BREVI APPUNTI SPARSI

Numeri e analisi del girone d’andata appena concluso

di Rocco Genovese

1) DA UNA STAGIONE ALL’ALTRA – Nelle 190 partite disputate nella prima metà del campionato, sono maturati 70 successi casalinghi, 61 pareggi e 59 vittorie esterne, in linea con le ultime 2 stagioni del campionato con il formato attuale (20 squadre, 2 promozioni dirette, 3 retrocessioni dirette, playoff dalla 3°all’8°, eventuale playout tra 15° e 16°), ma netto calo dei goal segnati (solo 448, nella scorsa stagione a questo punto erano 495) anche a causa delle 18 gare concluse con il risultato di 0-0. Fra le 13 formazioni presenti anche nello scorso torneo cadetto, spiccano i saldi positivi in classifica di Reggina (+13) e Frosinone (+8), male Benevento (-13), Brescia (-12) e Cittadella (-10). Curioso il caso del Cosenza: ha un punto in più rispetto allo scorso anno (17 contro 16), ma se nella serie B 2021/22 alla 19° era quartultimo, adesso è ultimo da solo in classifica.

2)DA UNA PAUSA ALL’ALTRA – Come fatto già qualche settimana addietro, verifichiamo l’andamento delle squadre del campionato relativamente alle ultime 6 giornate, ossia quelle comprese tra la seconda pausa stagionale e la ben più lunga interruzione per le ferie invernali:

PISA 14 punti;

MODENA/PERUGIA/REGGINA/VENEZIA 11 punti;

GENOA 10 pt;

BARI/COMO/FROSINONE/PALERMO 9 punti;

BENEVENTO/CAGLIARI 8 punti;

ASCOLI/SUDTIROL 6 punti;

BRESCIA/PARMA/SPAL 5 punti;

CITTADELLA/TERNANA 4 punti;

COSENZA 3 punti

Se il Pisa di D’Angelo non sorprende più, è da evidenziare il rendimento tenuto nelle ultime settimane da due squadre tuttora in”zona pericolo”come Perugia e Venezia, così come le crisi di Brescia, Ternana, Parma ed altre pretendenti al salto di categoria. Il Frosinone (vedi punto 3) esce bene dal filotto di scontri diretti, il Genoa targato Gilardino (vedi punto 4) anche meglio. Discorso a margine per il Como: 1 sola sconfitta nel periodo in esame, da lunedì sera è per la prima volta dall’inizio del torneo in zona salvezza diretta.

3)CIOCIARI DA APPLAUSI – La truppa di Fabio Grosso si sbarazza della Ternana e chiude il 2022 con il titolo di “campione d’inverno“, che sarà platonico quanto vi pare, ma è spesso il preludio al trionfo vero e proprio, posto che dalla stagione 1994/95 ad oggi (c.d. “era dei 3 punti a vittoria”), solo 7 volte chi è passato in testa al giro di boa poi non è andato in A (caso a parte il campionato 2004/05, al termine del quale il Genoa fu d’ufficio declassato in C dopo che fu scoperta la combine con alcuni giocatori e dirigenti del Venezia per aggiustare il risultato della partita, decisiva per la promozione dei liguri). Ben 39 punti in 19 turni per il Frosinone, è la quarta miglior prestazione di sempre (meglio solo il Benevento nel 2019/20 con 46 punti, l’Hellas Verona nel 1998/99 e l’Empoli nel 2001/02 con 40, tutte 3 promosse a fine stagione), con numeri pazzeschi soprattutto fra le mura amiche: 23 punti raccolti su 27 totali (il Cagliari, secondo per punti realizzati in casa, ne ha fatti 18, ma in 10 partite) e solo 2 reti subite per la migliore difesa assoluta del campionato con soli 11 goal al passivo, ed altrettante partite concluse senza subire reti. Cambiano gli interpreti, ma l’intero reparto difensivo dei laziali è un valore aggiunto: basti pensare che nelle ultime giornate quasi non si è fatta sentire l’assenza di capitan Lucioni, sostituito egregiamente da Szyminski prima (andato anche in goal nello scontro al vertice con la Reggina) e dal giovanissimo Kalaj (debuttante contro la Ternana) poi. Peccato solo per lo stop al “Ferraris”…

4)GENOA GRANDE CON LE GRANDI – Da quando Alberto Gilardino è stato promosso alla guida della prima squadra, il Grifone ha raccolto un pareggio e 3 vittorie, contro SüdTirol, Frosinone e Bari, quest’ultimo battuto a domicilio davanti a 49000 spettatori (tra questi ci mettiamo pure Andrea Coda, in panchina per tutti i 90′). Il passo dei rossoblù è ritornato ad essere da promozione diretta ed è da tenere a mente che, considerando i soli incontri disputati dalle squadre che si trovano nelle prime 8 posizioni, verrebbe fuori la seguente classifica avulsa:

GENOA 16pt (5V, 1P, 1S – 12GF, 7GS)

FROSINONE 11pt (3V, 2P, 1S – 9GF, 4GS)

REGGINA 10pt (3V, 1P, 2S – 7GF, 7GS)

PARMA 9pt (2V, 3P, 2S – 11GF, 10GS)

SUDTIROL 9pt (2V, 3P, 2S – 6GF, 10GS)

TERNANA 8pt (2V, 2P, 3S – 6GF, 10GS)

BARI 5pt (0V, 5P, 2S – 5GF, 7GS)

Sicuramente, possono esserci differenze nel giocare uno scontro diretto in casa o fuori, così come nel dover affrontare un avversario in grande spolvero piuttosto che in calo o in fase di rodaggio, ma il risultato del “San Nicola” di lunedì sera è coerente con l’andamento dell’intera prima fase del torneo e mette ancor più i rossoblù in una posizione vantaggiosa in vista del girone di ritorno.

5)IL PERSONAGGIO – Non realizza goal a grappoli come Cheddira o Brunori (anche perché la sua squadra non ha ancora potuto beneficiare di rigori a favore), non sforna tanti assist come Morutan o Tremolada (però lunedì sera ne ha servito un altro), non è onnipresente in campo come Botteghin (anche perché il suo allenatore ha una rosa ampia e sa come ruotare i propri calciatori), ma fa bene tutto ciò che fa: l’emblema del Frosinone capolista è Samuele Mulattieri, protagonista anche del tris dei ciociari contro la Ternana con una rete da punta di razza ed un assist per il raddoppio di Insigne (quasi una fotocopia del goal di Ascoli). Dopo un periodo in Olanda ed un anno di apprendistato a Crotone nella scorsa stagione, il classe ’99 è esploso alla corte di Fabio Grosso, diventando un calciatore completo e meritandosi anche la convocazione in Nazionale per lo stage di qualche giorno fa. L’impressione è che Mulattieri il prossimo anno giocherà in serie A, magari proprio con la casacca che sta indossando negli ultimi mesi…