Più Reggina che Alessandria al Moccagatta

L’Alessandria di Moreno Longo si schiera con un 3-4-1-2 formato da Pisseri tra i pali; Prestia, Parodi e Di Gennaro sulla linea difensiva; Pierozzi, Milanese, Ba e Lunetta nella zona nevralgica del campo; Palombi trequartista con Marconi e Corazza bocche da fuoco.
Mister Stellone manda in campo il solito 3-5-2: Micai; Adjapong, Cionek, Stavropoulos in difesa; Giraudo, Ejjaki, Crisetig, Kupisz e Rivas a centrocampo; Folorunsho (e sorprendentemente) Mènez in avanti.
Tutto esaurito al Moccagatta di Alessandria: sono circa 5400 i tifosi dei grigi che assiepano gli scaloni del piccolo stadio piemontese e grande rappresentanza amaranto quantificata in circa 600 unità.
Sugli sviluppi di un corner battuto da Milanese, Alessandria vicino al gol con un colpo di testa di Di Gennaro che va a stamparsi sulla traversa quando le lancette segnano il 15’ del primo tempo.
Nove minuti più tardi Giraudo potrebbe porgere palla a Menez a destra oppure a Rivas sulla sinistra e invece si incaponisce e fa tutto da solo: la palla viene bloccata a terra da Pisseri.
Alessandria di nuovo pericolosa con Marconi che, su cross di Milanese, coglie il palo sulla sinistra del portiere amaranto. Al 25’ quindi, secondo legno per i padroni di casa.
Tutto sommato è stato un primo tempo gradevole giocato a viso aperto da entrambi le compagini. Reggina con maggiore possesso palla ma con un solo tiro verso la porta di Pisseri: quello di Giraudo. Due legni per i padroni di casa ma nessun intervento di Micai.
La ripresa non si discosta molto dai primi 45 minuti di gioco: Reggina autoritaria fino alla trequarti e Alessandria che raramente si propone dalle parti del portiere amaranto se non al 72 con un colpo di testa di Di Gennaro che esce abbondantemente sul fondo.
Al 77’ terzo legno per i padroni di casa con Lunetta: Colai porge un pallone bellissimo all’ex Reggiana che tira prontamente ma il pallone coglie in pieno il palo sulla sinistra del portiere amaranto. Padroni di casa sfortunati. Ma nel contempo fortunati perché allo scadere il subentrato Tumminello, lanciato da Bellomo, non riesce a inquadrare la porta di pochi centimetri e l’Alessandria si salva.
Amaro in bocca per la squadra piemontese che non riesce a fare suoi i tre punti in palio nonostante i tre legni colpiti nell’arco dei 90 e più minuti di gioco. La sensazione generale è che la Reggina, che si è impegnata davvero, avrebbe potuto essere più lucida sotto porta e portare a Reggio Calabria i tre punti. In coda alla classifica la situazione diventa sempre più ingarbugliata con la Spal (che deve giocare a Brescia alle 18.00) è a quota 35, Alessandria 33 e Cosenza, vittorioso in rimonta contro il Pordenone, ha totalizzato fino al momento 31 pinti. Bella, bellissima lotta. D’altronde questa è la Serie B, una vera passione







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