REGGINA – TERNANA 2-1 La squadra amaranto ritorna alla vittoria

Nella squadra amaranto manca Menez per squalifica: Pippo Inzaghi lo rimpiazza con Gori al centro dell’attacco; Rivas a sinistra e Canotto a destra mentre rientra Pierozzi. Esordio per Contini tra i pali. Ternana in emergenza, gioca con Palumbo alle spalle di Falletti e Pettinari; in difesa via libera per Bogdan e Mantovani.

Prima palla gol per la Reggina al 6’ con Gori che impegna il portiere ospite con un destro velenoso. Al 13’ l’attaccante, conquista palla a centrocampo e lancia in verticale Rivas che controlla e spara addosso al portiere ospite. Al 17’ Falleti impegna Contini a terra e, sulla ripartenza, Rivas servito da Gori, alza leggermente la mira. È una buona Reggina quella che sta mettendo alle corde la Ternana.

Al 29’ Ternana passa inaspettatamente in vantaggio: calcio d’angolo dal fronte sinistro e colpo di testa di Pettinari che batte Contini da posizione talmente defilata da inficiare qualsivoglia intervento del portiere: quello dell’attaccante in maglia bianca non sarebbe dovuto essere un tiro ma una torre per un compagno.

Un minuto dopo Pettinari, servito da Corrado, a tu per tu con Contini si faceva ipnotizzare dal portiere amaranto.

Al minuto 36, Canotto, servito da Hernani, centra il palo. Nello sviluppo dell’azione, Di Chiara crossa al centro dove Gori spizza di testa per Giovanni Fabbian che mette dentro il suo sesto sigillo.

La ripresa si apre con la Reggina che confeziona una buona azione finalizzata da Gori: il portiere si salva in qualche modo. Al 70’ Canotto segna un gol che Piccinini non convalida: ci può stare ma non si riesce ancora a comprenderne i motivi visto che Mantovani aveva rimesso in gioco l’attaccante amaranto.

Passa solo qualche minuto ed al 78’ la Reggina ribalta il risultato con Fabbian che batte Iannarilli sugli sviluppi di un corner. Doppietta personale e settimo centro stagionale per il giovane centrocampista amaranto sempre più importante per la squadra di Pippo Inzaghi.

La Reggina batte la Ternana con pieno merito perché ci ha creduto di più sebbene la squadra di Andreazzoli abbia lottato ad armi pari e malgrado le tantissime defezioni a cui ha dovuto far fronte l’esperto allenatore rossoverde. Missione compiuta quella di una Reggina determinata e capace di battere un avversario di grossa caratura tecnica che meriterebbe qualche punto in più in classifica. La squadra amaranto con questa vittoria sfata il tabù del Granillo (non vinceva dal 27 novembre, l’ultima vittima il Genoa) e rimane seconda in classifica con il terzo miglior attacco. Prossima gara tra una settimana nel gelo di Bolzano.

SPAL – ASCOLI 1-1 – Parità assoluta anche quando bianconeri sono rimasti in dieci per tutta la ripresa

Negli estensi c’è Tripaldelli al posto di Celia mentre la coppia d’attacco è formata da Vido e Melchiorri. Nei marchigiani ci sono Collocolo e Quaranta al posto di Botteghin e Paganini, Dionisi in avanti.

Al 16’ i padroni di casa vanno in vantaggio con Lorenzo Dickmann che con un tiro-cross batte clamorosamente Leali. La Spal potrebbe raddoppiare sempre con il numero 24 ma il portiere ci mette una pezza uscendo a valanga. Così come al 35’ scocca un tiro potente chiamando Leali alla parata. Nel momento migliore per la Spal, il pareggio ascolano con Adjapong che sfrutta un perfetto assist di Falasco anticipando il portiere di casa: 1 a 1. Nella ripresa la squadra di Bucchi – ancorché in inferiorità numerica per l’espulsione di Giovane – costruisce un qualcosa in più rispetto all’avversario cogliendo un clamoroso palo con Lungoyi che fa da contraltare alla traversa colta da Rauti nel finale

MODENA – COSENZA 2-0 – Il Modena regola il Cosenza solo nel finale

Padroni di casa in campo con Gagno; Oukhadda, Pergreffi, Cittadini, Renzetti; Armellino, Gerli, Gargiulo; Tremolada; Falcinelli, Diaw. Modulo speculare per i silani che sono scesi in campo con: Micai; Rispoli, Vaisanen, Meroni, La Vardera; Brescianini, Voca, Florenzi; Cortinovis; Zilli, Finotto.

Squadre contratte che nel primo tempo non riescono a confezionare una sola azione degna di questo nome. Nella ripresa (48’) Diaw, imbeccato da Falcinelli, coglie la traversa. Nel finale i gialli si portano in vantaggio con Gerli (83’) che beffa Micai e due minuti più tardi raddoppiano con Giovannini. Il Cosenza resiste fino a dieci minuti dal termine per poi sciogliersi come neve al sole nel momento in cui la squadra di casa ha trovato il modo di ingranare la marcia. Missione compiuta per il Modena che sale in decima posizione, ad un solo punto dalla zona playoff. Sconfitta indolore per i rossoblù che rimangono a cinque punti dalla salvezza diretta in considerazione del fatto che sono state sconfitte anche Perugia e Venezia

BENEVENTO – GENOA – 1-2 – Il Genoa gioisce all’ultimo respiro

Formazione rimaneggiata per scelta tecnica di Mister Cannavaro che lascia in panchina Ciano, La Gumina e Viviani. Il Genoa con Martinez; Sabelli, Criscito, Dragusin, Coda, Aramu, Gudmundsson, Vogliacco, Ilsanker, Frendrup, Badelj.

Pronti via (12’) e Coda va in gol con un tiro in diagonale servito da Gudmundsson: niente da fare per Paleari. Il primo tempo si chiude col Genoa meritatamente in vantaggio che sfiora il raddoppio in più una circostanza compreso il palo al 30’. Al 58’ il pareggio dei padroni di casa: Improta effettua un cross, palla spizzata da Simy per Tello che stoppa di petto e batte Martinez con un perfetto destro. Uno a uno e tutto da rifare. Il Genoa spinge alla ricerca del vantaggio giunto in pieno recupero con Gudmundsson che mette alle spalle di Paleari un cross di Sabelli. Vittoria sofferta ma tutto sommato meritata per il Grifone. I sanniti, soprattutto nella ripresa, dopo aver raggiunto il pari consegnano il pallino del gioco agli avversari e per Cannavaro è buio pesto. Genoa che resta terzo in classifica alle spalle della Reggina che ritorna ad espugnare il Granillo. Benevento che, nonostante la sconfitta casalinga, rimane fuori dalla zona paludosa dei playout

PARMA – PERUGIA 2-0 – Tutto facile per il Parma

Parma con Chichizola; Delprato, Circati, Osorio, Valenti; Estevez, Juric; Benedyczak, Vazquez, Ansaldi; Inglese. Perugia con Gori; Sgarbi, Curado, Dell’Orco; Casasola, Bartolomei, Santoro, Lisi; LuperinI; Olivieri, Di Serio.

Il Parma passa al primo affondo: è Benedyczak a insaccare di testa un perfetto assist di Valenti. Al 42’ è sempre il polacco a sparare a lato su assist di Inglese. All’ora di gioco è Vasquez a calciare con un sinistro eccezionale che si insacca all’incrocio dei pali. Il Perugia ha cercato in tutti i modi di raddrizzare le sorti della gara prima con Di Serio e successivamente con Olivieri e Melchiorri ma non c’è stato nulla da fare. Il Parma ritrova il successo e sale al sesto posto con 30 punti. I grifoni restano in piena zona retrocessione.

COMO – PISA 2-2 – Il Como si salva in extremis

Il Como scende in campo con Ghidotti; Binks, Scaglia, Odenthal; Vignali, Bellemo, Fabregas, Ioannou; Parigini, Cutrone, Cerri. Rispondono gli ospiti del Pisa con Nicolas; Calabresi, Canestrelli, Hermannsson, Beruatto; Marin, Touré, Mastinu; M. Tramoni, Morutan; Gliozzi.

Gli uomini di Longo vanno in vantaggio grazie ad un gran gol di Patrik Cutrone servito da Bellemo. Al 24’ il Pisa coglie la base del palo con Beruatto mentre al 26’ Ghidotti si salva sul tiro di Morutan. Al 36’ l’arbitro indica il dischetto del rigore per un fallo di Canestrelli su Cerri. Della battuta si incarica lo stesso Cerri: Nicolas si salva mandando in angolo. Sette minuti più tardi il pareggio nerazzurro con Matteo Tramoni che sfrutta un’indecisione dei difensori di casa: 1 a 1. Partita gradevolissima e frizzante come il clima di Como. Nel finale il Pisa si riporta in vantaggio con Masucci che sfrutta un assist perfetto di Ionita ma viene raggiunto al 95’ da Da Riva che di testa tesaurizza un cross di Odenthal: 2 a 2. Risultato tutto sommato giusto tra due squadre che non si sono certamente risparmiate. Toscani a 30 punti, Como che con questo pareggio sale a 23 ma resta dietro al Benevento.

VENEZIA – SUDTIROL 0-1 – Vincono gli altoatesini tra gli sbadigli

Venezia che scende in campo conJoronen; Svoboda, Ceppitelli, Ceccaroni; Zampano, Busio, Jajalo, Johnsen; Cringoj, Pohjanpalo, Novakovich.

Risponde Bisoli con Poluzzi; Curto, Zaro, Masiello, Celli; De Col, Tait, Belardinelli, Rover; Casiraghi; Odogwu.

La gara inizia in ritardo per un problema ad una zolla di campo. Gara noiosa per tutto l’arco dei 90’ di gioco che ha visto tanto possesso palla da parte dei padroni di casa ma senza  impensierire la difesa ospite. Il SudTirol ha colpito con Tait a un quarto d’ora dal temine abile a sfrutta l’ennesimo svarione difensivo dei lagunari. Biancorossi al 5° posto a quota 32, Venezia fermo a 20 punti

CITTADELLA – CAGLIARI 0-0 – Il Cagliari non va oltre il pareggio con il Cittadella in dieci

Gorini sceglie il 4-3-1-2 composto da Kastrati; Salvi, Perticone, Frare, Donnarumma; Crociata, Branca, Mastrantonio; Antonucci; Lores Varela, Maistrello per contrastare gli isolani giunti in Veneto per avvicinarsi alla vetta. Ranieri schiera il 3-5-2 con Radunovic tra i pali; Altare, Dossena, Capradossi sulla linea dsifensiva; Zappa e Azzi quinti di centrocampo, Nandez, Makoumbou e Kourfalidis sulla mediana; Lapadula e Falco in attacco.

Le due squadre si procurano ben poche occasioni in una partita contrassegnata da tanto ardore e tantissimo agonismo e dove – soprattutto – si sono visti più calci che calcio. Padroni di casa vicini alla segnatura con Mastrantonio (17’) e Kastrati sugli scudi e bravo a dire ‘’no’’ a Falco (33’), Lapadula (15’) e soprattutto Dossena (13’). Dal 52’ Cittadella in dieci per l’espulsione di Salvi per doppia ammonizione ma nonostante la superiorità numerica, il Cagliari non riesce ad essere più pericoloso.

In attesa di Brescia – Frosinone in programma domani alle 16.15, che di fatto chiuderà la 21ma giornata, questa è la classifica provvisoria:

Frosinone 42, Reggina 39 (zona promozione diretta)

Genoa 39, Bari 33, SudTirol 32, Pisa e Parma 30, Cagliari 29 (zona playoff)

Ternana 29, Modena e Palermo 28, Ascoli 26, Brescia 25, Spal 24, Benevento 23

Como e Cittadella 23 (zona playout)

Venezia e Perugia 20, Cosenza 18 (zona retrocessione diretta)

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