È un Ascoli bellissimo e Gondo fa tripletta. Palermo da rivedere. Dopo 28 partite violato il Renzo Barbera

Eugenio Corini manda in campo il 4-2-3-1 con Elia, Floriano e Valente a supporto dell’unica punta Brunori. Risponde Bucchi col classico 4-3-3 con due varianti: Donati e Falasco al posto di Salvi e Giordano.
Alla mezzora passa in vantaggio l’Ascoli: Cedric Gondo approfitta di un errore da parte della retroguardia rosanero e infila la sfera alle spalle di Pigliacelli. Il Palermo non demorde e al 37’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, trova il pareggio con Brunori. In pieno recupero ecco il raddoppio ospite: Caligara conquista palla a centrocampo e lancia subito l’ex attaccante della Salernitana che batte il portiere di casa con un pallonetto delizioso. Primo tempo bellissimo.
Nella ripresa Gondo porta a tre le sue marcature personali: Bidaoui lo serve con il contagiri ed il numero 15 mette dentro la palla del 3-1. Al 63’ il Palermo prova a riaprirla con la rete di Segre. Al minuto 84’ Dionisi firma la rete del 4-2 ma la marcatura viene annullata per fuorigioco.
Termina col punteggio di tre reti a due per l’Ascoli che significa seconda vittoria in questo campionato e quota sette punti in classifica. Nella ripresa Palermo frastornato, stanco e incapace di costruire alcunché. Prima sconfitta per il team di Corini che perde l’imbattibilità casalinga dopo ben 28 gare e scende al quarto posto con quattro punti






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