Con un gol di Rivas, la squadra di Inzaghi vince ad Ascoli e fa quattro su quattro fuori dal Granillo

Bucchi schiera i suoi secondo il 3-5-2 con Leali tra i pali; Botteghin, Simic e Quaranta a formare la linea difensiva. Giordano e Donati che fungono da mezzali, mentre sulla mediana vanno Caligara, Eramo e Collocolo; linea d’attacco con Capitan Dionisi e Gondo. Risponde Pippo Inzaghi con il consueto 4-3-3 con Colombi tra i pali; in difesa lancia Pierozzi e Di Chiara larghi mentre i centrali sono Cionek e Gagliolo. Sulla mediana Majer davanti alla difesa con Fabbian ed Hernani mezzali. In avanti Canotto e Rivas per inventare per Menez e le incursioni dalle retrovie.

È una festa continua ad Ascoli dove i 234 tifosi amaranto sono stati applauditi da quelli bianconeri: le due tifoserie, infatti, sono legati da un’antica amicizia. In mattinata è stata inaugurata una statua di Costantino Rozzi, grande (grandissimo) Presidente ascolano davanti all’ingresso dello Stadio. Tra l’altro, i giocatori ascolani giocano con i calzettoni rossi alti fin quasi alle ginocchia come li portava Rozzi.

Già al primo minuto Canotto viene contrato in area con il Signor Abisso che, però, non ravvisa gli elementi per concedere il calcio di rigore. Sei minuti più tardi Canotto se ne va sulla sinistra ma il suo tiro è debole. Al 13’ Rivas tenta il traversone ma Simic tocca con la mano: l’arbitro fa finta di nulla. Dieci minuti più tardi un nervosissimo Menez conquista palla sulla trequarti e, invece di porgere palla sull’accorrente Canotto, s’incaponisce su un improbabile tackle cosicché l’azione sfuma. Al 36’ Dionisi porge a Gondo che colpisce col sinistro mandando fuori da buona posizione. Nient’altro in un primo tempo avaro di spunti.

Nella ripresa (51’) l’Ascoli si salva da una serie di incursioni prolungate dove i giocatori amaranto non riescono a sbattere la sfera in fondo al sacco: né Fabian, né Canotto hanno la battuta vincente. Molta più Reggina che Ascoli in questo scorcio di secondo tempo.

Il gioco paga: Rivas si beve mezza difesa e porge a Menez che viene rimpallato; il pallone ritorna a Rigoberto Rivas che la mette dentro tra un nugolo di gambe. Zero a uno per la Reggina. Il proseguo della gara vede la squadra di Inzaghi controllare agevolmente il risultato.

Quarta vittoria consecutiva fuori dal Granillo per una Reggina dura, granitica, forte, sorniona e determinata. Una squadra che passa ad Ascoli con pieno merito. La squadra di Bucchi ha fatto il possibile per non soccombere ma un episodio ha messo un punto esclamativo su una gara sporca e dalla difficile interpretazione. Inzaghi, invece, l’ha saputa leggere e interpretare mantenendo Menez largo e i due esterni uomini ‘’ovunque’’ pronti a colpire. Rivas l’ha fatto mandando in orbita gli amaranto che, in attesa del Frosinone impegnato con la Ternana, sono momentaneamente in testa al campionato con 36 punti. Adesso la sosta, si riprende il 14 gennaio: l’Ascoli a Terni e la Reggina in casa con la SPAL 

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