Un Super Nicolas e la Var fanno 1-1 con il Venezia …………..di Peppe “Fossa” Criaco

E’ il derby delle Repubbliche marinare, un testa coda che promette spettacolo.

Il Pisa per cancellare quel fastidioso “0” delle vittorie casalinghe in questo 2023 e piantarsi stabilmente nella zona play off.

Il Venezia per dare continuità alle due vittorie consecutive e sette punti in tre partite.

D’Angelo alla sua 187^ panchina del Pisa (secondo di sempre) per continuare nel suo “personale score” che vede l’undici toscano secondo solo al Frosinone da quando il tecnico abruzzese è tornato alla sua guida.

Ma è anche la sfida dei degli avanti Gliozzi da parte pisana e Pohjanpalo da parte dei lagunari con nove realizzazioni.

Tutto questo sarà PISA – Venezia.

D’Angelo propone Sibilli-Gliozzi con Morutan a sostegno. Vanoli conferma i dieci undicesimi del Venezia delle meraviglie delle ultime vittorie. Dirige Daniele Paterna

Il primo squillo, dopo 6 giri di lancette, è di marca veneta con una conclusione violenta di Tessmann. Ma il suo turo finisce al lato.

Qualche minuto ed il Pisa risponde con un colpo di testa di Gargiulo ben imbeccato da Calabresi in area. Ma la conclusione è centrale, e non impensierisce Joronen.

Le due squadre giocano senza timori reverenziali.

Al minuto 17 il primo lampo della partita. Su una ripartenza micidiale neroverdearancio Zampano vola sull’out di sinistra prima di calibrare alla perfezione per Candela un pallone che vuole solo esser indirizzato in porta, con l’estremo neroazzurro fermo ma incolpevole. E’ il vantaggio del Venezia. Fa festa la curva lagunare.

Ed è ancora Venezia al minuto 20, quando Nicolas deve allungarsi per respingere e sventare un destro a giro di Pierini

Il Pisa adesso è contratto, riappaiono i fantasmi di Cittadella e Sud Tirol ed il giro palla dei toscani non trova sbocchi nella metà campo del Venezia. C’è più Venezia in campo all’Arena Garibaldi (Anconetani). L’undici di Vanoli appare più lucido e preciso nel palleggio.

Al 26′, però, i ragazzi di D’angelo tornano in partita e Sibili con una velenosissima palla costringe Joronen alla deviazione millimetrica per evitare il pareggio.

Al 35° la prima svolta del match. Gargiulo entra in maniera scomposta su Tessmann. L’arbitro indica subito il dischetto (evidentemente confortato dal VAR). Pohjanpalo realizza.

Ma le veementi proteste di Nicolas ed il richiamo in auricolare inducono Paterna ad una “review” per accertare, effettivamente, un incredibile “doppio tocco” (determinante) da parte del centravanti islandese del Venezia sulla realizzazione dagli undici metri. Rigore annullato e punizione per il Pisa.

Sfuma una clamorosa occasione per il Venezia per ipotecare i tre punti qui in terra toscana.

Poi più nulla fino al duplice fischio di Paterna.

Un primo tempo che sicuramente ha visto un Venezia meritare il vantaggio: più quadrata e meglio disposta in campo. Il Pisa deve alzare la qualità del suo gioco. Il solo Morutan non può bastare.

Il Pisa si ripresenta in campo con un assetto più offensivo con Marin e Moreo al posto di Nagy e Gargiulo;

Al minuto 51  la prima OCCASIONE PISA! Leggerezza da parte di Svoboda, l’unica, ma Joronen sventa in uscita su Gliozzi. Poi ancora Moreo sulla respinta del portiere calcia al lato. Primo brivido per Vanoli.

Lentamente la pressione dei toscani schiaccia i lagunari nella propria metà campo. Il Venezia adesso sembra incapace di riproporre quelle ripartenze micidiali del primo tempo. Oppure di gestire con lucidità la palla.

Difatti, alla fine dell’ennesima incursione in area di Moreo che sembrava sfumata tra le braccia di Joronen, il direttore di gara viene richiamato dalla sala Var a controllare un eventuale smanacciata di Tessmann sulla conclusione dell’avanti pisano. E’ calcio di rigore.

Gliozzi però si fa parare il tiro da Joronen.

Ma anche in questo caso VAR ancora protagonista, come sul primo penalty di Pohjanpalo, e rende vana la prodezza di Joronen. Richiamo per il sig. Paterna e penalty da ripetere: i piedi dell’estremo difensore del Venezia non erano sulla linea di porta. La seconda volta di Gliozzi è gol

Adesso i toscani ci credono, ma il Venezia non cede di un millimetro grazie anche ai cambi effettuati da Vanoli che ridanno freschezza alla sua squadra. E nonostante il predominio di marca pisana sono sui piedi del Venezia le palle gol finali del match.

Al minuto 87 miracolosa deviazione con la tibia da parte di Nicolas che si oppone cosi ad un conclusione di Candela sporcata da un difensore pisano. Una reazione, quella del portiere neroazzurro, che ha del Soprannaturale. Seconda solo a chi duemila fa passeggiava sulle acque del lago Tiberiade.

Ed al minuto 94 quando Johnsen si libera in area e poco prima del limite dell’area piccola fa partire una conclusione che Nicolas ancora una volta sventa in angolo. Superlativo il portiere brasiliano.

Poi si aspetta solo il tripilice fischio che sancisce l’1-1.

Il Pisa rinvia ancora la sua prima vittoria casalinga e comunque muove la classifica ai fini playoff.

Il “nuovo Venezia”, ridisegnato dopo il mercato invernale, è una realtà ormai consolidata che può tranquillamente ambire a piani più alti di classifica.

Candela e Svoboda tra i lagunari, Morutan ed il “trascendente” Nicolas tra i padroni di casa.

Ma oggi, qui a Pisa, la VAR è stata la protagonista in assoluto, e sempre a ragione. (Semmai sono le regole da rivedere. Sui piedi appena dopo la linea di Joronen. Impeccabile su Pohjanpalo).

Dall’Arena Garibaldi (Anconetani) è davvero tutto una serena notte vi giunga da

Giuseppe “Fossa” Criaco

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