Dopo l’arresto di Luca Gallo, Presidente della Reggina, i tifosi amaranto sono in preda al panico. C’è da fare in fretta ma non ci si fasci la testa

Fonte Foto: Il Messaggero.it

Se prima dell’arresto del Presidente Gallo i tifosi erano in evidente apprensione, adesso sono in preda all’ansia. E ne hanno ben donde visto il castello accusatorio ascritto dalla Procura di Roma nei confronti dell’imprenditore romano (ma di origini cosentine) a seguito di indagini che hanno portato al suo arresto.

Senza andare a smuovere ulteriormente capi d’accusa, congetture, giudizi, supposizioni e quant’altro possa accompagnare queste vicende; ma, soprattutto, senza consultare articoli contemplati dal Codice Civile, Penale e di Procedura Penale – come abbiamo fatto ieri su www.vocesportarena.com (https://www.vocesportarena.com/caos-reggina-un-funerale-senza-il-morto/) – il Signor Gallo deve rispondere personalmente per tentare di far cadere tutte le accuse a lui rivolte. Non sarà facile e ci vorrà tempo. Come recita un vecchio adagio calabrese “u porcu è a muntagna e a caddara bbugghj’’ che, in parole semplici significa “è da lì da venire” il terzo grado di giudizio che conferma e convalida la condanna di Gallo.

Premesso che a far data del 16 febbraio che ha contrassegnato il mancato pagamento di ritenute e contributi, la città di Reggio Calabria si è divisa in due fronti, quello dei “pro Gallo” contrapposto a quello dei “contro Gallo” (tipo Guelfi e Ghibellini “de noiantri”). Se per questo i tifosi erano in apprensione, adesso l’apprensione si è trasformata in panico, altro che ansia!

A prescindere da questo che conta relativamente, le norme prevedono un’amministrazione giudiziaria. A tal uopo è stata chiamata al “capezzale” della Reggina 1914 Srl l’Avvocata Katiuscia Perna del foro di Roma, esperta in diritto societario e fallimentare. La professionista avrà il compito di ‘’amministrare’’ la Reggina 1914 Srl che, ad ogni buon conto, non è oggetto di provvedimento di sequestro, sebbene il Tribunale di Roma abbia disposto i sigilli per la società “M&G multiservizi” che controlla “l’Amaranto Srl” che, a sua volta, risulta proprietaria delle quote (riconducibili al socio unico Gallo) della Reggina.

In questo caso, non c’è assolutamente tempo da perdere. Bisogna, invero, agire in fretta e molto oculatamente. A cominciare dal reperire le quote per onorare le scadenze del 16 maggio. E poi, possibilmente trovare un acquirente disposto a sobbarcarsi i debiti e tutto il “resto appresso” prima dell’iscrizione al campionato.  

A proposito di ciò, giorni fa, in città ‘’sussurri e grida’’ indicavano che Gallo avesse avuto degli approcci con imprenditori locali – e non – interessati ad acquistare la società da lui presieduta. Se prima Gallo poteva agire da par suo, chiedendo cifre astronomiche, adesso la ‘’transizione’’ sarà più fattibile anche perché il prezzo del contendere si è notevolmente ridimensionato. Aspettiamoci buone nuove da un momento all’altro. Checché se ne possa dire, la Reggina è ancora appetibile.

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