Ossigeno puro per il Cosenza che batte il Parma. Il Brescia trema dopo la sconfitta nel derby lombardo; uno pari in quello veneto. Il Bari cade sotto i colpi del Perugia. La Ternana torna alla vittoria. Il Genoa non va oltre lo 0-0 in casa contro il Pisa (ridotto in 10).



TERNANA-MODENA 2-1 – VINCONO LE FERE MA IL MODENA HA COMBATTUTO – Andreazzoli ritrova la coppia Favilli-Partipilo e mantiene il 3-4-1-2 delle ultime uscite, con Ghiringhelli e Corrado sugli esterni e Palumbo a fare da raccordo tra la mediana e l’attacco. Tesser rispolvera la difesa a 4 con Oukhadda e Renzetti dal 1° minuto in linea con Cittadini e Pergreffi, in attacco Falcinelli prevale su Bonfanti e parte titolare con Tremolada e Strizzolo. Solo panchina per Giovannini, in rete nell’ultima partita con il Cosenza. Canarini senza il supporto dei propri tifosi, ai quali è stata vietata la trasferta dal Prefetto di Modena. Padroni di casa subito in vantaggio con Ghiringhelli che sfrutta di testa un cross di Corrado. E raddoppiano minuti più tardi con Favilli che sfrutta uno svarione di Falcinelli in area Modena su azione d’angolo e torna al goal (subito dopo, il VAR annulla una rete a Ghiringhelli). Al 51’ accorcia Falcinelli su rigore per un fallo in area di Ghiringhelli su Magnino. Qualche minuto più tardi Di Tacchio impegna severamente Gagno che deve volare per evitare il peggio. Da quel momento sarà un monologo giallo ed al 77’ Bonfanti coglie il palo mentre al 84’ Giovannini manda un calcio di punizione alto di pochissimo. Vince quindi la Ternana che supera un buon Modena – almeno nella ripresa – ottenendo tre punti preziosissimi e salendo al sesto posto a 32 punti (a pari merito con il Cagliari, prossimo avversario del Modena).

COSENZA-PARMA 1-0 – AI LUPI BASTA IL GOL DI FLORENZI IN AVVIO – Viali si gioca la partita (e la panchina) inserendo i nuovi arrivati D’Orazio e Marras, rispettivamente esterno basso a sinistra ed ala nel tridente con Nasti e Larrivey; fra i ducali, Balogh vince il ballottaggio con Romagnoli e va al centro della difesa con Osorio. Pecchia conferma la catena di sinistra Valenti-Ansaldi e Benedyczak nel tridente alle spalle di Inglese. Pronti via, Cosenza in vantaggio con Florenzi che mette dentro su assist di Marras. Bel gol davvero. La reazione dei ducali non tarda ad arrivare ma Micai dice no alle conclusioni di Inglese e Vazquez. Cosenza in controllo sul Parma, Pecchia passa al 4-3-1-2, con Bernabè in regia e Vazquez dietro Benedyczak e Inglese ma è sempre il Cosenza ad essere pericoloso con la traversa di Nasti a Chichizola battuto. I rossoblù si complicano la vita a metà ripresa: Cortinovis (entrato nella ripresa) becca due “gialli” in 5′ e lascia i suoi in 10. Il Parma si butta in avanti alla ricerca del pari, ma non va oltre una conclusione di Zagaritis in area, murata dalla difesa e con una conclusione da fuori di Bernabé che pareggia le traverse colpite dalle due contendenti. Pochi attimi prima del triplice fischio finale Micai dice di no a Vazquez ed il subentrato Charpentier mette in mezzo ma Rigione salva sulla linea. Il Cosenza torna alla vittoria contro un Parma che si è svegliato tardi ed ha fatto avvero poco per poter raddrizzare la gara nonostante l’assedio finale. Calabresi sempre ultimi, ma aggianciato il Venezia a 21 punti, seconda sconfitta esterna di seguito per il Parma, che resta fermo a 30 punti e scivola nuovamente in nona posizione. Il prossimo turno vedrà i silani di nuovo in casa con la Ternana, mentre il Parma se la vedrà al “Tardini” con il Genoa.

BRESCIA-COMO 0-1 – BRESCIA IN CADUTA LIBERA. COMO CORSARO – Clotet manda in campo tutti e 3 gli innesti arrivati da Lecce: largo a Listowski e Bjjorkengren a centrocampo con Bisoli e Rodriguez in attacco con Bianchi. Adorni paga gli svarioni col Frosinone e lascia spazio a Mangraviti in difesa. 3-4-1-2 in casa lariana: debutta il portiere Gomis, maglia da titolare per Da Riva (in rete contro il Pisa nell’ultima partita) e Iannou a centrocampo, con Vignali e capitan Bellemo, mentre tocca a Parigini dare supporto della coppia Cutrone-Gabrielloni, solo panchina per Fabregas e Mancuso. Como pimpante fin dalle prime battute: Vignali butta una serie di palloni interessanti in area Brescia (in un caso, Papetti anticipa Parigini prima che colpisca a botta sicura). Occasionissima Brescia al 33′: sugli sviluppi di un angolo, Rodriguez si ritrova il pallone (svirgolato da un difensore) e calcia a rete, ma Binks rinviene e salva sulla linea. Brescia in 10 a fine primo tempo: rosso diretto per Mangraviti per fallo da ultimo uomo su Cutrone (al quale era stato annullato un goal per un netto fuorigioco). Gli ospiti capitalizzano la superiorità numerica intorno all’ora di gioco con il neo-entrato Baselli, abile a raccogliere una corta respinta del portiere Andrenacci e gonfiare la rete. Vittoria che per il Como è oro colato: 13° posto, 26 punti e fuga dalle sabbie mobili della bassa classifica dove invece ne fa l’ingresso il Brescia che ha persino chiuso in 9 (espulso Papetti per proteste), resta fermo a 25 punti ed è ufficialmente risucchiato nella lotta per non retrocedere, e nel prossimo fine settimana sarà impegnato a Perugia, mentre il Como ospiterà il Frosinone.
BARI-PERUGIA 0-2 – BARI NON PERVENUTO. IL PERUGIA RINGRAZIA – Mignani conferma Dorval terzino destro e rilancia Bellomo a centrocampo al fianco di Maiello e Benedetti. Scelte obbligate in attacco: squalificato Cheddira, e con Salcedo diretto a Genova, c’è Antenucci terminale offensivo, con Botta e Folorunsho a supportarlo. Castori con l’imbarazzo della scelta, non si schioda dal 3-5-2 ma cambia vari interpreti a centrocampo: fuori Lisi, Luperini e Bartolomei, dentro dal 1′ Paz, Kouan e Iannoni, in linea con i confermatissimi Santoro e Casasola. Di Carmine scalza Di Serio e parte in coppia con Olivieri, solo panchina per il recuperato Matos. Poche emozioni in un primo tempo equilibrato. È il Perugia ad andare vicinissimo alla segnatura con un colpo di testa di Rosi – su corner di Iannone – ribattuto da Caprile. Il Bari è alle corde: Maiello devia in angolo un tiro di Lisi (entrato al posto di Paz), poco dopo Rosi anticipa Botta ed innesca Casasola, che scarica per Olivieri, trovando la provvidenziale respinta di piede di Caprile, e poco più tardi Santoro si divora un gol fatto, con un destro di poco a lato. I fischi del “San Nicola” fanno da sottofondo ad un Bari irriconoscibile, ed al 75′ il Perugia passa meritatamente in vantaggio: Di Serio (entrato 10 minuti prima al posto di Di Carmine) raccoglie un cross di Casasola sul quale Dorval sbaglia l’intervento e fulmina Caprile. Passano sei minuti ed arriva il raddoppio del Perugia: Rosi innesca Di Serio con un lancio lungo, che si invola davanti a Caprile e lo fulmina, resistendo anche all’intervento di un difensore. Brutto, inconcludente, lento ed impacciato, il Bari resta senza goal e senza punti per la seconda partita consecutiva e soccombe in casa contro un Perugia in grande spolvero. Pugliesi ora quinti, dopo essere stati sopravanzati dal SudTirol, nel prossimo turno renderanno visita alla SPAL. Perugia terzultimo a 23 punti (insieme al Benevento, che ha una gara in meno), ma nei bassifondi la classifica resta cortissima: nel prossimo turno al “Curi” andrà in scena un vero e proprio “spareggio salvezza” con il Brescia.

VENEZIA-CITTADELLA 1-1 – PARI E PATTA NEL DERBY VENETO – Tra i lagunari Svoboda prende il posto di Wisnievski (ceduto in settimana allo Spezia) nel trio con Ceppitelli e Ceccaroni davanti a Joronen. Candela e Zampano a tutta fascia, Jajalo in regia con Andersen e Tessmann ai suoi fianchi, Johnsen (in barba alle voci di mercato) al fianco di Pohjanpalo. Gorini lancia subito il nuovo acquisto Giraudo in difesa al posto di Donnarumma, Antonucci chiamato ad innescare l’inedita coppia Maistrello-Ambrosino. Solo panchina per Embalo, Asencio, Varela e capitan Perticone. Al 26’ Venezia avanti: primo rigore in stagione assegnato ai lagunari (Giraudo stende Jajalo in area): Pohjanpalo non sbaglia e sale a 8 reti in classifica marcatori. Pari Cittadella con Antonucci, sempre dal dischetto (sanzionato un fallo di Ceccaroni sullo stesso numero 10). Kastrati salva poco dopo su Johnsen (pescato in area da Candela), mentre al 45′ Frare rischia l’autorete, sbagliando un controllo in area e mandando la palla sulla traversa. Venezia vicinissimo al vantaggio in tre occasioni (con Johnsen, Zampano e Ceppitelli), ma Kastrati che si erge a eroe per i granata. Nella ripresa non succederà nulla da segnalare se non un pallonetto di Pohjampalo che si perde sul fondo dopo aver sradicato il pallone a Maistrello sul cerchio del centrocampo e l’espulsione di Haps per i padroni di casa. Prossimo turno: Cittadella-Ascoli e Benevento-Venezia

GENOA-PISA 0-0 – NULLA DI FATTO AL FERRARIS MA PER IL GENOA È SECONDO POSTO IN SOLITARIA – Gilardino punta su Frendrup, Strootman e Badelj noché sulla coppia Coda – Puscas in attacco. D’Angelo si affida a Moreo unica punta con Morutan e Tramoni a supporto. È un Pisa che raddoppia sui portatori di palla e ne consegue che il Genoa all’inizio non riesce a uscire dalla propria metà campo con il fraseggio. Gara sostanzialmente equilibrata per cui le emozioni latitano. La ripresa si apre con il colpo di testa di Puscas che finisce tra le braccia di Nicolas. Intorno all’ora di gioco il Pisa va in gol ma sul tocco di Moreo, Beruatto è in posizione di fuorigioco e così il tocco sotto porta di Morutan è inutile perché il gioco è fermo. Al 69′ Marin abbatte Gudmundsson e poi dice chissà che all’arbitro Volpi che gli sventola sotto il naso prima il giallo per il fallo e successivamente il rosso per le proteste. Il Genoa nei minuti finali spinge sull’acceleratore, al 74′ il neo entrato Aramu triangola con Coda e scocca un destro che si spegne di poco sul fondo. Al minuto 85 Bani va in gol ma la sua posizione è di evidente fuorigioco. Termina col nulla di fatto ma il punto vale il secondo posto in solitaria per il Grifone. Sabato prossimo: Pisa – SudTirol. Domenica il big match Parma – Genoa










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