
Prima di parlare di Cremonese – Reggina, ci preme fare una premessa. Massimo Taibi, Direttore Sportivo della Reggina, ha incontrato il Presidente Luca Gallo. Molte le castagne sul fuoco a partire dal futuro prossimo. Innanzitutto si cambierà strategia puntando sui giovani talenti e su elementi che conoscano bene la categoria. Insomma si cambia “registro” ma non si sa ancora cosa significhi in termini reali quella che possiamo identificare quale “rivoluzione”. Ma va bene così per due motivi. Il primo significa che tutti coloro che vedevano la Reggina morta e sepolta devono necessariamente ricredersi: la Reggina c’è e ci sarà. Il secondo ci porta a pensare che finalmente nella Reggina non ci sarà alcuna figurina. La gioventù, la freschezza e la voglia di fare bene, apporteranno miglioramenti. Non può essere diversamente.

Pensando a Cremonese – Reggina non si può non tornare al 29 giugno 1989 quando a Pescara la Reggina perse ai rigori lo spareggio per la promozione in Serie A davanti a 25mila tifosi amaranto. Sono passati 33 anni ma la ferita è ancora aperta e sanguinolenta. Per tale motivo ogni sfida tra Cremonese e Reggina ha un fascino tutto proprio.

Reggina al gran completo. Stellone in difesa recupera Aya dall’infortunio e Loiacono dalla squalifica mentre in attacco rientrano Montalto, Galabinov e Menez. Punto interrogativo per Rivas mentre Lakicevic è da considerare lungodegente.

La probabile formazione anti Cremonese. In porta, per la legge secondo cui giocano una partita ciascuno, questa volta toccherebbe a Micai. In difesa confermatissimi Amione, Cionek e Di Chiara. Sulla corsia di sinistra andrà Giraudo mentre a destra prevedo Kupisz. A centrocampo Crisetig è un punto saldo affiancato da Hetemay. Sulla linea dei trequartisti Folorunsho con l’ordine perentorio di servire Montalto con al suo fianco Menez. Partita difficilissima ma la Reggina c’è e ci sarà e seguita da almeno 700 tifosi provenienti da tutta l’Italia del Nord. Mister Stellone è stato chiarissimo nel corso della presentazione pre-gara: “Incontriamo la prima della classe, una squadra forte costruita per vincere il campionato e quindi quel primo posto non è una novità. Nonostante questo, sono proprio i grigiorossi ad avere tutto da perdere perché noi andiamo a Cremona con l’obiettivo di avanzare in classifica. D’altronde l’Ascoli è a sei punti quindi noi abbiamo l’obbligo di provarci. Sarà difficilissimo ma non vorrei avere nessun tipo di rammarico in tal senso”.






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