Vittoria sfumata per il Cagliari: sardi avanti grazie ad una rete di Lapadula (poi espulso nella ripresa) in avvio, Antenucci realizza un rigore al 94′ (fallo di Makoumbou su Maiello).

Per la sfida playoff con gli isolani Mignani conferma in blocco la formazione che ha piegato il Cosenza nel turno precedente, con Benali chiamato a sostituire l’infortunato Folorunsho. Ranieri risponde con un guardingo 3-5-2 che vede il rientro fra i titolari di Goldaniga in difesa e Luvumbo al fianco di Lapadula, nonchè un centrocampo rinnovato rispetto all’ultima sfida: confermati Zappa esterno sinistro e Makoumbou in mezzo, largo a Lella a destra, così come a Rog e Mancosu.
Proprio dai piedi di quest’ultimo, dopo nemmeno due minuti, parte il cross che innesca Lapadula: l’italoperuviano non viene seguito da Vicari e incorna di testa il pallone che trafigge Caprile e vale lo 0-1. Decimo centro in questo campionato per lui.
Lo svantaggio scombina i piani dei padroni di casa, che non riesce a costruire gioco contro gli ospiti, disposti in linee molto strette ed interessati a rallentare i ritmi dell’incontro. Ne viene fuori una prima frazione bloccata e nervosa, dove l’arbitro Massa ammonisce Goldaniga per un fallo su Esposito e Lapadula e Botta per proteste.
Episodio chiave al minuto 56: nel tentativo di intercettare uno spiovente a metà campo, Lapadula alza troppo il gomito e colpisce Vicari sul volto, beccandosi il secondo cartellino giallo e lasciando in 10 i propri compagni.
Ranieri corre ai ripari, ma non copre i suoi: Millico e Prelec prendono il posto di Mancosu e Luvumbo. Sardi inizialmente con un 5-3-1 in fase di non possesso, dopo i successivi innesti di Barreca e Kourfalidis in luogo di Lella e Rog, passerà ad un 4-3-1-1.
Il Bari alza il baricentro ma non crea troppi problemi a Radunovic, perciò Mignani toglie subito Esposito per far posto ad Antenucci e nel prosieguo della seconda frazione inserisce pure Molina, Dorval e Scheidler al posto di Maita, Pucino e sua maestà Cheddira.
Con il passare dei minuti, Ranieri sogna di festeggiare la 700° panchina in Italia con una vittoria pesantissima, ma il Bari trova l’episodio favorevole al quarto dei 5 minuti di recupero concessi dall’arbitro Massa: cross del neo-entrato Morachioli (prelevato a gennaio dal Renate), Vicari rimette in mezzo all’area e la difesa non spazza a dovere, così la palla arriva a Maiello, sul quale frana Makoumbou: rigore netto, che Antenucci trasforma con una conclusione a fil di palo, sulla quale Radunovic era quasi arrivato.
Il Cagliari accarezza il colpaccio, e tiene botta anche dopo l’espulsione del marcatore di giornata, in casa della terza in classifica e contro la squadra con il miglior attacco del torneo: solo uno sguaiato intervento in area del pur generoso Makoumbou (disperatosi a fine partita) permette ad un Bari opaco di rianimarsi e ricacciare l’assalto degli isolani, che comunque escono con tante certezze dal “San Nicola”. Rossoblù sesti a quota 36, nel prossimo turno è in programma una nuova trasferta, l’avversario sarà il Venezia, squadra in salute.
I pugliesi approfittano del nuovo stop della Reggina e risalgono al terzo posto, a braccetto con il SudTirol, e tengono a distanza proprio il Cagliari (con il quale mantengono gli scontri diretti a proprio vantaggio, visto il blitz in Sardegna dell’andata firmato Cheddira); la lotta per la promozione procede a piccoli passi, ma se il Genoa domani espugna Modena sarà più complicato tenerne il passo. Nel prossimo turno, galletti ospiti di un Brescia ancora a 0 punti nel girone di ritorno e precipitato in penultima posizione dopo la sconfitta odierna a Benevento







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