LA REGGINA FERMATA DAI GUANTONI DI ALFONSO
La squadra di Pippo Inzaghi viene battuta da un’autorete e dalle prodezze del portiere avversario
REGGINA – SPAL – 0-1 (65’ aut Gagliolo)
Defezioni importanti sia per la Reggina (Cionek per infortunio e Pierozzi per squalifica) che per la Spal (Moncini infortunato, Thiam e Proia per motivi di mercato, Tripaldelli, Murgia e Meccariello per squalifica). Pippo Inzaghi opta per Bouah terzino destro e Camporese centrale di difesa nel solito 4-1-4-1 con Ricci dal primo minuto al posto di Canotto. De Rossi deve fare di necessità virtù e spedisce in campo un 3-4-2-1 con Varnier al centro della difesa; Celia da mediano con Maistro e Zanellato a sostegno dell’unica punta Rabbi.
Al 20’ gran bella azione della Reggina con Ricci che manda al centro dell’area dove Fabbian colpisce di testa: Alfonso compie un vero miracolo mandando in angolo. Al 35’ è Menez ad impegnare severamente il portiere ospite che deve volare per non capitolare su un pallone velenosissimo scoccato dal francese. Al 42’ su calcio d’angolo battuto da Di Chiara è Hernani a battere a rete col pallone che si perde di poco sul fondo. Non è una bella partita anche perché gli spallini raddoppiano sulle fasce bloccando sia Rivas – costretto a perdersi in discutibili takles – che Ricci e precludendo ogni inserimento di Di Chiara e Bouah. La compagine di De Rossi si è vista soltanto con un’iniziativa di Valzania preda dei guantoni di Colombi. Secondo tempo dai ritmi blandi e poche giocate sia da una parte che dall’altra. Reggina con poche idee e tante difficoltà nella costruzione del gioco. All’ora di gioco, fiammata amaranto con Hernani che manda al centro dove Fabbian non è lesto a scaraventare il pallone in rete. Poco dopo, Pippo Inzaghi sostituisce uno spento Ricci con Canotto e in due minuti costruisce due pericoli (Menez non aggancia e Fabbian manda largo un colpo di testa).
Al 65’ ospiti in vantaggio: calcio d’angolo e colpo di testa di Gagliolo che batte il proprio portiere per l’uno a zero.
Passano tre minuti e l’arbitro assegna un penalty per atterramento di Canotto su arrembante azione sulla destra. Il VAR manda l’arbitro al monitor e l’assegnazione viene sconfessata. Tutto da rifare. Reggina vicinissima al pareggio con un colpo di testa di Canotto: Alfonso salva volando all’incrocio dei pali quando le lancette segnavano il 77’. Nella Reggina entra Santander al posto di Bouah: è la prima volta tra le mura amiche. Minuto 83’: calcio di punizione di Hernani col quale impegna Alfonso in una parata con i pugni tesi. E allora Inzaghi prova la carta Gori per cui la squadra amaranto gioca a tre punte. Alfonso salva ancora su Santander e poi su Canotto: la Reggina ci prova, sbuffa, soffre e lotta su ogni pallone. E sicuramente sfortunata allorquando Loiacono di testa manda verso la porta a colpo sicuro ma con Alfonso che si salva ancora una volta non si sa come. Vittoria sicuramente immeritata quella rimediata dalla Spal che, con un solo tiro in porta, è riuscita a battere una Reggina che nel corso della ripresa ha giocato ad una sola porta. Il bello (e il brutto) del calcio.

IL PISA CADE SUL PIÙ BELLO
Con una gara accorta e tutta cuore, il Cittadella sbanca Pisa
PISA – CITTADELLA – 1-2 (4’ Mastrantonio, 43’ Crociata, 60’ Morutan)
Nerazzurri con il 4-3-1-2 composto da Livieri; Esteves, Hermannsson, Barba, Beruatto; Marin, Nagy, Ionita; Morutan; Gliozzi, Masucci. All. D’Angelo. Risponde Gorini con un assetto speculare: con Kastrati; Salvi, Perticone, Frare, Cassandro; Branca, Crociata, Mastrantonio; Antonucci, Lores Varela, Asencio.
Ospiti subito in vantaggio con Mastrantonio al 4’: Antonucci manda una palla velenosa al centro dove Asencio fa da torre per il numero 29 che fredda Livieri con un sinistro chirurgico. Al 43’ è Crociata – arrivato in granata solo ieri – a raddoppiare con una gran sassata dal limite. Al 37’ Morutan sbaglia davanti alla porta un gol praticamente fatto. All’ora esatta di gioco accorcia il Pisa con un gran colpo di testa del rumeno Morutan su cross di Esteves.

CAGLIARI, TUTTO COME PREVISTO
Niente da fare per il Como battuto da un Cagliari in ripresa
CAGLIARI – COMO – 2-0 (15’ Pavoletti, 49’ Azzi)
Claudio Ranieri manda in campo un 3-5-2 formato da: Radunovic; Altre, Dossena, Capradossi; Zappa, Nandez, Makoumbou, Kourfalidis, Azzi; Lapadula, Pavoletti. Allenatore: Ranieri. Il Como di Longo si dispone secondo un 3-4-1-2 con Ghidotti; Odenthal, Binks, Scaglia; Vignali, Bellemo, Arrigoni, Ioannou; Blanco; Cerri, Mancosu.
Cagliari in vantaggio dopo 15 muniti di gioco grazie ad un gol di Leandro Pavoletti: Zappa se ne va sulla destra e centra per il numero 30 che batte Ghidotti. Padroni di casa al raddoppio con il nuovo arrivato Paulo Azzi (su assist di Kourfalidis) al 49’ grazie ad un tiro cross che inganna Ghidotti: 2 a 0.

PALERMO, CHE CARATTERE!
Finisce tre pari con i perugini che si fanno raggiungere all’ultimo respiro
PERUGIA – PALERMO – 3-3 (2’ Di Serio, 7’ Casasola rig., 23’ Marconi, 36’Olivieri, 89’ Brunori)
Pronti via e la formazione di casa passa in vantaggio con Di Serio che servito da Gori batte a rete con Pigliacelli che rimanda la sfera sui piedi dell’attaccante che non ha difficoltà a gonfiare la rete. Il raddoppio dopo soltanto cinque minuti su rigore per un fallo di Gomes su Lisi. Sal dischetto Casasola non sbaglia: 2 a 0. Al 23’ i rosanero accorciano grazie al colpo di testa di Marconi che corregge un cross di Valente. Terzo gol per i padroni di casa con Olivieri servito ottimamente da Di Serio al 36’. Al minuto 48 il Palermo accorcia di nuovo con Valente che realizza tra un nugolo di gambe. Il Perugia cerca di controllare il ritorno del Palermo ma non può nulla allorquando con una girata di contrabbalzo batte Gori per il 3 a 3 finale. Partita bellissima e piena zeppe di emozioni tra due squadre che non si sono risparmiate.

IL BARI SPEGNE IL PARMA
I galletti annichiliscono i ducali con un perentorio 4 a 0
BARI – PARMA – 4-0 (5’, 13’ e 44’ Cheddira, 94’ Salcedo)
Bari subito in vantaggio con Cheddira che al 5’ sfrutta un assist di Benedetti per battere Buffon. Al 13’ il raddoppio su calcio di rigore per un fallo di un frastornato Balogh che atterra l’italo-marocchino. Dal dischetto Cheddira non sbaglia per il 2 a 0 per i padroni di casa. Allo scadere della prima frazione di giuoco Cheddira fa tripletta che trasforma il secondo rigore della giornata concesso dall’arbitro per un fallo di Buffon su Folorunsho: pallone da una parte e portiere dall’altra. Nella ripresa i padroni di casa potrebbero segnare ancora e solo al 94’ vengono premiati grazie al gol di Salcedo di testa imbeccato splendidamente da Bellomo. Parma annichilito e, praticamente, inesistente.








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