Da questa lista molte società potrebbero fare incetta di giovani promesse. E molti di questi, purtroppo, si ‘’perderanno’’ nelle serie minori

di Basilio Gaburin

La Lega Serie B ha reso noto l’elenco dei calciatori “giovani di serie” svincolati dai club secondo l’art. 107 c.2 delle NOIF (svincolo per rinuncia), lista suppletiva ad integrazione di quella pubblicata lo scorso mese di luglio.

ASCOLI

D’ALESSANDRO MATTYA
DE RITO VINCENZO
DI MARCELLO MARCO
IOVINELLA JACOPO
LEMMA STEFANO
PAGANO CIRO
PANO CRISTIAN

BARI

GUARINO CRISTIAN
HUSSAIN SHEZAD MIR
MANGIALARDO GIULIO
PACUCCI ANDREA FRANCESCO
SEMERARO ERMES

BENEVENTO

AMBROSIO ALFONSO
BRUGOGNONE GIUSEPPE MARIA
NAPOLITANO GIOVANNI
SCALA LOUREIRO JUN LUIGI

BRESCIA

BRESCIANELLI NICCOLO

CAGLIARI

ATZENI STEFANO GIOVANNI
BELLANZA MARCO
GURZENI ROSARIO
SANNA FEDERICO
SCANO NICOLO

CITTADELLA

SATRIANO ALESSANDRO
SENO NICOLO

COMO

NESSUNO SVINCOLO

COSENZA

BERLEN ROCCO
BORDIAN ION
CARUSO ANDREA
CASCIARO ORLANDO
COFONE FRANCESCO
DONATO ANTONIO
FORTINO MICHAEL
GIGLIOTTI DAVIDE
LAGATTA PIERLUCA
MACCARI ALESSIO
MONTANI ANTONIO
PEPE DOMENICO KAROL
RAIMONDI MATTEO
SIBILANO CHRISTIAN

FROSINONE

ATTASI MATTEO
MARINIELLO SAMUELE
PAPETTI ALESSIO MARIA

GENOA

PESCE MATTEO

MODENA

ALEXANDER BENEDICT OBENG
ARALDI JACOPO
BORCIANI ALEX
CORRADI IVAN
GALLI ANDREA
MARENCO ANTONIO
MAURANTONIO GIANLUCA
MIGLIORI DANIELE
PANISSIDI ALESSANDRO
TEMZEN DOGMO JOHAN IVAN
VESSIO MICHAEL JOSEPH

PALERMO

BALISTRERI EMANUELE

PARMA

NESSUNO SVINCOLO

PERUGIA

BALDUCCI FEDERICO
BULGARELLI DAVIDE
DIEYE BAKA MBAYE

PISA

GALLETTI MARCO
MAZZOLA FRANCESCO PIO

REGGINA

ROMANO MATTIA
SQUILLACE FRANCESCO

S.P.A.L.

OZAJ ENIS

SUDTIROL

DIGREGORIO SIMONE
GIACOMIN SLEMMER MANUEL MARIA
MILAZZO ASSUNCAO
MILAZZO JUNINHO

TERNANA

KORRA LUIGI
LEONI GIOVANNI
MARCHEGIANI MICHELE

VENEZIA

NESSUNO SVINCOLO

Fonte Lega Serie B

Molti di questi ragazzi, considerati giocatori non professionisti (qualcuno addirittura con un pre-contratto in mano) andranno ad impolpare le piccole realtà dilettantistiche perennemente alla ricerca di giovani talenti da lanciare nel mondo del calcio. E molti, purtroppo, getteranno la spugna. Senza entrare nelle dinamiche giuste o sbagliate che possano essere, c’è il fattivo bisogno di riformare il comparto per evitare questo ”eccidio” di giovani promesse: su circa 1 milione di ragazzi che giocano a calcio – infatti – solo circa 3000 riusciranno a coronare il sogno di essere un giocatore professionista, giocare in serie A o B, guadagnare tanti soldi, poter vestire la maglia della nazionale, apparire in tv, nell’album delle figurine per i più nostalgici e blablabla… Le cause dell’abbandono da parte dei ragazzi sono molteplici e riconducibili soprattutto alla carenza di strutture – soprattutto al Sud Italia – alla mancanza di progetti validi, alla scarsa importanza che si dà ai settori giovanili stessi e – spesso – all’incompetenza cronica di alcuni addetti ai lavori che invece di essere ”istruttori” qualificati, si ergono agli ”Oronzo Canà” della situazione. Auspichiamo che la ”vera” riforma che entrerà in vigore nel 2024 sia utile a tutti. E per tutti indichiamo innanzitutto quei ragazzi che con tanti sacrifici e tantissimo entusiasmo si avvicinano al mondo del calcio non tanto per diventare i Maradona del futuro ma per puro spirito di divertimento com’è giusto che sia. Una volta non c’erano le scuole calcio ed il ”tocco ad effetto” lo si ”imparava” sul campo guardando i più grandicelli oppure giocando contro i più grandi e – si badi bene – solo i più bravi andavano avanti. Oggi è totalmente diverso. Al giorno d’oggi va avanti non chi è portato, chi sprizza talento da tutti i pori, chi – come suol dirsi – suda la maglia, chi ha voglia di imparare con umiltà, privazioni e rinunce. No: al giorno d’oggi va avanti chi ha il papà ”bauscia” con i dané e disposto a pagare per vederlo in questa o in quella squadra titolata. Così non va. Non può andare.

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