Un pareggio che sa di beffa per la Reggina. Il due a due di Acampora era da annullare

Stadio Granillo di Reggio Calabria con rischio pioggia autunnale che  non sopisce l’entusiasmo di un popolo che vuole ostinatamente crederci. Battute Genoa e Venezia che hanno riproiettato gli amaranto al secondo posto in solitaria, la Reggina affronta il Benevento di Fabio Cannavaro in sicura ascesa dopo aver espugnato Ferrara.

Le formazioni Pippo Inzaghi manda in campo la stessa formazione che ha vinto in laguna. L’unica eccezione: Cicerelli al posto di Rivas. In porta Ravaglia; centrali di difesa Camporese e Gagliolo con Pierozzi e Di Chiara a presidio delle fasce; sulla mediana Majer viene supportato ai da Hernani e Fabbian ai lati mentre Canotto, Menez e Cicerelli costituiscono il trio d’attacco. Dall’altra parte della barricata Paleari a protezione dei pali; in difesa Pastina centrale con ai lati Capellini e Leverbe; centrocampo a cinque formato da Schiattarella, Improta e Karic sulla mediana, Letizia e Foulon larghi col compito di far da bretelle tra centrocampo e difesa; in avanti Farias e La Gumina. Il 4-1-4-1 mascherato da 4-3-3 per gli amaranto, 3-5-2 puro e classico per i giallorossi.

La cronaca – Prima azione da gol per la Reggina al 7’: bellissima azione nell’asse Cicerelli-Menez con quest’ultimo che lancia col tacco l’esterno; il tiro va fuori di poco. Passa solo un minuto e la squadra amaranto può andare al gol: Menez (sempre lui) tira verso la porta con Leverbe che manda inavvertitamente verso Canotto che viene anticipato dal portiere in calcio d’angolo. Al 16’ occasione per il Benevento con Karic che di testa manda alto da pochi passi ma è fuoco di paglia.

Al 18’ infatti l’arbitro Zufferli –richiamato dal VAR– indica il dischetto per un evidentissimo fallo di mano di Pastina che ferma un pallone filtrante di Menez per Hernani. Sul pallone ci va lo stesso Hernani che non lascia scampo a Paleari per l’uno a zero più che meritato.

Il gol su rigore di Hernani

Gigi Canotto fa il bis al 35′: percussione dello stesso attaccante esterno che mette in moto Hernani; il fantasista lancia in mezzo per Menez il quale calcia sporco col pallone che ballonzola sulla linea di porta cosicché Canotto di tacco non può far altro che mettere dentro la palla del 2 a 0.

La rete siglata di tacco di Canotto

Fabio Cannavaro al rientro dall’intervallo lascia negli spogliatoi Pastina, Schiattarella e Foulon per El Kaoukibi, Viviani e Forte con l’intento di recuperare il risultato per cui ridisegna l’assetto tattico. Ora si vede una sorta di 4-4-2 con Viviani ispiratore per gli attaccanti.

Sono 8560 i presenti al Granillo di cui 205 ospiti

Al 58′ il Benevento riapre il risultato grazie al gol di Improta che in mischia, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, batte Ravaglia: 2 a 1. Inzaghi non ci sta e toglie dal campo Cicerelli, abbastanza evanescente, per Rivas il quale, appena entrato, cerca di sfondare dalla sinistra con Improta che tocca  col braccio. Per Zufferli è rigore, per le immagini del VAR no (il tocco infatti è di coscia) e si continua sul 2 a 1.

Inzaghi, allora, cambia l’assetto della squadra togliendo Canotto per Gori, Di Chiara per Giraudo e Cionek per Menez. Risponde Cannavaro che fa uscire Karic per Acampora.

Al minuto 82 gol di Acampora che sfrutta un passaggio dalla destra battendo Ravaglia sulla propria destra. Fortissime e vibranti le proteste della squadra amaranto per la presenza di un calciatore in maglia bianca a terra che ostruiva la visuale al portiere. Inaudito, inspiegabile, incomprensibile. Da radiazione subitanea. Ma si va avanti lo stesso come se non fosse successo nulla.

Reggina vicinissima al 3 a 2 grazie ad un cross di Pierozzi per Rivas il cui colpo di testa viene miracolosamente spedito in corner dal portiere giallorosso. Paleari si ripeterà ancora su tiro franco di Hernani e sugli sviluppi del conseguente calcio d’angolo lo stesso Hernani colpisce di testa col pallone che esce di pochissimo. Sfortunata la Reggina in questi ultimi minuti.

Termina col risultato di due a due una partita che limitatamente al primo tempo ha visto giocare benissimo una Reggina di qualità che avrebbe meritato di chiudere sul cinque a zero. Nella ripresa non è salito in cattedra il Benevento grazie ai cambi operati da Cannavaro ma l’arbitro Zufferli di Udine che ha ritenuto valido un gol da annullare. Un pareggio che porta a quattro i risultati utili per i campani, un risultato che non può e non deve smorzare assolutamente l’entusiasmo dei reggini.

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