Una zampata di Partipilo regala la vittoria alle Fere. Grifoni volitivi ma poco pericolosi, Di Carmine fallisce un rigore. Castori rischia?
di Rocco Genovese
Bella giornata e bella cornice di pubblico al ‘’Liberati’’ che si presenta in discrete condizioni. Dodicimila gli spettatori di cui 600 grifoni. Lucarelli continua a dare fiducia sa Favilli in luogo di Donnarumma con Palumbo e Partipilo alle sue spalle. Castori propone una sorta di 3-5-1-1 abbastanza abbottonato e progettato per un gioco di rimessa con Kouan a supporto di Di Carmine preferito a Strizzolo. Il derby d’Umbria non tradisce le attese e, fin dalle prime battute, si assiste ad una gara piacevole ancorché avara di di grosse occasioni tra due squadre che non difettano di furore agonistico. Il primo squillo è di marca perugina con Bartolomei che al 21’ raccoglie un pallone dalla lunetta dell’area e tenta una conclusione forte e precisa che trova la pronta risposta di Iannarilli.
Sei minuti più tardi, l’arbitro dell’incontro, Di Bello, decreta un calcio di rigore per i Grifoni per un pestone di Coulibaly su Casasola. Sul dischetto va Di Carmine che si fa ipnotizzare dal portiere avversario che para in due tempi.
Al 35’ la Ternana, sugli sviluppi di un angolo, fallisce il bersaglio grosso prima con Mantovani poi con Di Tacchio.
La pressione della Ternana viene premiata a pochi secondi dalla fine della prima frazione: Palumbo chiama lo schema su punizione e scodella in area per Partipilo che scatta alle spalle di Luperini e fulmina Gori con un destro sotto misura.
In apertura di ripresa Corrado disegna un passaggio che taglia la difesa ospite e serve Partipilo che prende palla, resiste al ritorno dei centrali di Castori, penetra in area e prova un tiro da posizione defilata che viene bloccato da Gori. L’inerzia della gara si sposta progressivamente a favore dei padroni di casa, il Perugia cerca di profondere il massimo sforzo, ma solo Kouan e Casasola sembrano averne di più. Castori lancia finalmente Beghetto e Strizzolo (fuori Santoro e Paz) al 58′. Poco dopo, Castori lancia tutti gli attaccanti a sua disposizione, avvicendando prima Di Carmine con Melchiorri e poi togliendo Rosi, un difensore, per mettere l’ex Lecce ed Empoli Olivieri ma i cambi non variano il canovaccio della gara. La Ternana, intanto, continua a ragionare tenendo palla a centrocampo e lasciando passare i minuti. Il Perugia prova a lanciare palloni nella trequarti avversaria, ma tutte le iniziative si rivelano estemporanee ed inefficaci mentre la Ternana non chiude la partita. Favilli e Partipilo lasciano il posto all’84’ per Raul Moro e Donnarumma, quest’ultimo si presenta con una conclusione in area murata da un difensore ospite. Il Perugia non punge, e dopo 5′ di recupero arriva il triplice fischio di Di Bello. La festa è tutta del pubblico di casa, che celebra una Ternana che porta a casa il risultato pieno, dando continuità al blitz di Parma, e piomba in zona play-off. Il Perugia ha mostrato la solita intensità, ma non ha mai dato l’impressione di poter raddrizzare l’andamento dell’incontro. La sterilità offensiva dei grifoni (solo 3 goal all’attivo, peggior attacco del torneo) è allarmante, alla ripresa servirà tutto un altro atteggiamento per risalire la china. Di Carmine, tra l’altro, non è riuscito a segnare neppure su calcio di rigore: evidentemente c’è un blocco mentale che attanaglia i ragazzi di Castori.






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