Reti bianche nel posticipo della domenica. Rosso per Improta al 34′, traversa di Simic a tempo scaduto
di Rocco Genovese

I marchigiani, tornati al successo casalingo nell’ultima uscita al “Del Duca” contro il Perugia, devono far fronte alle assenze di Gondo e Giovane, appiedati dal Giudice Sportivo e dell’ex Forte, e si dispongono con un 4-3-1-2, dove trovano spazio dal 1′ Leali fra i pali, Adjapong, Botteghin, Bellusci (rispolverato con l’arrivo di Breda) e Falasco in difesa, Buchel in regia con Collocolo e Caligara mezzali e Falzerano a rimorchio di Mendes (preferito a Dionisi) e dell’altro ex Ciciretti (in giallorosso dal 2015 al gennaio 2018 e protagonista della prima storica promozione dei sanniti in serie A).

Stellone – sulla panchina bianconera per sole 5 partite nel 2020 – deve fare i conti con un’infermeria stracolma (assenti, fra gli altri, Capellini, Glik, Veseli, Farias, Schiattarella e Ciano) e risponde con un 3-5-1-1 dove, davanti a Paleari, agisce l’inedito trio El Kaouakibi – Leverbe – Tosca, mentre Foulon ed Improta sono i quinti di un centrocampo che vede in linea Viviani, Karic ed Acampora, ed in attacco c’è La Gumina, con Tello (3 reti nelle ultime 5 gare e decisivo la scorsa settimana contro il Brescia) a supporto.

Botta e risposta in avvio: dopo 4 minuti Ascoli vicino alla rete con Mendes, servito da un cross di Collocolo, che colpisce di testa e manda alto; poco dopo rispondono gli ospiti provano a rendersi pericolosi con La Gumina, prontamente anticipato da Leali. Bianconeri che, comunque, si fanno preferire nella prima fase, grazie al dinamismo di Falzerano che al 13′ costringe al giallo Improta (Falasco spreca la punizione seguente) e dieci minuti dopo serve Ciciretti poco fuori dall’area del Benevento, ma la conclusione del numero 10 di casa è da dimenticare.
Proteste Ascoli alla mezz’ora per un contatto in area El Kaouakibi-Mendes, ma la palla era uscita sul cross di Adjapong; subito dopo, fiammata Benevento con un sinistro da fuori di Acampora, ma è grande la risposta di Leali, che devia in angolo.
L’episodio che può cambiare il volto ad una partita non bella, ma giocata con intensità da ambo le parti, arriva al 34′: su un rinvio di Paleari, a centrocampo Improta alza troppo il gomito su Caligara, proprio sotto gli occhi dell’arbitro Cosso, che non può far altro che sventolare al capitano dei campani il secondo giallo e, quindi, il cartellino rosso. L’Ascoli prova a capitalizzare la superiorità numerica con un tiro dalla distanza di Adjapong, bloccato da Paleari, ed un destro in area di Ciciretti, smorzato in angolo. Nel mezzo, il diffidato Leverbe prende un evitabile cartellino per aver impedito a Falzerano di battere un fallo laterale.
Brividi in avvio di ripresa: prima El Kaouakibi si trova il pallone in area Ascoli, ma non riesce a concludere e Botteghin chiude su di lui, poco dopo Collocolo raccoglie un errato disimpegno di Foulon e saggia i riflessi di Paleari, abile a respingere in angolo.
Ascoli logicamente padrone dal campo, ma Benevento capace di difendersi senza affanni; da registrare solo un destro fuori misura di Collocolo, al culmine di un’azione personale, e di un colpo di testa di Mendes, che prende il tempo a Leverbe e raccoglie il suggerimento dalla sinistra di Caligara, ma non inquadra lo specchio della porta e colpisce debolmente.

Dopo aver avvicendato Adjapong (sospetto problema muscolare per lui) con Donati, Breda lancia Proia e Dionisi (fuori Caligara ed uno spento Ciciretti); il bomber si presenta con un destro al volo dal limite (assist di Falasco) ed una ben più pericoloso colpo di testa in area, che Paleari smanaccia in angolo. A 15 minuti dalla fine lo stesso Dionisi cerca la porta da posizione defilata, ma il suo tiro viene deviato e finisce sull’esterno della rete.
Occasionissima Benevento all’80’: percussione di Falzerano (il migliore dei suoi), che sfonda in area e mette in mezzo per Collocolo, quest’ultimo perde tempo per aggiustarsi la palla sul piede e spara alto da ottima posizione.
Ascoli vicinissimo alla rete al tramonto del secondo tempo: al minuto 88 Leverbe corregge in angolo di testa l’ennesimo traversone piovuto in area Benevento, mentre ad inizio recupero Falasco sfonda sull’out di destra, evita che la palla esca e mette in mezzo: un difensore respinge il colpo di tacco di Dionisi, la palla arriva a Falzerano che prova una conclusione di destro, fuori di un niente.
Il fortino degli ospiti rischia di crollare sui titoli di coda: Donati crossa in area e pesca Simic (subentrato in precedenza a Proia), che svetta su Leverbe e colpisce di testa, ma la palla sbatte sulla traversa e torna in campo.

È l’ultima emozione di una sfida che, a dirla tutta, di emozioni non ne ha regalato parecchie. Il punto fa più felice gli uomini di Stellone, abili a resistere per oltre un’ora con un uomo in meno ed a mostrare una organizzazione più che accettabile nonostante le varie assenze. Sanniti in quart’ultima posizione, a due punti dalla coppia Perugia-Venezia, che nel prossimo turno proveranno ad allungare la propria striscia positiva in casa contro il SüdTirol.
Due punti persi, invece, per la squadra di Breda, che mantiene la propria imbattibilità (terza partita consecutiva senza reti al passivo, tutte con il trevigiano alla guida), ma spreca una ghiotta occasione per accorciare ulteriormente sulla zona playoff.
L’Ascoli non riesce a consumare la propria vendetta contro la squadra che, proprio al “Del Duca”, l’ha eliminata nel primo turno dei playoff promozione della scorsa stagione; prestazione nel complesso non eccezionale, troppi cross scagliati in area e non sfruttati a dovere, solo Falasco (agevolato dell’espulsione di Improta) e Falzerano hanno fatto vedere qualcosa di buono. Marchigiani che agganciano il Cittadella a quota 33 punti e mercoledì sera saranno di scena al “Braglia” di Modena.









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