2-4 con l’Empoli del 23/04/2018); curiosamente, anche l’ultima volta in cui il Parma calò un poker in trasferta (12/09/2021, 0-4 al Pordenone) l’arbitro della sfida era il signor Maggioni di Lecco. Come mai la “cooperativa del goal” di Pecchia (Ansaldi e Zanimacchia, a segno allo “Stirpe”, portano a 15 il numero di marcatori in questa stagione: nessuno come loro) non riesce a vincere 3 partite di fila e passa dal bottino pieno con la capolista allo stop in casa della (ex) ultima in classifica o, peggio, al sesto scivolone interno contro il Pisa? Mistero.

4)IL PICCHIO DECOLLA? – In un campionato incerto e livellato (verso il basso) come questo basta poco per riprendere la scalata: è presto per esporsi, ma l’Ascoli di Roberto Breda sembra un lontanissimo parente della squadra condotta da Bucchi fino ad un mese fa. 4 partite con il trevigiano alla guida, 10 punti e 0 (!) reti al passivo per i bianconeri, i quali, dopo aver riscoperto contro il Perugia il sapore della vittoria al “Del Duca” a distanza di mesi, si sono tolti lo sfizio di espugnare Parma e Modena: se al “Tardini” è diventato piuttosto facile passare, il successo di ieri sera firmato dal guizzo di Mendes sancisce per i canarini (rimasti a secco dopo essere andati sempre a segno negli ultimi 14 turni) la prima sconfitta interna dopo lo 0-2 contro il Palermo di fine ottobre. La squadra sembra aver assimilato il passaggio al 4-3-1-2, elementi come Bellusci e Falasco sono stati rispolverati e stanno rendendo bene ed in classifica i marchigiani sono già risaliti in decima piazza, a -1 dalla zona playoff (certo, se si fosse vinto contro il Benevento….). Domenica arriva il Bari: perché non provarci?

5)IL PERSONAGGIO – È salito alla ribalta nelle ultime ore ed anche su questo sito vogliamo celebrarlo: in un campionato dove i tifosi prendono sputi (Terni), ricevono critiche per aver criticato (Reggio), ingoiano “cellinate” varie (Brescia) e magari vengono a sapere solo a due giorni dalla partita che non potranno andare in trasferta, c’è anche la bella storia di Damian Gruber, l’unico tifoso del SudTirol che ieri sera ha assistito dal vivo al trionfo della sua squadra del cuore in quel di Benevento. Immortalato dalle telecamere e raggiunto in queste ore da vari organi di stampa, ha ricevuto i complimenti dei ragazzi di Bisoli, andati sotto il settore (solo) da lui occupato per omaggiarlo con magliette e pantaloncini. P.s. Tanto di cappello ai tifosi del Cosenza: disertano il “San Vito-Marulla” in sfregio al proprio patron Guarascio, ma si presentano in migliaia a Como per sostenere la squadra, cantando fino alla fine malgrado la “cinquina” ricevuta dai lariani.











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