Il Genoa per rialzarsi dopo lo “scivolone di Parma”, il Palermo alla ricerca del suo 10 (e lode) in campionato. Coda che non vuole ancora cedere lo scettro di goleador a Brunori attuale capocannoniere. Due squadre in un grande momento di forma e di giustificate ambizioni dopo un sofferto inizio di campionato. E’ la notte di GENOA – PALERMO. E’ la notte del Grifone opposto alle Aquile.
Gilardino deve rinunciare a Criscito per infortunio ed Haps per squalifica. Problemi di abbondanza per Corini che schiera Verre dal primo minuto (sarà uno dei migliori dei suoi).
Luigi Ferrrais che presenta, come sempre, una splendida cornice: 26.000 spettatori, quasi 2.000 i sostenitori rosanero.
Il primo brivido corre sulla schiena dei tifosi liguri dopo 6 minuti per un retropassaggio della difesa di casa che coglie impreparato Martinez. Angolo per i siciliani che non avrà seguito.
Il Genoa effettua un pressing feroce nella metà campo del Palermo conquistando palle su palle, con Sturaro infaticabile con compiti di interdizione e ripartenze.
Almeno tre le occasioni gol per il Grifone nei primi venti minuti.
La più clamorosa è quella che vede Coda anticipato di un niente da Sala sulla linea su uno spunto di Sabelli.
Ma al minuto 25 nulla può la difesa rosanero proprio su una di queste ripartenze, Gudmundsson ed Aramu duettano alla perfezione al limitar dei sedici metri siciliani con l’islandese che incrocia alla perfezione sul palo più lontano e Pigliacelli è battuto.
La reazione del Palermo si fa attendere fino al minuto 37, quando Hefti provvidenziale chiude in angolo su Di Mariano servito da Valente.
Poi sarà una pressione costante fino al 45 del Palermo. Ma l’undici di Corini grandi pericoli nell’area rossoblu non ne concretizza.
Si chiude un primo tempo di grandissima intensità da entrambe le parti. Decisamente più Genoa che Palermo almeno nelle azioni-gol. Ma rosanero comunque questa sera per niente remissivi qui al Ferraris. Verre e Sala tra gli isolani, Hefti e Gudmunson per il Grifone, i migliori in campo.
La ripresa vede subito in campo Bro x Saric nel Palermo. Ed un gol annullato al quarto minuto ancora a Gudmundsson per fuorigioco di Coda.

Palermo più convinto e Genoa più stanco. Seconda frazione quindi più equilibrata. E sarà proprio il Palermo al minuto 77 a costruire una colossale palla gol con Sala che offre a Soleri a tu per tu con Martinez la finalizzazione. Straordinario riflesso di piede del numero 12 iberico che salva porta e risultato.
Ci sarà ancora spazio per l’ultima vera occasione gol e con un clamoroso legno colpito da Gudmundsson con Pigliacelli battuto. La partita poi sarà gestita grazie alla grandissima qualità dagli uomini di Gilardino che via via darà spazio a a Puscas, Dragus, Strootmann e Jagiello per dare forza e vitalità ai suoi ed arginare gli ultimi assalti dei rosanero.
E proprio in pieno recupero l’ennesima volata di Sala sul versante sinistro serve per Brunori e Soleri a centroarea una palla di platino, ma le punte siciliane sprecano un’occasione che con maggiore cattiveria agonistica avrebbe meritato maggiore fortuna.
Ma le emozioni ancora non sono finite per i 26.000 del Ferraris.
Difatti proprio alla fine dei sette minuti di recupero una palla persa in attacco dai rosanero, favorisce l’ultima ripartenza dei padroni casa che porta Puscas ad allargarsi sulla destra, in area, e servire Jagiello, solo al centro dei sedici metri, a cui resta solo appoggiare di prima battuta alle spalle di Pigliacelli.

E’ il 2-0 finale che permette al Genoa di non perdere definitivamente il passo del Frosinone e rimanere agganciata al secondo posto.
Per il Genoa si riprende la marcia interrotta in terra emiliana e di cui si è potuta ammirare tutta la qualità e potenzialità. Soprattutto in fase di palleggio e gestione del match.
Per il Palermo la serie positiva finisce qui, ma il sontuoso mercato di gennaio e la quadra trovata da Corini sicuramente possono permettere a questa squadra di poter dire la sua fino alla fine. Restando una delle possibili candidate ai play off finali. Il Luigi Ferrais intanto spegne le sue luci. E’ davvero, tutto pure per questa sera, buonanotte.
Giuseppe “Fossa” Criaco







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