Bellissima gara al San Nicola dove il Genoa si impone di misura davanti a quasi 50mila spettatori. Per il Grifone è iniziato un nuovo campionato

di Giuseppe Criaco

Dopo il triplice fischio con il Frosinone avevamo preconizzato che quello straordinario e inaspettato successo avrebbe significato, per il Genoa, l’inizio di un nuovo campionato.

I ragazzi di Gilardino evidentemente consapevoli di questo (altra grande trasformazione che il Gila ha impresso ai suoi) oggi al cospetto di 50.000 tifosi baresi dopo due minuti erano già in vantaggio. Puskas metteva in rete irrompendo su un contrasto tra Gudmundsson e Dorval. Pronti via e sembra di ripartire dove ci eravamo lasciati domenica sera al Ferraris. E la musica non cambia per tutto il primo quarto d’ora dove il Genoa va più volte vicino alla occasione-gol se non sbagliasse l’ultimo appoggio oppure l’ultimo affondo con Gudmundssonn, Puscas, oppure da parte dello stesso Strotman. Immenso stasera.

Il Bari da parte sua cercava di capire come fosse stato possibile uscire dagli spogliatoi già sotto di un gol.

Poi la partita si accende il Bari finalmente torna in campo. Si scuotono i suoi uomini migliori: Cheddira, Maita, Folorunsho. Il Bari si desta dal torpore e per mezz’ora e passa solo maglie biancorosse ad affettare il campo con giocate e geometrie perfette ed impeccabili sincronismi.

Ora è il Genoa che si affanna, che rincorre, tiene botta ma scricchiola. E così dopo una clamorosa palla gol sprecata da Benedetti che anziché tirare cercava Folorunsho (a mio avviso in fuorigioco al momento del lancio che liberava lo stesso Benedetti), lo stesso Benedetti si faceva perdonare l’errore di qualche minuto prima trovando alla perfezione Cheddira in area piccola. Il centravanti marocchino con una zampata faceva 1-1. Ma che responsabilità hanno Martinez e Sabelli su questo pari.

Ma non è finita. C’è ancora tempo per vedere un altro regalo “natalizio” ancora da parte di Benedetti che da solo in area spreca una colossale occasione per il 2-1.

Insomma dopo 45 minuti si è visto un Genoa ancora in clima Frosinone, per il primo quarto d’ora, poi superato l’impasse iniziale è prepotentemente venuto fuori il Bari a cui il pareggio sta anche stretto.

Nella ripresa dove tutti attendevamo la supremazia barese. Il Genoa invece si è presentato con un piglio diverso e dopo un paio di fiammate baresi ha ripreso in mano il comando del gioco e la gestione della partita con una maturità ed una consapevolezza che ha stupito tutti.

Infatti era il Bari adesso che cominciava a correre dietro ai fraseggi rossoblù che al minuto 58 trovavano anche il gol del secondo vantaggio con Gudmundsson pronto a girare in rete un involontario assist di Bani.

La gestione genoana non faceva più produrre gioco alla compagine barese fino al minuto 77, quando ancora per il Genoa, Boci va vicino al terzo gol.

Il Bari che pur continuando a tenere sotto pressione la retroguardia e il centrocampo genoano di fatto non porta pericoli alla porta di Martinez. Fino al minuto 86 quando, complice una avventata smanacciata di Martinez per poco non favoriva la battuta a rete di Mazzotta.

Ed è proprio negli ultimi 10 convulsi minuti che si condensano almeno tre quattro palle gol per il Bari di cui una clamorosa con Martinez che ci ha riportato al pomeriggio del Sarrià con Zoff che blocca sulla linea il colpo di tesa del brasiliano Oscar. La partita si chiude con il Genoa in avanti e Yalcin che sfiora il 3-1 per i liguri.

La notte del San Nicola quindi ci restituisce due certezze: il Genoa è la nuova terza forza del campionato e la nuova personalità acquisita da questa squadra. Il Bari ha avuto solo un grande demerito: non aver saputo concretizzare le occasioni del primo tempo.

Poi fino al forcing finale nulla o quasi era stato concesso dal Genoa agli uomini di Vignali, complici anche la poca consistenza di Folorunsho poi sostituito e dello stesso Cheddira nella ripresa.

Il “nuovo campionato” del Genoa è davvero iniziato. E stasera sono già a punteggio pieno.

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