I brevi appunti sparsi di Rocco Genovese

1) BREVI STATISTICHE SPARSE – Nessuno ha fatto bottino pieno nel primo trittico di giornate disputate nello spazio di 2 fine settimana (secondo ed ultimo turno infrasettimanale previsto per il 28 febbraio), e si è registrato un progressivo calo delle reti segnate, iniziato già al rientro dalla sosta: dalle 24 marcature della 14° giornata (26-27 novembre), si è passati alle 22 della 15° (3-4 dicembre), fino alle 18 nelle ultime 2 giornate (solo nella 11°giornata si era fatto peggio, con soli 16 goal). I pareggi sono scesi a 4 per giornata (più avanti vediamo per “colpa” di chi), con ben 3 0-0 nell’ultimo turno: per la Ternana è già il 4°”nulla di fatto”, mentre per SudTirol e Frosinone è il primo. Per la prima volta bolzanini (che contro il Genoa hanno conosciuto la prima sconfitta dell’era Bisoli) e ciociari a secco in casa, così come accaduto anche a Parma, Reggina e Brescia (lombardi senza goal e senza punti al “Rigamonti” proprio contro calabresi e ducali), l’ultima volta che il Frosinone non aveva segnato reti allo “Stirpe” in gare ufficiali è stata il 20 novembre 2021 (altro 0-0, con il Lecce). Da segnalare anche i 3 rigori falliti nel 16° turno (peraltro da 3 specialisti come Vazquez, Pavoletti e Melchiorri: in questo ultimo caso si tratta del terzo rigore su 4 fallito dal Perugia, e con 3 tiratori diversi, tant’è vero che a Cagliari si è presentato dal dischetto Casasola ed ha segnato il goal del 2-2, poi vanificato dalla rete decisiva dello stesso Pavoletti).

2) UN MOD…ULO DA SEGUIRE – Vuoi per le assenze, vuoi per dare un segno di discontinuità o solo perché le festività si avvicinano, più di un tecnico ha pensato bene di emulare il Pisa e preparare l’ “albero di Natale”. Se il 4-3-2-1 pensato dall’imbattuto D’Angelo ha riportato i toscani in zona playoff (solo qualche dato: 4 vittorie nelle ultime 4 all’”Arena Garibaldi”, porta inviolata da 315′ e Morutan salito a quota 6 assist, come il modenese Tremolada), la linea mediana Jagiello-Strootman-Frendrup varata dal debuttante Gilardino ha rimesso in moto il Genoa, con 4 punti e 0 reti subite nelle ultime due partite, mentre Pecchia ha espugnato Brescia (una sola vittoria nelle ultime 11 partite per i lombardi, ducali tornati al successo esterno dopo quasi 3 mesi) con Vazquez di punta e l’inedito trio Juric-Bernabè-Estevez in mezzo al campo. Giudizio sospeso su Andreazzoli e la Ternana (posto che il 4-3-2-1 lo usava anche Lucarelli e che Favilli e Donnarumma sono ancora indisponibili, con il nuovo tecnico si è visto anche Partipilo in linea con Pettinari e Falletti sottopunta), un altro nuovo “estimatore” di tale modulo si trova al prossimo punto.

3) GALLETTI RINGALLUZZITI – Numeri alla mano, lassù chi esce meglio dalla serie di incontri ravvicinati è il Bari, che la smette di pareggiare e ritorna in lotta per la promozione diretta con 7 punti nelle ultime 3 gare, conditi da altrettanti goal (2 dei quali segnati pure con un uomo in meno) ed uno solo subìto, ininfluente ed a tempo scaduto. Anche se le difese di Cittadella e Modena sono state molto “allegre” al cospetto dei pugliesi (quella degli emiliani è la peggiore del torneo, con 27 reti al passivo, come Cosenza e Como), va evidenziato come Mignani (contro il Modena, sua ex squadra, ha raccolto la 100° vittoria da allenatore professionista) abbia ovviato all’assenza di Cheddira con un 4-3-2-1 che vede due elementi in stato di grazia come Botta (ma che goal ha fatto domenica?! E pensare che è in scadenza di contratto…) e Folorunsho liberi di spaziare alle spalle di un’unica punta: che sia questo l’abito giusto per il prosieguo del torneo? Il Bari è la squadra con il miglior rendimento esterno (18 punti e 14 reti segnate) ed il minor numero di sconfitte (solo 2, ma a fronte anche di ben 8 pareggi) di tutto il campionato, ed ora c’è lo scontro diretto al “Granillo” con la Reggina: comunque andrà la sfida tra i due migliori attacchi del campionato (29 reti ciascuno), le tifoserie delle due squadre rinnoveranno il proprio gemellaggio e forniranno uno spettacolo altrettanto notevole.

4) ATTACCHI FIACCHI – Se il Bari sta imparando a fare a meno di Cheddira (pur essendo ancora impegnato in Qatar, resta il capocannoniere del torneo ed il calciatore più decisivo: i suoi 9 centri sono valsi 9 punti in più ai biancorossi), Palermo e Cittadella restano aggrappati ai prodigi di Brunori ed Antonucci. La punta rosanero, in rete anche nell’ultimo turno contro la SPAL, da solo vale il 50% del peso offensivo dei siciliani (8 delle 16 reti del Palermo sono sue), il fantasista dei veneti è il calciatore più pericoloso di una compagine capace di fare 4 goal alla prima giornata e 9 nelle successive 16 (solo il Perugia ha un attacco peggiore, con 12 reti all’attivo), 5 delle quali sono state sue ed hanno portato in dote 3 pari e la vittoria pesantissima di Genova. Due calciatori talvolta messi in discussione ma capaci di mantenere da soli (o quasi) le proprie squadre appena sopra la “zona rossa”: i quasi omonimi Corini e Gorini ringraziano, ma non si possono sempre pretendere miracoli, e senza un cambio di passo (e un robusto mercato in entrata a gennaio) si rischia grosso.

5) IL PERSONAGGIO – Così come è stato a Pisa ed in Alto Adige, anche in Laguna un nuovo timoniere sta raddrizzando la rotta: con il successo per 2-0 contro il Cosenza (secondo consecutivo in casa, non accadeva dai playoff promozione della serie B 2020/21), il Venezia di Paolo Vanoli esce dopo 4 mesi dalla “zona pericolo” e può veramente pensare ad un girone di ritorno da protagonista. Fin dall’arrivo del nuovo tecnico, i veneti hanno mostrato tutto un altro spirito, giocando non bene solo il secondo tempo contro la Reggina, ed i 10 punti nelle ultime 4 giornate certificano il buon lavoro di Vanoli che, pur senza attuare chissà quale rivoluzione tecnica (si prosegue con il 3-5-2, ma Pohjanpalo ora “si sente meno solo”), ha ridato un’anima ad un gruppo ancora con la testa alla serie A perduta. Chiudere il 2022 senza sconfitte contro Perugia e Parma sembra un obiettivo alla portata, il mercato (in entrata, ma anche in uscita) sarà utile per rendere gli arancioneroverdi ancora più vicini all’idea di calcio che ha l’ex tecnico dello Spartak Mosca

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