I lagunari battuti tra le mura amiche per la quinta volta su sei uscite stagionali. A passare stavolta è l’Ascoli, che vince col risultato di 2 a 0. Già pronto a subentrare Eusebio De Francesco
di Giuseppe Malavenda

Non si riescono a capire le scelte iniziali di formazioni di Javorcic: finiscono fuori Modolo, Ceccaroni, Crnigoj e Pohjanpalo. L’allenatore arancioneroverde schiera un 3-4-2-1 con Tessmann più avanzato accanto a Cheryshev e Cuisance acccanto a Fiordilino. Bucchi punta su Gondo, uno strepitoso Collocolo ed il Capitan Dionisi.
La partita comincia bene per il Venezia che va a segno al 6’ con Ullmann su assist di Candela. Il var, però, sanziona un fallo di mano dell’austriaco ed annulla la segnatrura. Al 27’ Cheryshev impegna Guarna sfiorando il vantaggio. Poi il nulla cosmico.
Nella ripresa Javorcic si gioca la carta Pohjanpalo. Proprio il finlandese va vicino al gol al 65’, fermato in extremis da un intervento di Simic. Al 67’ l’Ascoli si porta in vantaggio: Pedro Mendes serve Dionisi, il cui tiro a incrociare trafigge Joronen e per il Venezia è notte fonda. All’80’ la partita di fatto si chiude: triangolo di testa tra Lungoyi e Mendes che costringe Joronen all’uscita fuori area. Fallo netto per chiara occasione da gol su Lungoyi, cartellino rosso e punizione dal limite per l’Ascoli. All’86’ il raddoppio di Collocolo, con una splendida azione personale con la quale trafigge (facilmente) il subentrato Bertinato.

Aspra contestazione a fine partita da parte dei pochi presenti al “Penzo”. La panchina di Javorcic traballa fortemente mentre Eusebio De Francesco è sempre più vicino






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