I sardi giocano solo due minuti. La squadra amaranto pareggia e sfiora il sorpasso in più circostanze

Il Cagliari si presenta con Radunovic tra i pali; Di Pardo e Barreca larghi con Altare e Capradossi al centro; sulla mediana Nandez, Makoumbou e Rog (in luogo di Deiola); in attacco agisce Lapadula supportato da Luvumbo e Millico. Qualità, fantasia, forza e velocità lì davanti per Liverani che ha bisogno di vincere (e convincere) per togliere di mezzo i nuvoloni che stazionano sulla sua panchina.
Risponde la Reggina con Ravaglia che prende il posto di Colombi tra i pali; in difesa Di Chiara (oggi capitano) e Pierozzi fanno la guardia alle fasce esterne mentre Gagliolo e Camporese (che sostituisce Cionek) presiederanno la zona centrale dell’attacco isolano. A metà campo Majer centrale con Fabbian ed Hernani sulle corsie laterali mentre in attacco persiste la regola che conferma Menez ‘’falso nueve’’ con ai lati Canotto e Rivas. Circa 200 i tifosi amaranto al seguito degli ospiti.

Cagliari subito in vantaggio: calcio di punizione dalla destra e colpo di testa di Lapadula col quale batte Ravaglia. Al 2’ Cagliari-Reggina: 1-0. In questo caso la difesa (e lo stesso portiere) non sono esenti da colpe: l’italo-peruviano (al terzo gol stagionale) ha impattato di testa senza alcuna pressione di Camporese e Gagliolo mentre il portiere non ha accennato neppure l’uscita.
Risponde subito (al 6’) la squadra amaranto con Hernani che chiama alla difficile parata Radunovic che si distende e salva la sua porta. Il portiere di casa si salverà anche all’11’ su tiro del solito Hernani. Al 20’ è Millico a sfiorare la segnatura: saltato Pierozzi, l’ex torinista scocca il destro che esce di poco a lato.
Gagliolo – gol! Hernani dalla bandierina pesca nel cuore dell’area il difensore, ignorato da Altare e Makoumbou, il “vichingo” con un imperioso colpo di testa a schiacciare mette la palla alle spalle di Radunovic per l’uno pari. Al 23’: Cagliari – Reggina 1 a 1. Grande festa dei tifosi amaranto presenti all’ “Unipol Domus”. Per l‘italo-svedese è il secondo gol stagionale.
Occasionissima per la Reggina al 35’: Canotto manda in mezzo dove Hernani controlla e tira a colpo sicuro con Di Pardo che s’immola. Clamoroso! Al 45’ ancora Reggina con Fabbian che manda di poco alto rispetto alla porta del Cagliari su assist di un immenso Menez. Peccato, sarebbe stato un eurogol.
La Reggina meriterebbe il vantaggio per quanto dimostrato nel corso del primo tempo, per le azioni costruite e per il gioco prodotto. E in tutto ciò con un Hernani ed un Menez di ben altra categoria che stanno facendo ammattire la retroguardia sarda. Le statistiche parlano chiaro: 2 tiri per i padroni di casa e 5 per gli ospiti, 4 corner a 1 per gli amaranto e, per ultimo, ma non per questo meno importante, 22 minuti di possesso palla per la Reggina rispetto ai 16 del Cagliari.
La ripresa si apre con Nicholas Viola, ex bandiera della Reggina, che entra al posto di Makoumbou. Grandissima occasione al 54’ sull’asse Fabbian-Menez il quale, con un pregevole colpo di tacco, libera il giovane centrocampista dell’Inter: il tiro però non è irresistibile per cui la difesa di casa riesce a salvarsi in qualche modo in calcio d’angolo. Primi cambi al 65’ per la Reggina: escono Gagliolo (che ha ‘’beccato’’ un giallo), Menez e Rivas ed entrano Cionek, Gori e Cicerelli. Con queste mosse Inzaghi cambia l’assetto tattico con Gori punta centrale, Canotto esterno destra e Cicerelli sul fronte di sinistra. Al 70’, sugli sviluppi di un corner, Capradossi in acrobazia manda alto; nell’azione successiva lo emula Cicerelli dall’altra parte. Al 76’ esce Fabbian: al suo posto Joel Obi al suo esordio in maglia amaranto. Nel Cagliari escono Barreca e Millico ed al loro posto Carboni e Deiola.
Non riesce alla Reggina il sorpasso dopo un primo tempo sontuoso e giocato per vincere. La ripresa ha visto sparire dal campo la squadra di casa ma il caldo ha sfiancato anche l’undici di Inzaghi che porta in riva allo Stretto il primo pari stagionale. Ai punti avrebbero meritato gli amaranto ma l’uno a uno serve soprattutto per il morale dopo le ultime sconfitte rimediate e può andar bene anche ai padroni di casa, ancora frastornati dagli scossoni in dirigenza dei giorni scorsi. Lunedì 7 novembre al “Granillo” arriva ci sarà un posticipo di fuoco con il Genoa, che mentre scriviamo è impegnato con il Brescia ed è chiamato a replicare al Frosinone, corsaro a Cosenza; il Cagliari, invece, nel prossimo turno andrà a Bolzano a cercare di fermare la corsa del SudTirol dell’ex Bisoli. La compagine di Inzaghi sale a 19 punti mentre i sardi vanno a quota 15 con la griglia playoff distante tre punti ma con la fortuna che la classifica è cortissima

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