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Una quasi sufficienza per una squadra ancora in ‘’assestamento’’

di Salvatore Condemi

Rispetto alla scorsa stagione, il Parma è migliorato sia dal punto di vista tecnico che da quello comportamentale. Del resto, qualitativamente la squadra resta indiscutibile con gli elementi che compongono una rosa di tutto rispetto. Cominciamo con i due portieri. Cosa dire di Buffon? Quale appellativo possiamo affibbiare a questo mostro sacro? E Chichizola? Non lo scopriamo certamente in questa sede. Per cui andiamo avanti. In difesa il giovane Del Prato giganteggia e Romagnoli è una roccia per non parlare di Oosterwolde, Coulibaly e Osorio, lottatori nati. A centrocampo Camara, Esteves, Sohm, Bernabe e Juric sono di categoria superiore e, nel contempo, vincono facilmente (quasi naturalmente) quasi tutti i contrasti di gioco. I dati dicono che dall’inizio torneo i mediani del Parma hanno vinto ben 343 contrasti: vorrà pur dire qualcosa o no? E in attacco? Mihaila, Man e Tutino si danno da fare ma non riescono ancora a fare la cosiddetta differenza. E Inglese – che comincia a svegliarsi – potrebbe invece essere determinante per questa squadra che produce tantissimo ma che subisce anche parecchio (finora 11 reti a fronte dei 9 subiti). E Fabio Pecchia? Le sue squadre carburano lentamente e progressivamente come i vecchi motori diesel. Nove i punti conquistati fino al momento (due vittorie, tre pareggi ed una sconfitta tra le mura amiche) che le permettono di ‘’vivacchiare’’ ai confini dei playoff. Siamo però sicuri che alla lunga il maggior tasso tecnico e la determinazione avranno la meglio. VOTO: 5,5

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