Reggina: due legni, un rigore negato e diciotto (!) parate del portiere avversario. Il Perugia non ha rubato nulla.

Inzaghi, rispetto a Parma, cambia solo una pedina: Ricci preferito a Canotto sull’out di destra. Rivoluzione, invece, in casa biancorossa: esclusi per motivi disciplinari Rosi e Angella, dentro Sgarbi e Casasola ed in avanti la coppia Strizzolo–Melchiorri, con Bartolomei ispiratore. Solo panchina per l’altro ‘’ammutinato’’ Kouan e Di Carmine.
Succede davvero poco nei minuti iniziali (ospiti comunque capaci di conquistare ben 4 angoli nel primo quarto d’ora), ma è la Reggina ad andare vicina al gol con Menez, il cui tiro è facile preda di Gori.
Su capovolgimento di fronte è Melchiorri a portare in vantaggio gli ospiti, che sfrutta un’indecisione della difesa amaranto e s’invola verso Colombi, battendolo con un rasoterra. Dubbi per la posizione di partenza del numero 9 ospite: inizialmente, infatti, il guardalinee alza la bandierina, solo dopo qualche minuto l’arbitro convalida. Quello di Melchiorri al 18’ minuto è il primo gol subito dagli amaranto in casa e, allo stesso tempo, il primo realizzato dagli ospiti (peggiore attacco del torneo, solo 5 reti segnate in tutto prima di oggi) lontano dal “Curi”.
La squadra di casa reagisce subito con Ricci ma Gori si oppone in qualche modo. Due minuti più tardi sarà Majer a sparare verso il portiere avversario che ci mette una pezza. Al 35’ Rivas prende palla sull’out di sinistra e crossa al centro dove Casasola devia la sfera non permettendo a Fabbian di battere a rete.
Quello portato all’area perugina è un assedio in piena regola, ma la squadra di casa non riesce a trovare il varco giusto per ristabilire la parità. Al 41’ è Strizzolo a chiamare alla parata Colombi mentre in chiusura di primo tempo Gori, che compie un miracolo mandando sulla traversa una punizione di Hernani e, nella stessa azione, si salva un’altra volta neutralizzando un lob di Fabbian. La Reggina continua a spingere ma il risultato è sempre quello maturato grazie al gol di Federico Melchiorri.
Nella ripresa, Reggina vicinissima al pari con un colpo di testa di Gagliolo che si spegne sul fondo per una questione di centimetri. I padroni di casa hanno costantemente il pallino delle operazioni praticando un gioco tutto sommato piacevole ma il Perugia difende con tutti gli effettivi la porta ed una vantaggio insperato. Al 53’ doppio miracolo di Gori che dice no a Rivas e Pierozzi. Perugia in dieci dal 55’ per doppio giallo a Santoro e Inzaghi, quindi, manda in campo Gori e Cicerelli al posto di Ricci ed Hernani cosicché la Reggina da questo momento gioca col 4-4-1-1.
All’ora di gioco Luperini (entrato solo qualche minuto prima al posto di Strizzolo) si tuffa in area e Meraviglia concede incredibilmente un rigore a favore del Perugia, ammonendo nella circostanza Cionek. Sul dischetto va Melchiorri che spiazza Colombi e fa 0 a 2, realizzando la propria personale doppietta e la terza rete nelle ultime due partite (suo anche l’illusorio goal del pari domenica scorsa il casa con il SudTirol).

Reggina al tiro con Majer al 65’, ma il portiere fa buona guardia, mentre al 68′ è Cicerelli a colpire il palo e poco dopo Gori dice no di nuovo a Majer. In questa ultima occasione, Menez viene abbattuto in area da Curado con una manata, ma l’arbitro Meraviglia (sempre lui) fa finta di nulla ed il VAR è complice.

Al 72’ terzo gol del Perugia: ennesima ripartenza – questa volta di Di Serio, subentrato a Melchiorri – che supera in velocità la retroguardia calabrese, ringrazia sentitamente l’indecisione di Pierozzi e Colombi e spedisce in rete.
La Reggina accorcia all’80’ grazie un colpo di testa di Gori su assist perfetto di Pierozzi dal versante destro: 1 a 3. A tre minuti dal novantesimo è Fabbian a siglare il 2 a 3, dopo aver sfruttato un invitantissimo pallone di Crisetig in piena area di rigore.
Al 95′ altra occasionissima per la Reggina con Cicerelli che centra la traversa su calcio piazzato, ma è l’ultimo brivido di una gara che ha visto passare il Perugia di Castori grazie ad una difesa ad oltranza, a tre micidiali ripartenze e ad un macroscopico regalo dell’arbitro Meraviglia. Il migliore in campo è stato senza dubbio il portiere degli ospiti, bravo a togliere le castagne dal fuoco ai suoi, rimasti in inferiorità numerica per buona parte della ripresa, e autore di ben 18 parate









































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