Er fonnoschiena non serve solo pe’ sedesse!
di Basilio Gabrurin

Ieri sarei dovuto andare a Messina per assistere e commentare la gara poi persa malamente dal Latina. Ho avuto come un sesto senso, una paura inconscia di dover rimanere malissimo, esterrefatto, sorpreso e quant’altro. Quando sono arrivato a Villa San Giovanni non ho saputo resistere alla tentazione di recarmi al Chioschetto verde sul Lungomare reggino dove fanno il gelato più buono dell’intero globo: ‘’Ma sì, traghetto dopo, c’è tempo: per Cesare ne vale la pena’’ ho pensato dopo esser salito sul treno che mi stava portando a Reggio. Andare a Reggio Calabria, per me, è come tornare a casa, nel mio ambiente naturale. E sì che io sono di origini venete e con la città della Fata Morgana non ‘’ci azzecco niente’’: me ne sono innamorato quasi per caso quella volta che mi si ruppe la macchina prima di arrivare a Villa San Giovanni dove io e la mia allegra famigliola ci saremmo dovuti imbarcare per raggiungere Taormina. Era il 1996, il mese era agosto e faceva caldo dappertutto meno che a Reggio dove spirava una fresca brezza marina. Un paradiso. Il capomeccanico mi spiegò dove avremmo potuto mangiare qualcosa e ci ritrovammo sul Lungomare. Rimanemmo estasiati da tracotante bellezza. Ripeto: un Paradiso. Da allora non posso fare a meno di Reggio. Per me è la mia seconda città e guai chi me la tocca. Dove eravamo rimasti? Ah sì: Messina-Latina. Il biglietto l’ho fatto al volo e via all’Oreste Granillo, altro che Franco Scoglio! Sapete tutti com’è andata a finire. Io seguo i social e qualche gruppo facebook di tifosi amaranto. Ebbene, se non avessi assistito alla partita mi sarei fatta un’opinione sbagliata leggendo tutte le critiche piovute da ogni parte al povero Inzaghi: ha sbagliato formazione, è meglio che se ne vada da dove è venuto, doveva mettere questo, doveva mettere quello e via dicendo. Ma avete visto un’altra partita? Se una squadra tira ben 27 volte verso lo specchio della porta ed il portiere riesce a prenderne 28 per bontà divine, è colpa di Inzaghi? Se l’arbitro (e il VAR) concede un rigore inesistente al Perugia e soprassiede su 20 interventi platealmente fallosi degli avversari è – per caso – colpa di Inzaghi? Se la Reggina coglie pali e traverse in quantità industriali è ancora colpa di Inzaghi? Dai su, facciamo i seri. Pur tuttavia Superpippo ha ‘’cannato quarcosa’’. E vò spiego mejo cos’è sto quarcosa (scusate se parlo er mio dialetto, me viè meglio): Di Chiara, visibilmente scosso e nervoso (avrebbe voluto mangiarsi Santopadre e tutti coloro con la maglia rossa addosso) non ha fatto null’altro che sbagliare di tutto e di più per non parlare di un Cionek lento e impacciato, mai in partita. Ed Hernani? Ne volemo parlà? Macchinoso, legnoso e mai alla ricerca delle seconde palle, quasi dovesse svolgere il compitino per dovere di presenza. Per farla breve: la squadra amaranto ha bisogno dell’abnegazione e la saggezza tattica di Crisetig il quale fa giocare in modo mirabile anche Majer e Fabbian. E per modo mirabile intendo dire che hanno maggiori possibilità offensive e non solo quelle meramente interdittive come sta succedendo nelle ultime uscite. Tra l’altro, con il triestino in campo, Menez gioca fronte porta senza bisogno di andare a prender palla sulla mediana e arrivare davanti al portiere con le idee annebbiate per la fatica. Ultima considerazione: Gori è un attaccante di movimento, uno che sa aprire spazi e varchi per gli inserimenti da dietro dei centrocampisti nonché bravo e lucido sui colpi di testa. Perché non utilizzarlo attuando un 4-1-4-1? Sarebbe devastante con Canotto a destra e Ciceretti a sinistra: provare per credere. Però c’è ‘nperò: qual è quella squadra che perde in casa 3 a 0 (ancorché con l’uomo in più) e nei minuti finali segna du gol e te coje na traversa e ‘npalo? Dalle mie parti se dice ch’er fonnoschiena non serve solo pe’ sedesse…


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