In testa rallentano tutte. Grandi prestazioni di Venezia, Modena e Perugia. Brescia: è crisi. Reggina: ennesimo orrore arbitrale ed ulteriore errore di valutazione ma non chiamatela crisi

Frosinone: pari e patta al Barbera contro il Palermo. Partita ricca di emozioni con i ciociari che non riescono, però, a trovare l’acuto giusto per inanellare la settima vittoria consecutiva. Uno a uno più che giusto.

Foto Palermo F.C.

Il Parma stecca ancora. Questa volta contro un Ascoli cinico che si porta a casa l’intera posta in palio. I ducali pagano per la loro imprecisione sottoporta (due legni ed una traversa) ma il gioco latita con un Pecchia in evidente confusione.

Il Modena viene fermato dal Genoa in una gara vibrante e zeppa di emozioni. La compagine di Mister Tesser mette in difficoltà il più quotato avversario che pareggia all’ultimo respiro dimostrando di possedere un’ottima intelaiatura e, rispetto a squadre più titolate o messe meglio in classifica (vedasi il SudTirol), appare più decisa, divertente e organizzata.

Il Benevento dopo un primo tempo scialbo e senza una vera conclusione verso la porta bresciana, nella ripresa trova il gol di Tello che condanna il Brescia alla sesta sconfitta consecutiva. La classifica parla chiaro: Benevento 26 (quartultimo) e Brescia (penultimo) a quota 25. A questo punto non si può non parlare di crisi per le Rondinelle che vivono un periodo di grandissimo impasse dove né Clotet né Possanzini sono riusciti a porvi rimedio. Cellino chiama anche Gastaldello al capezzale dei lombardi ma la situazione sembra compromessa. I sanniti pagano e pagheranno fino all’ultimo il frettoloso allontanamento di Mister Caserta.

Foto IlSussidiario.net

Spal e Como non si sono fatte male ed il pareggio è il risultato più equo possibile. Per la Spal vale l’identico discorso fatto per il Brescia: paga le scelte scellerate da parte di un Presidente assente e poco competente. Il Como, che risulta la società più ricca di tutte le tre categorie professionistiche italiane, si trova a barcamenarsi nei bassifondi della B con il rischio fattibile di ritornare da dove è arrivato a giugno del 2021.

Cosenza brutto e sfortunato nelle uniche tre occasioni da rete occorse (compreso il rigore sbagliato da Marras). Ed al peggio non c’è mai fine: Viali perde Zarate per tutto il campionato e Praszelik. Più sfigato di così… Il SudTirol? Ma perché è sceso in campo?  

Bari-Cagliari si dividono la posta. Ospiti in vantaggio di Lapadula (successivamente espulso, lasciando i suoi in dieci per tutta la ripresa) e pareggio all’ultimo respiro su rigore realizzato da Antenucci. Il pareggio non cambia lo scenario della zona playoff: Bari al terzo posto con 40 punti e isolani che salgono al sesto posto a sei punti di ritardo dal Genoa. Partita che – sicuramente – non sarà da tramandare ai posteri se non per la grande determinazione dei galletti e per il coraggio di Mignani pronto a stravolgere la formazione in corso d’opera.

Foto Bari Today

Derby umbro senza storia che proietta il Perugia a quota 29. Dopo un primo tempo interessante, la Ternana si scioglie come neve al sole e interrompe la miniserie positiva che durava da tre gare. Fere fuori dai playoff ma non fa più notizia.

La Reggina esce incredibilmente sconfitta dal Tombolato di Cittadella dopo aver dominato in lungo e in largo nel corso del primo tempo. L’espulsione frettolosa e oseremmo dire ‘’scientifica’’ di Fabbian e l’uscita di elementi come Rivas, Menez, Canotto, Hernani e Majer (dove Pippo Inzaghi ha denotato una sorta di sconsiderato timore verso un avversario di gran lunga inferiore) ha completato l’opera. È vero: la squadra amaranto non vince dal 21 gennaio. Ed è parimenti vero abbia perso contro SudTirol, Palermo, Pisa e Cittadella consecutivamente ma è altrettanto sacrosanto non ci si trovi davanti ad una crisi di gioco e d’identità. D’altronde è sempre lì al 5° posto a soli quattro punti di ritardo dal Genoa. La società amaranto ha cominciato (finalmente) a protestare nei confronti della classe arbitrale che non ha mai smesso di fare obbrobri ed a compiere orrori. Il testo di un’antica canzone calabrese recita: ‘’Tu ti lamenti? Pirchì ti lamenti? Pigghja lu curaggiu e tira fora li denti!’’

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