I gialloblù hanno vita facile col Perugia. Il Palermo batte il Parma

di Giuseppe Malavenda

FROSINONE – PERUGIA 1-0

Fabio Grosso, trainer dei frusinati dispone i suoi con un 4-2-3-1 composto da Turati; Sampirisi, Lucioni, Ravanelli, Cotali; Boloca, Mazzitelli; Garritano, Rohden, Caso; Moro.
Risponde Castori col 3-5-2: Gori, Dell’Orco, Curado, Sgarbi; Casasola, Luperini, Bartolomei, Santoro, Beghetto; Di Serio, Strizzolo.

Comincia bene il Perugia con Bartolomei che impegna Turati al 2’ ma è fuoco di paglia: le due squadre stazionano soprattutto a metà campo senza trovare sbocchi. Bisogna aspettare il 39’ per vivere un’emozione grazie ad un gran tiro di Boloca che si perde di poco a lato. È il preludio al gol dei ciociari. Al 41’ Moro lancia Rohden il quale solo davanti al portiere ospite spara sul palo. Sulla successiva ribattuta Rohden mette dentro la palla dell’1 a 0. Passa un solo minuto e Garritano al volo manda di pochissimo a lato. Nella ripresa la prima azione degna di nota succede al 77’: Garritano porge palla al solito Rohden che viene murato, riprende Mulattieri ma il tiro viene deviato in angolo. La gara termina praticamente con quest’occasione.

Niente da fare per il Perugia che resiste al Frosinone soltanto 41 minuti e Frosinone che vince senza strafare. La squadra ciociara continua la sua marcia trionfale tra le mura amiche dove non ha subito segnature a fronte delle 10 realizzate e capace di vincere 6 gare su 6. Passo avanti macroscopico per il Frosinone che tenta la fuga: in attesa del match clou tra Reggina e Genoa, i ragazzi di Grosso, si trovano momentaneamente a comandare la classifica con 5 lunghezze di differenza sui liguri e 6 sulla Ternana. Perugia sempre fanalino di coda e con una involuzione tecnico-tattica spaventosa: le sconfitte in campionato adesso sono 9.

PALERMO-PARMA 1-0

Corini manda in campo il 4-3-3 con Brunori supportato da Valente e Di Mariano. Pecchia dal modulo speculare con Tutino bocca di fuoco.

Il Palermo tenta il forcing fin dall’inizio ma il Parma si chiude bene. La prima occasione al 24’ è opera rosanero: bel filtrante per Broh che crossa in mezzo per Brunori: l’attaccante fa sponda per Valente che calcia forte ma il tiro viene ribattuto. A rimorchio Gomes spara poi altissimo. Due minuti più tardi, su azione tutta di prima, cross di Di Mariano e tiro di Brunori che termina fuori di poco. Il Parma si organizza ed al 40′ Oosterwolde crossa in mezzo dove Marconi salva i suoi in scivolata. Ancora Parma un minuto dopo: Del Prato tira da posizione ravvicinata, Pigliacelli salva il risultato con la collaborazione di Marconi che spazza via senza pensarci troppo.

Molto più Parma che Palermo che trema ma resiste. La partita è molto equilibrata con occasioni sia da una parte che dall’altra ma è il Palermo a passare al 57’: Valente crossa al centro dove Marconi colpisce di testa e batte il giovanissimo Corvi.

A 20 minuti dal termine, occasionissima per il Parma con un colpo di testa di Vazquez che termina fuori di pochissimo. Qualche minuto dopo ancora Parma con un sinistro di Del Prato che da pochi passi manda alto. Poco prima, ci aveva provato Osterwoolde ma il suo sinistro era terminato alto di pochissimo.

E qui finisce con il triplice fischio arbitrale che fa tirare un gran sospiro di sollievo a Corini ed ai 16mila del Barbera. Vince ma non convince il Palermo contro un Parma che l’ha fatto soffrire oltre il dovuto. A conti fatti, il pareggio sarebbe stato il punteggio più giusto

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