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Un Parma non trascendentale ma solido e concreto ha la meglio sul Frosinone al termine di una gara avara di spunti tecnici

di Rocco Genovese

Pecchia conferma quasi in toto la formazione che ha espugnato il “Del Duca” nel turno precedente, con il solo Circati in difesa al posto di Romagnoli in difesa, e mantiene Tutino, Vazquez e Camara a ridosso di Inglese. Grosso risponde con un 4-3-3 che vede Frabotta e Sampirisi a presidio delle fasce, la cerniera di centrocampo Kone-Mazzitelli-Boloca e Mulattieri al centro dell’attacco, con Garritano largo a destra e Caso libero di spaziare sull’intero fronte offensivo. Dopo un inizio di marca ciociara, con due azioni nei primi 5 minuti partite dalla destra  (bravo Valenti nella prima ad anticipare Mulattieri in area prima che il cross basso di Caso riesca a servirlo), la partita scorre via senza particolari sussulti. Il 4-2-3-1 dei padroni di casa prevede Del Prato sovente sulla linea del centrocampo e Oosterwolde sul versante opposto con il compito di attivare Tutino e schermare le sortite di Sampirisi e Garritano, e  Juric ed Alvarez arretrare a turno sulla linea dei centrali, mentre le azioni degli ospiti nascono sostanzialmente dai piedi di Caso e dalle percussioni di un Kone in palla, che i giocatori di casa contengono a fatica, come nel caso di Juric, che lo abbatte al 27′ prima che entri in area e si prende un cartellino “arancione”. Vazquez e Inglese si fanno vedere solo al 34′, quando il primo calcia una punizione dai 25 metri sulla sinistra ed il secondo anticipa tutti in area dopo una spizzata di Estevez, ma il suo colpo di testa sorvola la porta di Turati. Azione insistita degli emiliani al 37′: lancio lungo dalle retrovie, Oosterwolde è in posizione avanzata e tenta una conclusione che Turati respinge, e dopo un nuovo tentativo dell’olandese, che riprende palla e la rimette in mezzo senza che nessuno ne approfitti, la palla a torna a Vazquez che si gira su se stesso e scaglia un tiro dalla lunetta dell’area che Turati non vede partire ma riesce a bloccare. Il risultato cambia nel recupero della prima frazione: Del Prato ha campo, si accentra e scambia con Vazquez, che attira a sè due difensori e premia l’inserimento di Camara in area, fermato fallosamente da Frabotta. Giallo per il numero 99 ospite e rigore, che Tutino trasforma spiazzando il portiere. La ripresa si apre con un secondo fallo di Frabotta di area (punizione Oosterwolde, Valenti colpisce di testa in area piccola e la palla finisce sul suo braccio) ed un secondo rigore, che  Man (entrato al posto di Camara), realizza col brivido: Turati tocca il pallone, che sbatte sul palo, accarezza la traversa, carambola sull’altro palo e finalmente si insacca. Dopo un parapiglia a bordo campo che costa l’espulsione a Grosso, Juric verticalizza per Inglese che realizza il 3-1, annullato per netto fuorigioco del numero 45 di casa. Morrone (vice di Grosso e grande ex della gara) rinnova il fronte d’attacco, sostituendo Caso e Mulattieri con Insigne e Moro e quest’ultimo prima costringe al fallo Valenti, che spende un “giallo” per fermarlo prima che entri in area (Insigne sprecherà la punizione, murata dalla barriera) ed a 9 minuti dal termine dimezza lo svantaggio, raccogliendo un suggerimento di Mazzitelli e superando Buffon in uscita, che di lì a poco dovrà pure lasciare il campo a Chichizola per un problema muscolare. Il Frosinone ci crede, ma crea una sola grande occasione in pieno recupero, con il colpo di testa di capitan Lucioni che si stampa sulla trasversale. Il Parma chiude in 10 (doppia ammonizione al giovane Hainault, entrato al posto di Tutino), soffre ma vince e aggancia il Frosinone al sesto posto.

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