I siciliani tornano al successo in casa con i goal di Brunori (rigore) e Segre. Rossoblù involuti, non basta Pavoletti.

Mentre in Qatar Argentina e Francia stavano regalando al mondo intero le ultime emozioni della “partita del secolo” (XXI), al “Barbera” l’arbitro Maresca della sezione AIA di Napoli dava inizio alle ostilità tra Palermo e Cagliari, formazioni di grande blasone ma “protagoniste” di due percorsi del tutto anonimi fin qui. Il paragone tra la finale dei Mondiali ed un incontro di centroclassifica del torneo di serie B è ovviamente impietoso, ma sardi e siciliani quest’anno ben poco han fatto per fornire spettacolo e, soprattutto, puntare con convinzione alla zona playoff.
Anche al “Barbera” è stato osservato (ma non rispettato) un minuto di silenzio in memoria di Sinisa Mihajlovic, è altresì doveroso ricordare il giornalista Mario Sconcerti e l’attore palermitano Lando Buzzanca, deceduti nelle ultime 24 ore.
Passiamo alla cronaca: tra i padroni di casa, il 4-3-3 di Corini si è trasformato in un 3-5-2 con il terzino Sala e l’ala Valente allineati al trio Segre-Gomes-Stulac, fra gli ospiti, Liverani (contestato dai propri tifosi nella scorsa partita ed a rischio esonero) ha mantenuto il 4-3-1-2, ma ha preferito Obert a Carboni come esterno basso a sinistra, Makoumbou in regia al posto di Viola e Falco dietro le due punte Pavoletti e Lapadula, scalando Kourfalidis in mediana con Nandez.
Sardi meglio nella prima mezz’ora, con Pavoletti (due volte), Nandez e Lapadula che hanno provato ad impensierire il portiere locale Pigliacelli, ma in fase difensiva i rossoblù sono sempre poco decisi e distratti: nel giro di pochi minuti, prima il portiere Radunovic non trattiene un cross di Sala e quasi fa la frittata, poi Nandez abbatte Stulac in area sugli sviluppi di un corner. Così, un Palermo non eccezionale si ritrova avanti al 36′ con il goal su rigore di Brunori (è il terzo per lui, su 5 tirati), che aggancia Cheddira in cima alla classifica cannonieri.

Le difficoltà della difesa del Cagliari sulle palle inattive si palesano nuovamente in apertura di ripresa: angolo di Stulac, terzo tempo di Segre, e colpo di testa che porta il Palermo sul doppio vantaggio al minuto 53. Secondo centro in campionato per il mediano ex Torino, in goal (sempre sugli sviluppi di un calcio d’angolo) al debutto in rosanero a fine agosto nella sconfitta interna contro l’Ascoli.

Gli inserimenti di Dossena, Luvumbo e Viola ed il passaggio al 3-4-3 non fanno effetto, il Cagliari si spegne lentamente. Palermo in controllo, Corini cambia tutti i centrocampisti e concede minuti a Vido e Devetak (fuori Brunori e Sala), e va vicino al tris all’85’: Vido ruba palla e avvia una serie di scambi, la sfera arriva a Valente che serve in mezzo all’area Di Mariano, sul quale si oppone Radunovic.
Al quinto dei ben 9 minuti di recupero, concessi anche a causa di un duro scontro fra Devetak e Lapadula che ha costretto Maresca a sospendere il gioco, il Cagliari la riapre con Pavoletti, che approfitta di due sponde dei subentrati Luvumbo e Pereiro e colpisce da pochi passi, e va vicino al pari con la sassata di Carboni, che Pigliacelli devia in angolo.
I risultati del pomeriggio avrebbero dovuto invogliare le due squadre a non risparmiarsi e cercare 3 punti buoni per accorciare sulla zona playoff: l’obiettivo riesce alla formazione che ha giocato meno peggio ed ha condotto la partita senza grossi patemi, almeno fino agli ultimi minuti. Il Palermo sale a 23 punti e supera un Cagliari che non riesce a venir fuori dal tunnel nel quale si è cacciato ed a questo punto è bene che inizi a guardarsi le spalle. Sardi raggiunti a 22 da Modena e Benevento, che si sono spartite il punticino nel pomeriggio, il vantaggio sulla zona playout si è ridotto a sole 3 lunghezze.
Il Palermo chiuderà il 2022 rendendo visita ad un’altra compagine in crisi come il Brescia, distante solo un punto, mentre il Cagliari è obbligato a vincere contro il pericolante Cosenza, ospite alla “Unipol Domus” dell’ultima giornata di andata, in programma il 26 dicembre.










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