I tifosi stiano sereni: sarà una Reggina sbarazzina e composta da giovani di talento

Basta figurine e spese folli che non hanno apportato alcun aiuto alla causa. Basta sperperi inutili e senza costrutto arrivati in catamarano. Basta trionfalismi e facili esaltazioni senza una base solida. E basta soprattutto disorganizzazione, improvvisazione e confusioni varie. D’ora in poi la Reggina dovrà essere fucina di idee, prospettive e pianificazioni realizzate con cognizione di causa, analisi profonde e applicazioni empiricamente studiate. Basta pressapochismo e tanta “io speriamo che me la cavo” come successo in questi tre anni e mezzo. D’altronde, il Presidente Gallo che prima di sbarcare a Reggio Calabria misconosceva il mondo del calcio oppure lo conosceva per sentito dire, dopo tre anni e mezzo dal suo insediamento sullo scranno amaranto, ha finalmente capito che nel calcio come nella vita – ma soprattutto nel mondo del pallone – senza programmazione non si va da nessuna parte. Anzi ci si ritrova da un momento all’altro sull’orlo del precipizio. Il Presidente lo ha imparato a proprie spese e lo ha reso pubblico durante la drammatica conferenza stampa dove ha fatto intendere che ‘’o si cambia registro oppure non se ne fa niente’’ che suona come un ‘’diamoci un po’ tutti quanti una salutare regolata’’.
Programmare a lungo termine non significa perdere tempo. Tutt’altro. L’imprenditore investe così come il contadino semina: prima o poi il giardino darà i suoi frutti soprattutto quando si ha la costanza, la pazienza e la tempra di aspettare. Questo non significa che il contadino nel frattempo resta fermo passando il tempo a girare i pollici. No. Il contadino continua a lavorare, spaccandosi la schiena ogni giorno per arare, dissodare, piantare, annaffiare, raccogliere e poi arare, dissodare, seminare, annaffiare. All’infinito. Poi arriverà il giorno del raccolto e tutti vissero felici e contenti. Mssimo Taibi compreso (se rimarrà) e quello che rivestirà l’incarico di Direttore Generale (che non è un ‘’semplice’’ manager come gli altri ma un dirigente che conosce profondamente il calcio e che per questo detta le linee guida) e quelle figure preposte a ricoprire scientemente e sapientemente i ruoli di Segretario Generale e di General Manager.
Insomma, come diceva il buon Gallo, bisogna cambiare registro. A partire dalle scelte strategiche che porteranno la Reggina a puntare su giovani talentuosi col compito di valorizzarli in proprio. Un settore giovanile “a modo” permette di giostrare senza elemosinare calciatori non di proprietà esattamente come ai tempi di Lillo Foti. Probabilmente al sodalizio di Via delle Industrie sono mancate quelle figure che hanno il compito di scoprire nuovi talenti da crescere al Centro Sportivo Sant’Agata. Insomma, mancano i talent-scout, i Gabriele Martino ‘’de na vorta…’’
È vero, i prestiti servono, eccome se servono. Soprattutto per scambi, baratti e interazioni con i grandi club. Alcuni di questi giovani in prestito la Reggina odierna ce li ha e proverà a trattenerli anche l’anno prossimo. I nomi sono quelli di Michael Folorunsho, Bruno Amione, Stefano Turati e Alessandro Cortinovis. Per quanto riguarda Folorunsho la situazione è un po’ complicata in quanto il Napoli non è intenzionata a regalare un calciatore che ha una consistente valutazione. Rammentiamo che prima di approdare a Reggio Calabria, durante il mercato di ‘’riparazione’’, la società partenopea aveva sparato al Pisa una cifra che si aggirava intorno ai sei milioni. Il ‘’ciuccio’’, che ha giocatori in mezzo mondo, è quindi propenso solo a monetizzare. Ovviamente la società amaranto non ha tali disponibilità economiche ma può anche darsi che un Gaetano della situazione (oggi punto di forza della Cremonese) possa giungere alla corte di Stellone. Per gli altri tre (Amione, Turati e Cortinovis) il rinnovo del prestito potrebbe concretizzarsi ma non è così facile come possa sembrare. Anche se, intervenendo ad una trasmissione dai canali Tv della Reggina, i ragazzi hanno palesato la voglia di rimanere in Riva allo Stretto. La volontà insomma c’è, adesso le società dovranno parlarsi, ma sicuramente riuscire a trattenere tutti e tre rappresenterebbe per la Reggina una base decisamente solida su cui fondare il cammino per il prossimo campionato. I tifosi amaranto stiano sereni: la squadra sarà fatta e sarà sicuramente una compagine sbarazzina che si divertirà e che divertirà. Stellone, se accetta di continuare così come le premesse fanno intendere, ha compreso che il lavoro di ‘’restyling’’ prevede una programmazione ben definita.


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