FATTORE CAMPO ADDIO: dopo 9 turni, solo 5 squadre non hanno conosciuto l’onta di una sconfitta casalinga: stavolta a cadere è stato il “San Nicola” di Bari, violato da un Ascoli capace di rendere inoffensiva la coppia Cheddira-Antenucci (13 reti in due) e più stabile la propria posizione in graduatoria (oltre a quella di mister Bucchi in panchina). Primo stop in assoluto per i pugliesi, che hanno comunque raccolto più del doppio dei propri punti fuori casa (13 su 18 totali). Da segnalare altri 4 blitz in giornata (ad opera di Frosinone, Genoa, Ternana e SüdTirol) e la perdurante mancanza di successi casalinghi per Venezia e Pisa.

TERNANA FORZA CINQUE…: dopo una serie di “balli di coppia” al vertice della classifica, per la prima volta una squadra conquista la vetta solitaria: è la Ternana di Cristiano Lucarelli che, dopo una lenta partenza iniziale, ha zittito i detrattori a suon di vittorie e prestazioni collettive molto convincenti. Il quinto successo di fila dei rossoverdi, complici vari risultati favorevoli dagli altri campi, li proietta in cima al raggruppamento, ma nel giro di 4 turni dovranno affrontare il Genoa ed il Brescia al “Liberati” ed il Bari fuori casa: Bandecchi (dopo aver simpaticamente proposto di finire adesso il campionato) faccia pure gli scongiuri, ma sa bene che venir fuori da questo trittico di partite con almeno 6-7 punti potrebbe garantire la prima fuga stagionale.

…MA LA CLASSIFICA RESTA CORTA: quando si parla della serie B ci sono due frasi che non passano mai di moda: la prima è “a giudicare dalle squadre che ci sono, sembra più una A-2”, la seconda è “bastano 2-3 vittorie di fila per ritornare su”; ecco, notare che nella parte altissima della classifica ci sono ben 7 squadre in 3 punti (Genoa e Parma ringraziano per essere state aspettate dalle altre, forse il Cagliari lo farà tra qualche settimana) o assistere alla metamorfosi di Modena e SüdTirol da “pericolanti” a “matricole terribili” (di loro due scriviamo meglio più avanti) conferma la bontà di quelle affermazioni. Un altro tormentone è “il campionato è lungo”, però è consigliabile che a Venezia, Como e Perugia (solo per citarne alcune) non lo ripetano affatto.

PECCHIA E BISOLI TECNICI SUPER: “quando le cose non vanno, il primo a pagare è sempre l’allenatore” (va bene, basta frasi fatte!), ma quando le cose vanno, larga parte del merito è loro. Il turno va in archivio con i successi del Parma, che risale silenziosamente la classifica facendo di necessità virtù e battendo in casa la Reggina con 5 under schierati dall’inizio, e del SüdTirol, che dall’arrivo del tecnico di Porretta Terme in panchina è imbattuto, viaggia con una media di oltre 2,5 punti a partita e si è tolta lo sfizio di prendersi pure lo scalpo del Perugia (peraltro, dovendo anch’egli fare a meno di uomini importanti, Rover su tutti). Nel prossimo turno ci sarà la sfida tra le squadre da loro allenate, e ci sarà da divertirsi. P.s. Menzione speciale per l’unico “eroe di Berlino” che ha fatto bene in questo turno: Grosso azzecca tutti i cambi ed il Frosinone completa la rimonta in Laguna e va a -1 dalla vetta…

IL PERSONAGGIO: il giocatore simbolo del positivo periodo del Modena non è Davide Diaw (comunque in rete per la terza partita di seguito: guarda caso, coincide con il terzo successo di fila dei canarini), ma Luca Tremolada. Posto che il Como… ammirato al “Braglia” è stato orrendo (e che Cesc Fabregas sembra sia finito in riva al Lario per svernare), è da sottolineare la prova del numero 10 di Tesser, che ha fornito ben 4 assist ai suoi compagni, confermandosi un elemento temibile sulle palle inattive (nel caso in essere, calci d’angolo), ed ha ritrovato l’affetto di una tifoseria che spesso lo aveva criticato in questo primo scorcio di stagione. Sugli scudi anche altri elementi della “vecchia guardia”, come Gerli (beniamino del pubblico gialloblù e cresciuto esponenzialmente nel giro di poche partite) e capitan Pergreffi (autore di una doppietta nella gara di sabato e vero e proprio “talismano”: con lui in campo il Modena non ha mai perso).




















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