Ritorna, puntuale, l’analisi della giornata di Rocco Genovese
INVERSIONE DI TENDENZA – 9°giornata: 34 reti segnate, 3 vittorie interne, 2 pareggi e 5 vittorie esterne. 12°giornata: 18 reti segnate (solo 2 in più di quelle realizzate nel turno precedente, minimo stagionale), 5 vittorie interne, 5 pareggi e 0 vittorie esterne. Anche da numeri come questi si può capire come la serie B sia il “solito” campionato imprevedibile ed indecifrabile, in cui tutto può venire rimescolato nel giro di poche settimane…

FROSINONE, ORA VIENE IL BELLO – La capolista allunga a +5 sulle inseguitrici dirette e già sa che rimarrà tale anche dopo il prossimo turno. Le statistiche parlano chiaro: 9 vittorie in stagione (quella con il Perugia è la quinta di fila), miglior difesa del torneo (solo 7 reti al passivo e 7 partite in cui Turati non ha subito goal), percorso netto in casa (6 partite, 6 vittorie, 0 reti subite: in tutti i campionati professionistici europei solo il Barcellona ha un cammino simile, ma i blaugrana hanno racimolato uno 0-0 al “Camp Nou” contro il Rayo Vallecano). Da qui alla fine del girone di andata, però, per i laziali ci saranno una serie di sfide “da far tremar le vene e i polsi“: trasferta di Ascoli nel prossimo turno, Cagliari in casa alla ripresa, poi SudTirol, Reggina e Genoa fuori (le prime due a distanza di 4 giorni l’una dall’altra…), Pisa e Ternana allo “Stirpe”. L’unica squadra a non aver ancora pareggiato fin qui non disdegnerà il punticino in qualche circostanza.

SUBITO DIETRO SEMPRE PIANO – Benché l’andamento in zona playoff sia in linea con le precedenti stagioni, anche nel 12° turno nessuna squadra della prima metà della classifica, Reggina a parte, è guarita dalla “pareggite” o ha evitato la sconfitta: già affrontati i casi di un Bari scopertosi incapace di vincere e segnare (dopo un rigore di Cheddira a Venezia è tornato a segnare a distanza di 354 minuti giocati con… un rigore di Cheddira a Benevento) e di un Brescia che non vince da quasi due mesi (con contorno di contrasti fra Cellino e tifosi, proteste contro gli arbitri ed “esclusioni eccellenti”), ora rallentano pure la Ternana, senza vittorie da 3 turni e per la seconda volta di seguito bloccata sullo 0-0 (Fere a secco al “Liberati” quasi 9 mesi dopo), ed il Parma, che non può sempre sperare sui goal dei difensori e/o su schemi da palla inattiva ed a Palermo finisce piegata dal goal di un difensore sugli sviluppi di un calcio d’angolo (sic!) e va in bianco per la terza trasferta di fila (ultimi 3 punti ed ultimi goal lontano dal “Tardini” ad Ascoli, alla 6°). Il Genoa si rifarà sabato con il Como o mancherà ancora una volta la vittoria a “Marassi”?

CITTADELLA INESPUGNABILE – L’altro risultato “ad occhiali” del fine settimana arriva dal “Tombolato”, dove i padroni di casa portano l’imbattibilità di Kastrati a 422′ e muovono la classifica anche contro il Modena, che… agguanta il primo pari stagionale (così come Gagno con la palla che Magrassi ha calciato dal dischetto) e ringrazia il palo che ha respinto un tiro di Varela nel primo tempo. Concretezza ed ordine anche in casa Palermo, che ha ormai blindato la difesa e la panchina di Corini trovando un’altra vittoria preziosa contro il Parma (8 punti nelle ultime 4 uscite, rete rosanero inviolata da 282′).

IL PERSONAGGIO – non ce ne vogliano Odogwu e Morutan, che coronano le rispettive prestazioni con due doppiette prestigiose e pesanti ai fini del risultato finale delle proprie squadre, ma è Luigi Canotto il personaggio della 12° giornata. La Reggina si ritrova nella serata più importante, batte il Genoa e lo aggancia grazie ad una gara perfetta di tutti i suoi uomini, soprattutto dell’esterno con la maglia numero 31, che ha fatto felici i tifosi amaranto (e quelli del Frosinone, sua ex squadra…) realizzando la rete del momentaneo vantaggio con una giocata personale e partecipando all’azione che ha portato al rigore del definitivo 2-1. Mica male per uno dei tanti “ragazzi del Sant’Agata”, che ha coronato il sogno di tornare a vestire la maglia della Reggina dopo 13 anni e ieri sera è stato decisivo, davanti al proprio pubblico e contro una delle candidate alla vittoria finale.







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