Il tecnico degli estensi mette un attaccante in più nel momento sbagliato e Ranieri lo punisce

Cagliari e SPAL inaugurano la terza giornata di ritorno all’Unipol Domus in una serata fredda e ventosa.

I padroni di casa devono fare a meno di elementi di provata esperienza come Goldaniga, Viola, Pavoletti e Di Pardo. Ranieri deve quindi fare di necessità virtù mandando in campo un 3-5-2 con Lapadula e Luvumbo in attacco supportati da Lella con Nandez e Azzi che agiscono da quinti.  Ospiti con Rauti e Valzania sulla trequarti alle spalle di Moncini e Rauti. Valzania – sfortunato quanto mai – dovrà lasciare in campo dopo 12 minuti di gioco per infortunio e De Rossi deve sostituirlo con Murgia.

Alla prima vera occasione il Cagliari si porta in vantaggio quando le lancette segnano il 15’: calcio di punizione dalla destra di Kourfalidis e colpo di testa di Altare che batte Alfonso quasi del tutto indisturbato.

La risposta degli ospiti non si fa attendere: al 27’ Dickmann opera un traversone al centro dell’area dove Moncini colpisce di testa mandando la sfera radente il palo. Qualche minuto appresso Prati porge a Murgia tutto solo davanti a Radunovic ma il numero 23 biancazzurro sbaglia lo stop e l’azione sfuma incredibilmente.

Il gol è nell’aria. Al 41’, infatti, arriva il pareggio della SPAL: Prati (davvero bravo) effettua un cross al centro dove Raffaele Celia anticipa tutti battendo il portiere di casa con un tiro da far vedere e rivedere nelle scuole calcio. Uno pari e tutto da rifare. Ma che Spal!

La ripresa si apre con due volti nuovi. Nel Cagliari fuori Lella, dentro Zappa; De Rossi lancia nella mischia l’esperienza di La Mantia al posto di Rauti. La scelta dell’ex Campione del Mondo si rivela inefficace e autolesionista: il Cagliari attacca e lo fa con determinazione tanto che al 68’ Altare sigla il 2 a 1 ma il direttore di gara annulla dopo il consulto VAR: fallo di Lapadula in area. Ma il Cagliari c’è ed è pericoloso mentre gli spallini non riescono ad uscire dal loro guscio.

Batti e ribatti, il Cagliari raddoppia con Lapadula che corregge in rete un cross di Azzi. Due a uno Cagliari più che meritato.

Occasione importante per la Spal al minuto 88’: Prati sferra un destro sul quale s’immola un difensore spedendo la sfera in calcio d’angolo. A pochi minuti dal fischio finale La Mantia tenta il colpaccio ma il suo colpo di testa è debole e preda del portiere. Al 93’ è Dossena a salvare il risultato su tiro di Meccariello ma Rog prima e Zappa dopo, si divorano il 3 a 1.

Quella di De Rossi è stata una scelta scellerata: giocare col doppio centravanti contro un avversario che sa come colpire grazie alla mobilità di Zito Luvumbo, la rapidità d’esecuzione di Lapadula, la forza prorompente di Azzi e Nandez nonché la grande intuizione di Kourfalidis, è stato un vero suicidio. Ranieri cambia il modulo in corsa (dal 3-5-2 al 4-3-2-1) e per la Spal è stata notte fonda e, se nel corso del primo tempo la Spal ha fatto sudare oltre il dovuto il più quotato avversario, nella ripresa De Rossi ha fatto harakiri. Cagliari che sale a 32 punti in piena zona playoff, i ferraresi restano a 24 in attesa di Cittadella, Como e Benevento.

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