La squadra amaranto fa suo il derby con facilità

Metamorfosi Reggina: Inzaghi preferisce Ricci ed Hernani lasciando in panchina Canotto e Crisetig per cui a Majer spetta l’incombenza di mettere ordine e dettare i tempi di gioco della compagine amaranto. Nel Cosenza c’è Larrivey in avanti. Alle spalle dell’attaccante agiscono D’Urso e Brignola con la mediana composta da Voca, Brescianini e Vallocchia.

Pronti via e Reggina in vantaggio con Rivas al 9’: l’honduregno riceve da Ricci con una finta fa sedere mezza difesa; poi, a botta sicura, mette dentro la palla dell’uno a zero. Il Granillo quasi si accartoccia.

Tre minuti più tardi sarà ancora Rivas ad impegnare a terra Matosevic. La squadra di Inzaghi sciorina calcio e Menez, che ha colpi da campione, viene sistematicamente contrato fallosamente. Per non parlare di Ricci e Rivas che si scambiano le fasce a piè spinto disorientando la difesa ospite oppure di Majer che distribuisce con eleganza e giustezza. Ed una parola la vogliamo spendere per Hernani abile a costruire trame piacevoli, aperture, lanci di cinquanta metri e visione di gioco come nessuno in Serie B. Alla mezzora è Di Chiara con una grande percussione a presentarsi al tiro costringendo Matosevic a mettere in corner. E qui finisce la prima frazione di gioco con la squadra di Inzaghi avanti nel punteggio e con gli ospiti che si sono fatti vedere solo sporadicamente nella metà campo amaranto.

La ripresa si apre con un suggerimento di Rivas per Menez che tira prontamente: il portiere si salva in qualche modo. Nel bel mentre lo Stadio Granillo intona cori simpatici indirizzati ai circa 600 tifosi cosentini sistemati nel settore riservato agli ospiti.

Al 51’ Menez fa il due a zero: Ricci va via sulla destra e manda per il francese che fa secco il portiere ospite con un fendente chirurgico. E proprio in questo frangente s’è intravista tutta la pochezza tecnica e tattica della compagine di Davide Dionigi costantemente in balia del più quotato avversario.

Al 62’ la Reggina confeziona il tre a zero con Pierozzi che stoppa di petto un perfetto assist di un Di Chiara devastante e batte il portierino ospite. Cosenza tramortito per la gioia dei quindicimila tifosi amaranto.

Qualche minuto dopo Butic, su cross teso di Calò, coglie il palo con un colpo di testa mentre, nel capovolgimento di fronte, Canotto non riesce a saltare il portiere in uscita grazie all’intervento di Gozzi da dietro. Sarebbe stato umiliante ed a proposito di ciò, si è notato che la squadra amaranto, dopo la terza segnatura, ha tirato i remi in barca evitando altre scorribande e ulteriori segnature, limitandosi (tutt’alpiù) a controllare

La Reggina vince e convince contro un Cosenza che avrebbe dovuto difendersi ad oltranza, tentare qualche contropiede e mettere il bastone tra le ruote alla formazione in maglia amaranto. Tutto ciò non è avvenuto per un motivo semplicissimo: la compagine dello Stretto è sicuramente più attrezzata e creata per ripulire partite sporche come queste e quindi avvezza a certe situazioni. La squadra di Mister Inzaghi – dicevamo – ha vinto e convinto, dimostrando, ove ve ne fosse bisogno, che la sconfitta di Modena è da considerarsi un semplicissimo incidente di percorso e frutto di castronerie arbitrali. Con questa vittoria straripante, gli amaranto si trovano primi in classifica con 18 punti in coabitazione del Bari anche oggi vittorioso in quel di Venezia. Il prossimo turno vedrà la Reggina in trasferta a Parma (oggi fermato sul nulla di fatto a Pisa) mentre il Cosenza sarà impegnato in casa col Genoa.  

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