
DA DOMENICA PROSSIMA INZAGHI NON PUO’ PIU’ PERMETTERSI ESPERIMENTI
Tanto tuonò che piovve sulla Reggina. Nel senso che è arrivato già alla seconda di andata il primo stop stagionale. Capita: è normale. E sarebbe oltremodo saggio non fare drammi.

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Ad ogni buon conto si è capito sin dalle prime battute non fosse giornata. Da cosa? Dalla paratona di Iannarilli su Fabbian che ha fatto strozzare in gola la gioia del gol agli amaranto ed al popolo reggino a seguito. Poi l’ennesimo erroraccio a centrocampo di Federico Ricci che ha dato il ‘’la’’ al perfetto lancio di Palumbo verso Partipilo. ‘’Esco o non esco…’’ ha pensato Colombi mentre il pallone stava giungendo all’attaccante rosseverde. Quando il portiere amaranto si è deciso era oramai tardi e la sabbia gettata sul terreno di gioco ha fatto il resto con la gamba affondata praticamente fino al polpaccio. E con quel gollonzo col piede destro, Partipilo – lui che usa solo il sinistro – ha trovato il gol della domenica. Sull’uno a zero la Ternana si è rintanata dietro la linea della palla e si è difesa strenuamente e fino al 75’.
E Inzaghi? Ha scelto (e mantenuto in campo) un Ricci letteralmente sovrastato dalla doppia marcatura, incapace di saltare l’uomo e di proporre un qualcosa di accettabile sulla fascia destra. E Menez? Costretto a tornare sistematicamente a centrocampo per recuperare palloni giocabili. Il risultato è stato quello che il francese s’è trovato lontano dall’area, di pestare i piedi ora a Crisetig ora a Liotti ora a Fabbian e di incaponirsi a giocare da solo contro tutti. E Rivas? Corre ma invano sia con la palla che senza palla, concedendosi, però, troppi buchi neri visto che da quelle parti i centrocampisti raddoppiano e non mollano la presa.
Dopo questa sconfitta che brucia perché inaspettata, Inzaghi deve pensare a ‘’piazzare’’ in campo gli uomini per cui la società ha investito tantissimo. A centrocampo mancava qualità, diciamolo a denti stretti, ma diciamolo. E anche un bambinetto può facilmente comprendere quanto Majer sia insostituibile nello scacchiere amaranto come lo sono Canotto sulla destra e Cicerelli sulla sinistra e così come lo è Di Chiara sul fronte difensivo mancino.
È quanto mai ovvio ed auspicabile che il tempo degli esperimenti sia definitivamente passato perché adesso si sta facendo sul serio. Non è un appunto, non è una polemica e non è una presa di posizione. Ma è innegabile che Crisetig debba rifiatare e riflettere sulla sua posizione in campo. Ricci, che ha delle evidenti lacune, deve accomodarsi in panchina, Liotti e Fabbian hanno gamba ma non qualità ed esperienza e, per finire, affidare la fascia a Pierozzi da una parte e Giraudo dall’altra dev’essere un evento straordinario e non la prassi. E Cionek? Arriva sempre in ritardo e procura falli sistematici con il cartellino giallo sventolato regolarmente sotto il naso. Quando negli ultimi minuti il trainer bresciano ha inserito Canotto, Cicerelli, Santander e Gori si è vista finalmente una Reggina cercare il gol del pari col sangue agli occhi. Siamo sicuri che già a cominciare da domenica prossima si vedranno i già citati Di Chiara, Majer, Camporese, Canotto, Cicerelli, Obi e poi Menez non più ‘’falso nueve’’ ma fantasista e finalizzatore di qualità.
Ripetiamo: la nostra non è una critica e non è una provocazione e lungi da noi da esprimere critiche distruttive e polemiche sterili







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