Una bella Reggina mette facilmente alle corde i rosanero. Tre a zero al Granillo

La Reggina batte senza problemi anche il Palermo e si pone quale battistrada della B seppur in coabitazione di Frosinone e Brescia. Gli amaranto hanno giocato una gara quasi perfetta. E per ‘’quasi’’ intendiamo una partita dove i gol amaranto sarebbero potuti essere almeno il doppio se Menez, Rivas e Canotto non avessero sprecato l’inimmaginabile. Nella seconda metà della partita, sebbene in inferiorità numerica per più di venticinque minuti, Gagliolo e compagni non hanno sofferto assolutamente e, anzi, hanno saputo regalarsi la chicca del terzo gol realizzato da Liotti. Questa Reggina fa paura. Fa paura perché gioca in scioltezza, ha un Menez in più, un Majer stratosferico, un Rivas arrembante, una difesa imperforabile ed un allenatore che sa disporre nel migliore dei modi i propri uomini in campo. Il Palermo è da rivedere e da ciò che ha fatto vedere al Granillo è una ‘’formazione’’ con buone individualità ma che deve ancora diventare squadra.
LE FORMAZIONI – Nessuna novità di formazione nella Reggina di Pippo Inzaghi che si presenta con il 4-1-2-3 con Crisetig davanti alla difesa – composta da Cionek e Gagliolo – quale indiscusso metronomo; Pierozzi e Di Chiara braccetti, Majer e Fabbian a presidio della mediana. In avanti Canotto e Rivas a supporto di un Menez.
Risponde il Palermo di Eugenio Corini con uno speculare modulo tattico composto da Buttaru, e Mateju larghi e la coppia Nedelcearu-Bettella al centro della difesa. Centrocampo di altissima qualità con Segre e Saric larghi e Stulac sulla mediana. In attacco Elia e Di Mariano larghi con Brunori punta di diamante.
L’unica differenza tra i due moduli tattici è rappresentata dal fatto che Menez non è un vero numero 9 e non dà quindi punti di riferimento all’avversario in quanto si sposta continuamente da un vertice all’altro dell’attacco. Come spesso è accaduto dall’inizio del campionato il ‘’guascone’’ va a prender palla sulla trequarti, facendo alzare un difensore e abbassare un centrocampista.

LA CRONACA DEL PRIMO TEMPO – La Reggina avanti di un gol al 7’: Cionek allunga di testa verso il numero 7 che in acrobazia batte imparabilmente Pigliacelli. Per il giovane centrocampista è il secondo gol dopo quello siglato con il SudTirol la settimana scorsa.
Gioca meglio la Reggina che sfrutta le fasce e la velocità di Rivas, Canotto, Pierozzi e Di Chiara. Il gol amaranto, ancorché arrivato da corner, ha sfruttato infatti un inserimento di Canotto.
Il team di Inzaghi al 18’ avrebbe segnato anche il gol del 2 a 0 ma Rivas, al momento del passaggio filtrante di Menez si trovava in offside. Il Var annulla per una questione di cinque centimetri.
Il Palermo si fa vedere al 25’ con un colpo di testa di Stulac che si perde lontano dai pali di Colombi. La Reggina si difende con ordine e determinazione e cerca d ripartire in contropiede ma ora Menez, ora Rivas, ora Canotto non risultano efficaci commettendo errori di valutazione che fanno innervosire il loro allenatore. C’è da segnalare che gli uomini in maglia amaranto cercano di centellinare le forze e di far viaggiare la palla grazie a repentini cambi di di direzione disorientando l’avversario. Uno a zero alla fine del primo tempo.

LA CRONACA DEL SECONDO TEMPO – Grande azione della Reggina che va vicinissima al raddoppio al 2’ della ripresa: Menez serve Rivas che non si coordina al momento della stoccata e l’azione sfuma col pallone ribattuto fortunosamente da un difensore in maglia bianca.
Al 54’ occasione da gol per il Palermo: Stulac traversa per Di Mariano che di testa manda incredibilmente fuori. Un minuto appresso Brunori su imbeccata di Elia si fa ipnotizzare dal portiere di casa.
La Reggina non è mai doma e segna il 2 a 0: Majer dà a Rivas che porge a Menez. Il ‘’guascone’’ si porta appresso mezza difesa e manda la sfera all’incrocio dei pali dove Pigliacelli non può nulla. Un campione. La Reggina ha tra le sue fila un campione che fa lustrare gli occhi ai fortunatissimi tifosi amaranto. Che gol!
Al 62’ Reggina in dieci per un brutto fallo di Thiago Cionek nei confronti di Di Mariano. Inzaghi quindi cambia tutto: fuori Majer e Menez e dentro Lojacono e Liotti per il nuovo 4-4-1 con Rivas unica punta.
Il Palermo crea una sola azione al 67’ con Di Mariano che non riesce ad incidere su cross di Bettella. Poco, davvero poco.
Se poi consideriamo che con l’uomo in meno la squadra di Inzaghi fa il 3 a 0 vuol dire che la Reggina è davvero forte. È Liotti a depositare in fondo al sacco un pallone portogli con il contagiri da Cicerelli. Al 73’: Reggina avanti di tre gol. Con quello di Liotti sono dieci i gol realizzati in tre gare e due subite: questa Reggina fa paura.
Bettella al minuto 85 viene spedito anzitempo negli spogliatoi per un fallo su Cicerelli e quindi ristabilita la parità numerica tra le forze in campo. Ma non succederà più nulla: la Reggina è paga, il Palermo distrutto e di là da venire come squadra.
I 13mila del Granillo cantano e fanno festa…
Se dici qualcosa che non offende nessuno non hai detto niente – Oscar Wilde







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