Ayé illude, Botteghin rimette le cose a posto

di Rocco Genovese

Clotet conferma in blocco la formazione scesa in campo al “Ferraris” contro il Genoa, Bucchi quasi lo emula, attuando solo l’avvicinamento tra Adjapong ed il rientrante Falasco al posto di quinto di sinistra rispetto allo scorso.

La prima frazione, ancorché priva di grosse azioni da rete, è caratterizzata da una buona intensità mostrata da ambo le squadre. Guarna si oppone con sicurezza alle conclusioni di Van de Looi e Ndoj, quest’ultimo su punizione, l’Ascoli prova a pungere solo con una percussione di Falasco, che mette in area un pallone interessante, ma Gondo rovina tutto con un fallo in attacco.

Non che ci si sia annoiati durante i primi 45 minuti, ma la ripresa (che vede Mendes al posto di Gondo fra i bianconeri) si rivela spumeggiante: Huard cerca Ayè con un cross basso, sul quale la difesa ospite fa buona guardia, che nulla può pochi minuti dopo, quando Ndoj mette il pallone sulla testa del francese, che si bea dell’errato posizionamento di Botteghin e si propone in una torsione vincente.

L’Ascoli cerca subito il pareggio in due occasioni, nella prima Dionisi tocca ma non riesce a girare in porta il pallone messo in area da Falasco, nella seconda riceve da Mendes in area e scarica un sinistro, bloccato da Lezzerini.

Karacic tenta una sassata dalla distanza, trovando la risposta di Guarna, poi tocca a Lezzerini salire in cattedra: prima si oppone alla conclusione di uno scatenato Falasco su punizione, pochi minuti dopo smanaccia un tiro a giro di Mendes.

Bucchi attua la staffetta Falzerano – Adjapong e passa al tridente, cambiando Caligara con Lungoyi, fra i padroni di casa Bianchi e l’ammonito Cistana lasciano il posto a Mangraviti e Moreo, che si becca quasi subito un “giallo” per un’entrataccia sul numero 7 ospite. Più tardi Giovane e Ciciretti rileveranno Eramo e Falasco fra i bianconeri, mentre Nuamah (classe ’05) e Galazzi entreranno al posto di Ayè e Ndoj, marcatore e uomo-assist di giornata.

L’Ascoli colleziona punizioni, e una di queste porta al pari: minuto 93, fallo di Karacic sulla trequarti, Ciciretti batte e pesca Botteghin in area, bravo ad anticipare Adorni e trovare il goal in tuffo. L’arbitro Gariglio si becca gli strali del pubblico di casa, Karacic e Lezzerini un cartellino a testa per proteste: giallo per il difensore, rosso per il portiere, così fra i pali deve andarci capitan Bisoli.

La partita si conclude così, con la gioia dei giocatori ospiti per un pari voluto e trovato all’ultima curva, e tiene il passo dei lombardi, che hanno disputato una buona partita ma non sono stati in grado di chiudere l’incontro e sono stati ripresi. L’assenza di successi in casa Brescia è inizia a preoccupare, ed all’orizzonte c’è già la delicata trasferta di Terni.

I marchigiani proseguono la propria striscia positiva, tengono il passo proprio del Brescia, del SudTirol e del Bari, salendo a sua volta a quota 19 punti ed agganciando Parma e Reggina (che devono ancora giocare): prima della sosta al “Del Duca” arriverà il Frosinone, e lì si capirà quali saranno le velleità dei bianconeri.

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