BREVI APPUNTI SPARSI

1) DAMMI IL CINQUE!Frosinone e Genoa conquistano i rispettivi scontri diretti e si prendono la vetta della classifica: la quinta vittoria casalinga dei ciociari (su 5 partite, e senza subire neppure un goal…) ed il quinto blitz del Genoa (compiuto in casa della Ternana, fermata dopo 5 vittorie di fila…) comportano un nuovo avvicendamento in testa al girone, in una giornata nella quale solo altre due squadre della parte sinistra della classifica hanno fatto bottino pieno (l’Ascoli nel posticipo contro il Cagliari ed il SüdTirol, che sabato ha battuto il Parma e conseguito la vittoria numero…5). Posto che la serie B è un torneo indecifrabile, che persino l’ultima della graduatoria può fare 3 reti fuori casa giocando più di 30 minuti in 10 contro 11 e che l’anno scorso alla decima giornata nelle prime 4 posizioni in classifica si trovavano 4 squadre che alla fine non sono state promosse in serie A, tutto lascia pensare che il prossimo turno sia favorevole alle battistrada, per via degli impegni delle inseguitrici (tra questi, Bari-Ternana e la trasferta del Brescia proprio a Genova).

Foto LiguriaSport

2) GRIFONI, LEONI… E LEPRI – se prima della sosta Bari, Reggina e Brescia si spartivano lo scettro e gli applausi, nelle successive 4 gare lo scenario è cambiato: le Rondinelle hanno racimolato solamente 2 pari casalinghi, frutto di altrettante rimonte subite a fine partita, hanno preso 6 pere proprio in quel di Bari ed hanno perso contro un Cagliari che ancora non sembra abbia smaltito il declassamento, i calabresi (pur non demeritando mai) hanno preso 6 reti e perso 3 volte, ed i galletti hanno battuto Brescia e Venezia, ma nelle ultime 3 gare (turno in Coppa compreso) sono arrivate altrettante sconfitte, senza neppure un goal all’attivo (avendo Antenucci e Cheddira in rosa la cosa salta all’occhio). Non sarà un caso se il comando ora è passato alle due compagini meno battute e con le migliori difese, ma il traguardo è ancora lontano e non mancheranno le sorprese.

Foto Bresciaoggi

3) Lì SOTTO QUALCOSA SI MUOVE – così come in alto nessuno ha trovato la forza per scappare, nelle retrovie si registrano timidi segni di ripresa più o meno ovunque: solo il Benevento (sconfitto dal Como ed ora alle prese con il ritiro in Abruzzo, dopo il caso delle dimissioni respinte di Cannavaro) ed il Cosenza (travolto dalla SPAL e contestato dai propri tifosi, con Dionigi riconfermato con un comunicato non molto convincente) non hanno fatto risultato. Attenzione alla situazione del Palermo, bisogna capire se con Corini la pazienza degli sceicchi è paragonabile alle loro disponibilità: lo 0-0 con il Cittadella non è stato gradito…

Foto LabTV

4) CAVALLI (E CASTORI) DI RITORNO – già affrontato il discorso di Bisoli e del suo SüdTirol che ha fatto più punti di tutti dal suo arrivo in panca, e tenuto in sospeso il giudizio su Longo e De Rossi almeno fino alla seconda pausa, già adesso è lecito affermare che il ritorno di D’Angelo sulla panchina del Pisa abbia portato la svolta sperata: 8 punti, 10 reti realizzate e nessuna sconfitta in 4 partite certificano il buon momento dei toscani, che magari avrebbero meritato qualcosa in più anche con Maran ma che solo con il ritorno del pescarese (e anche di qualche giocatore dall’infermeria o dagli impegni con le Nazionali) iniziano a venir fuori da una situazione psicologica e di classifica preoccupante, quasi a dimostrare che da quelle parti va per la maggiore la ribollita e non una minestra riscaldata. Un altro ritorno che sembra sia stato premiato è quello di Castori a Perugia, che espugna il “Granillo” e lancia un forte segnale ad una tifoseria in rotta con la presidenza, ad un paio di “senatori” dello spogliatoio ed a tutte le avversarie. Se il colpo gobbo di sabato rimarrà una rondine che non fa primavera o se i problemi emersi ad inizio campionato e deflagrati durante l’interregno di Baldini sono stati in parte risolti lo capiremo meglio sabato nella partita contro il Cittadella.

Foto Gianluca Dimarzio

5) IL PERSONAGGIO – in una giornata nella quale Coda, Melchiorri e Cerri realizzano tre doppiette che hanno un significato che va al di là del mero dato statistico, non si può non evidenziare la stupenda prestazione di Ernesto Torregrossa, mattatore nel 4-2 rifilato dal suo Pisa ad un buon Modena. Nella mezz’ora abbondante in cui è stato in campo, per altro con un cartellino giallo ricevuto dopo neanche un minuto dal suo ingresso, ha siglato il goal del parziale 2-1 da rapace d’area qual è, ha propiziato il terzo goal di Masucci con una giocata da applausi e ha messo il punto esclamativo sul risultato con un calcio di rigore cercato e voluto (ed assegnato dal VAR, non come accaduto 10 minuti prima…). Grandissimo ritorno per il numero 10, colpito da un infortunio ad inizio stagione che ha complicato il percorso del Pisa nelle prime settimane.

Foto Today
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